27 gennaio 1945 - 27 gennaio 2004, giorno della Memoria

TREDICI MILIONI DI UOMINI.

Erano 13 milioni di uomini ed i nazi fecero
13 milioni di grigia grigia cenere...
non lo dovete dimenticare:
scolpitelo nei cuori e in ogni casolare.

Ero per una strada, chiedevo solo di camminare.
Ero un contadino, andavo i verdi campi a lavorare.
Ero un ragazzo ebreo, chiedevo una vita agli altri uguale.
Ero un partigiano, volevo la mia terra liberare.

Erano 13 milioni di uomini...

Per le terre d'Europa, correvano vagoni piombati.
Un popolo di uomini, spingevano tra fili spinati.
Di odio e di paura, vivevano tra volti spietati.
Di fame e di tortura, morivano tutti assassinati.

Erano 13 milioni di uomini...

canzone pacifista scritta negli anni 50 dall'avvocato-poeta Emilio Jona e musicata dall'architetto-musicista Fausto Amodei
(co-fondatori nel 1957 del famoso Canzoniere dei CANTACRONACHE, entrambi tuttora vivi e vegeti a Torino)

27 gennaio 1945

I soldati dell'Armata Rossa entravano nel campo di sterminio di Auschwitz, per lo più già evacuato dai nazisti, ricordiamo anche Mauthausen, Dachau, Buchenwald...

Con la legge 211 del 20 luglio 2000, la Repubblica italiana ha proclamato il 27 gennaio "Giorno della Memoria", in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

Di fronte alle atrocità della storia, si impone l'alto dovere della testimonianza e del ricordo, nella speranza - pur costantemente delusa - che tali spaventosi eventi non accadano mai più. Anzi, è proprio di fronte al tragico ripetersi di questi orrori che non solo non si deve perdere il coraggio di testimoniare, ma, al contrario, occorre rinnovare la memoria: accettare il male come ineluttabile equivale ad arrendersi.

Fare testimonianza delle persecuzioni naziste non deve assolutamente scivolare in una sterile commiserazione per le vittime. Non si tratta di un'ossessione logorroica, né di una mistica della memoria. Il nazismo non fu una barbarie irrazionale che coinvolse pochi esaltati. Lo sterminio degli ebrei, dei politici, dei omosessuali, dei zingari, dei testimoni di Geova, dei apolidi fu un progetto concepito con un raccapricciante dispiego di intelligenza, sistematicamente organizzato e pianificato con metodicità capillare. Fare memoria di quanto avvenuto deve perciò necessariamente accompagnarsi a una riflessione sulle condizioni che hanno reso possibile tale infamia. L'orrore dell'Olocausto ha un volto mostruosamente umano.

25.01.2004
Collettivo Bellaciao