LA VIGILIA
Quasi ci siamo. Mancano poche ore "all'invasione" di Managua
da parte dei bananeros afectados por el pesticida Nemagòn.
Probabilmente quando leggerete queste righe sarà già martedì 10
febbraio e le più di 4 mila persone si staranno già preparando
per formare una lunga fila di quasi due chilometri che raggiungerà l'Ambasciata
nordamericana e poi la Asamblea Nacional. Là si accamperanno
fino a che riceveranno una ferma e incondizionata dichiarazione
di appoggio da parte di tutti i poteri dello stato nicaraguense
in difesa della Legge 364 e contro la denuncia introdotta
dalle tre multinazionali (DOLE - SHELL - DOW Chemical) contro
i bananeros.
Durante la giornata di oggi 9 febbraio, la lunga marcia é arrivata
alle porte di Managua e sono cominciati ad arrivare i mezzi
informativi nazionali e internazionali. La giornata di domenica
8 febbraio é trascorsa con alcuni problemi alimentari dato
che le scorte erano cominciate a scarseggiare. Per questo
motivo un gruppo di circa 60 persone si sono sparse per Managua
alla ricerca di fondi e per bussare alle porte di alcune
imprese alimentarie in cerca di aiuto. Il comune di Managua
ha già garantito una serie di attrezzature nel posto dove
i bananeros si accamperanno e dove resteranno a tempo indefinito.
La sessione speciale al Parlamento dovrebbe essere prevista
per mercoledì 11 o al massimo per giovedì 12 e saranno più di
300 i rappresentanti che riempiranno i posti riservati al
pubblico. Oggi era un lavoro continuo per preparare striscioni
e cartelli che verranno esposti durante l'entrata alla capitale
e durante la sessione parlamentare.
Il morale sembrava alto, anche se la stanchezza ha chiaramente
lasciato i suoi segni sui volti dei bananeros. L'arrivo di
qualsiasi persona esterna alla marcia é sempre fattore di
interesse e curiosità e immediatamente si forma un capannello
di qualche centinaio di persone che ascoltano attentamente
qualsiasi parola venga detta. Nell'aria si respira la determinazione
di questo esercito di persone, sempre pronte a un sorriso
o a raccontare le proprie storie che si assomigliano tutte
e che iniziano in mezzo alle coltivazioni di banane, passano
attraverso le disgrazie subite per il mortale pesticida e
finiscono con la lotta che ancora una volta stanno intraprendendo,
nonostante tradimenti di avvocