Chiapas: che succede nei municipi autonomi

Dal nostro corrispondente nel Ciapas
Giulio Sensi

LA ROTTURA DEL CERCHIO

Dopo due anni di resistenza silenziosa le comunita' indigene autonome zapatiste sono tornate a parlare per voce del Subcomandante Marcos. Sette comunicati, cadenzati in pochi giorni, ripercorrono sintenticamente il processo di autonomia costruito in questi anni di conflitto nonostante l'opposizione dello Stato, nelle sue tre istanze fondamentali, ad approvare una riforma costituzionale in materia di diritti indigeni che avrebbe permesso alle varie etnie di tutto il Messico di esercitare il proprio diritto ad autodeterminarsi all'interno della nazione messicana.

Sette tasselli di un mosaico complesso che parla di un processo di resistenza portato avanti nonostante la forte repressione e la guerra di bassa intensita': violenze e pressioni dell'Esercito e dei paramilitari alle quali gli zapatisti hanno risposto con la forza della parola e del silenzio senza mai contrapporre violenza a violenza.

Molte le novita' che il Sup esprime: non un cambiamento di contenuti del processo di autonomia am un consolidamento dell'organizzazione interna attraverso la creazione di istanze di gobernó autónomo a livello regionale che diventeranno il ponte con la societa' civile nazionale e internazionale. Un ponte, scrive Marcos, da cui si dovra' passare in entrambe le direzioni. Queste nuove istanze di governo regionale prenderanno il nome di Giunte di Buon Goberno che físicamente si ubicheranno in luoghi chiamati Caracoles (chiocciole) conosciuti fino ad oggi come Aguascalientes.

Caracoles che assumono un forte significato simbolico. 'Per diverse ore, questi esseri di cuore bruno hanno tracciato con le loro idee un grande caracol. Partendo dall'internazionale, il loro sguardo ed il loro pensiero si è addentrato, passando successivamente per il nazionale, il regionale e il locale, fino ad arrivare a quello che loro chiamano "Il Votán, il guardiano e cuore del popolo", i villaggi zapatisti. Così dalla curva più esterna del caracol si pensano parole come "globalizzazione", "guerra di denominazione", "resistenza", "economia", "città", "campagna", "situazione politica", ed altre che la gomma cancella di volta in volta dopo la domanda di rigore: "è chiaro o ci sono domande''. Alla fine del cammino dall'esterno verso l'interno, nel centro del caracol rimane solo una sigla: "EZLN".

Poi ci sono proposte e si disegnano, nel pensiero e nel cuore, finestre e porte che solo loro vedono (tra l'altro, perché non esistono ancora). La parola disuguale e dispersa inizia un cammino comune e collettivo. Qualcuno domanda: "Siamo d'accordo''. 'Sì', risponde affermando la voce già collettiva. Di nuovo si traccia il caracol, ma adesso col percorso inverso, da dentro verso fuori. Anche la gomma segue il percorso inverso fino a che, a riempire la vecchia lavagna, resta soltanto una frase che per molti è delirio, ma che per questi uomini e donne è una ragione di lotta: "un mondo dove ci stiano molti mondi". Poco dopo, viene presa una decisione'.

Cosi' il Sup descrive l'idea di Caracol, curva che traccia il progetto zapatista e celebra la morte, la felice morte, degli Aguascalientes ripercorrendone la storia. Dal primo, quello di Guadalupe Tepeyac, fino ai cinque esistenti oggi. Guadalupe Tepeyac ñaque l'8 agosto del 1994 quando un "esercito" chiamato societa' civile si riuni' nella Convenzione nazionale democratica con il compito di traghettare il paese verso la democrazia; 'un mucchio e un casino di gente' di diversa provenienza che si incontro' per parlare e per ascoltare. Ascoltare riusci' meglio al movimento zapatista come sottolinea in maniera pungente il Subcomandante Marcos.

'Speriamo che la societa' civile abbia imparato. Il movimento zapatista nasce per una domanda di rispetto e non sempre l'abbiamo ottenuto. E non e' che ci hanno insultato pero' per noi la compassione e' un affronto e l'elemosina uno schiaffo. Con wueste parole il sup inicia una riflessione aperta e critica sul ruolo avuto dalla societa' civile nell'appoggio alle comunita' zapatiste. Molti aiuti inutili sono arrivati alle comunita' come pure un'elemosina piu' sofisticata di cui sono stati responsabili alcuni organismi internazionali e ONG. Essi si sono fatti carico di esigenze che non nascevano dalle comunita' ma da loro ed hanno imposto progetti, tempi e modi di realizzazione.

Progetti che hanno messo e mettono in difficolta' le comunita' che hanno sempre rifiutato le offerte del potere che voleva comprare la loro coscienza chiedendo appoggio político e non elemosina.

Chi appoggia le comunita' non offre solamente un contributo economico ma si fa carico di un progetto piu' grande che consiste 'nella costruzione di un nuovo mondo dove stanno molti mondi, dove l'elemosina si trova solo nei romanzi di fantascienza'.

La morte degli Aguscalientes segna anche la fine della 'síndrome di Cenerentola' (una sola scarpetta col tacco regalata, custodita dal subcomandante, in un Aguscalientes che ancora spetta la sua pari) e il paternalismo di alcune ONG. La morte si celebrera' l'8 agosto con una festa a cui sono invitate tutte quelli che hanno appoggiato le comunita' in resistenza.

Ogni Caracol avra' un nuovo nome. I nomi saranno i seguenti: Il Caracol di la Realidad, di zapatisti tojolabales, tzeltales e mames, si chiamerà MADRE DE LOS CARACOLES DEL MAR DE NUESTROS SUEÑOS, cioè S-NAN XOCH BAJ PAMAN JA TEZ WAYCHIMEL KU'UNTIC [MADRE DEI CARACOLES DEL MARE DEI NOSTRI SOGNI].

Il Caracol di Morelia, di zapatisti tzeltales, tzotziles e tojolabales, si chiamerà TORBELLINO DE NUESTRAS PALABRAS, cioè MUC'UL PUY ZUTU'IK JU'UN JC'OPTIC [VORTICE DELLE NOSTRE PAROLE].

Il Caracol di la Garrucha, di zapatisti tzeltales, si chiamerà RESISTENCIA HACIA UN NUEVO AMANECER, cioè TE PUY TAS MALIYEL YAS PAS YACH'IL SACAL QUINAL [RESISTENZA VERSO UNA NUOVA ALBA].

Il Caracol di Roberto Barrios, di zapatisti choles, zoques e tzeltales, si chiamerà EL CARACOL QUE HABLA PARA TODOS, cioè TE PUY YAX SCO'OPJ YU'UN PISILTIC (in tzeltal), e PUY MUI TI T'AN CHA 'AN TI LAK PEJTEL (in chol) [IL CARACOL CHE PARLA PER TUTTI].

Il Caracol di Oventik, di tzotziles e tzeltales, si chiamerà RESISTENCIA Y REBELDÍA POR LA HUMANIDAD, cioè TA TZIKEL VOCOLIL XCHIUC JTOYBAILTIC SVENTA SLEKILAL SJUNUL BALUMIL [RESISTENZA E RIBELLIONE PER L'UMANITÀ].

Un nuovo scalino dell'autonomia delle comunita', esercizio del diritto a governare e a governarsi, sancito nell'articolo 39 della Costituzione Messicana e che vuole impedire la realizzazione di piani economici, come il Plan Puebla Panama' e l'ALCA, che hanno l'obiettivo di sfruttare i territori abitati dai popoli indigeni e distruggere il tessuto sociale della comunita'.

Questo processo di esercizio dell'autonomia ha visto l'EZLN ricoprire solamente un ruolo di accompagnamento e di intervento in caso di conflitto. I Municipi Autonomi hanno espresso direttamente denunce, chiarimenti, accordi e gemellaggi (soprattutto con enti locali italiani).

La relazione di questi municipi autonomi con la societa' civile nazionale e internazionale ha comportato un diverso livello di sviluppo di questi a seconda delle zone in resistenza, in quanto alcuni hanno beneficiato di maggiori aiuti. Questo per vari motivi legati all'accessibilita', alle conoscenze etc.

Le autorita' autonome hanno sviluppato l'autogoverno secondo il principio del 'comandare obbedendo' che esisteva gia' prima della nasita dell'EZLN anche se solo a livello comunitario.

Il ruolo degli zapatisti e' stato quello di estendere a livello regionale questa forma di democrazia e di autogoverno.

Ma l'EZLN non influisce sulla struttura organizzativa in quanto le autorita' autonome vengono scelte dalle comunita' e nessuna autorita' militare puo' farne parte.

Il fine dei Municipi Autonomi e' quello di costruire le condizioni materiali dell'autonomia, soprattutto in materia di salute ed educazione, alle quali tutti devono poter accedere (educazione gratuita e assistenza sanitaria la piu' gratuita possibile.

I consigli autonomi si occupano di amministrare la vita delle comunita': terra, lavoro, commercio, alimentazione cultura e informazione.

Amministrano anche la propria giustizia e in alcuni municipi, come ad esempio quello di San Andres, a queste autorita' si rivolgono anche i non zapatisti in molti casi affiliati al PRI, convinti che la maniera di risolvere i conflitti degli zapatisti sia quella piu' giusta.

Una costruzione difficile dalla quale emergono problemi e impedimenti. Ad esempio il rapporto fra Consigli Autonomi e comunita' non zapatiste. Il territorio zapatista e' tutt'altro che omogeneo e moltissimi sono i conflitti con i gruppi filogovernativi affiliati ai partiti di governo ex alleati degliu zapatisti prima della caduta del PRI in Chiapas.

Il subcomandante descrive anche il ruolo che avranno le giunte di Buon Governo.

Due saranno le loro principali funzioni: risovlere i problemi legati all'autonomia e costruire un ponte piu' diretto fra i municipi e tuto il mondo. Le giunte dovranno organizzare lo sviluppo di tutti i municipi autonomi, mediare i conflitti fra essi e quelli governativi, seguire e verificare la veridicita' delle denunce contro i consigli autonomi, vigilare la realizzazione dei progetti e degli obiettivi comunitari, garantire l'attuazione delle leggi, organizzare le visite, i progetti e le rcerche nelle comunita', promuovere e organizzare insieme all'EZLN la partecipazione al di fuori delle comunita', far si che nelle comunita' si comandi obbedendo.

Ogni giunta sara' formata da 102 delegati di ogni consiglio autónomo. Ai municipi autonomi rsteranno le funzioni di giustizia, salute, educazione, alloggio, terra, lavoro, alimentazione, commercio, infomrazione, cultura, trasposrto locale.

Il Comitato Clandestino Indigeno Rivoluzionario vigilera' che ogni azione rispetti il principio democratico.

La Giunta del Buon Governo Selva Fronteriza (che comprende la zona da Marqués de Comillas, la regione dei Montes Azules e tutti i municipi sulla frontiera con il Guatemala fino a Tapachula) si chiama "HACIA LA ESPERANZA" [Verso La Speranza] e raggruppa i municipi autonomi di "General Emiliano Zapata", "San Pedro de Michoacán", "Libertad de los Pueblos Mayas", "Tierra y Libertad". La Giunta del Buon Governo Tzots Choj (che comprende i territori in cui si trovano i municipi governativi di Ocosingo, Altamirano, Chanal, Oxchuc, Huixtán, Chilón, Teopisca, Amatenango del Valle) si chiama "CORAZÓN DEL ARCOIRIS DE LA ESPERANZA" [Cuore dell'Arcobaleno della Speranza], (in lingua: "Yot"an te xojobil yu"un te smaliyel") e raggruppa imunicipi autonomi di "17 de Noviembre", "Primero de Enero", "Ernesto Ché Guevara", "Olga Isabel", "Lucio Cabañas", "Miguel Hidalgo", "Vicente Guerrero".

La Giunta del Buon Governo Selva Tzeltal (che comprende i territori in cui si trova il municipio governativop di Ocosingo) si chiama "EL CAMINO DEL FUTURO" [Il Cammino del Futuro], (in lingua: "Te s"belal lixambael") e raggruppa i municipi autonomi di "Francisco Gómez", "San Manuel", "Francisco Villa" e "Ricardo Flores Magón". La Giunta del Buon Governo Zona Norte de Chiapas (che comprende parte dei territori in cui si trovano i municipi governativi del nord del Chiapas, da Palenque ad Amatán) si chiama "NUEVA SEMILLA QUE VA A PRODUCIR" [Nuovo Seme Che Produce] (in tzeltal "yach"il ts" unibil te yax bat"p´oluc"; y en chol: "Tsi Jiba Pakabal Micajel Polel") e raggruppa i municipi autonomi di "Vicente Guerrero", "Del Trabajo", "La Montaña", "San José en Rebeldía", "La Paz", "Benito Juárez", "Francisco Villa".

La Giunta del Buon Governo Altos de Chiapas (che comprende parte dei territori che si trovano nei municipi governativi di los Altos de Chiapas y si estende fino a Chiapa de Corzo, Tuxtla Gutiérrez, Berriozábal Ocozocuautla e Cintalapa") si chiama "CORAZÓN CÉNTRICO DE LOS ZAPATISTAS DELANTE DEL MUNDO" [Cuore Centrico Degli Zapatisti Di Fronte Al Mondo] (in lingua: "Ta olol yoon zapatista tas tuk"il sat yelob sjunul balumil") e raggruppa i municipi autonomi di "San Andrés Sakamchén de los Pobres", "San Juan de la Libertad", "San Pedro Polhó", "Santa Catarina", "Magdalena de la Paz", "16 de Febrero" e "San Juan Apóstol Cancuc". Le giunte di Buon Govebnro hanno gia' deciso che gli appoggi ai progetti verrano ripartiti e il 10% verra' trattenuto per destinarlo alle comunita' che non ricevono aiuti e avranno competenza per decidere sulle eccedenze di produzione.

I giorni 8, 9 , 10 agosto negli Altos verra' celebrata la nasita dlle giunte di buon Gobernó alla presenza di centinaia di migliaia di zapatisti e di delegati internazionali. Un nuovo corso che apre nuove prospettive di costruzione congiunta di un mondo diverso.

07.08.2003
Collettivo Bellaciao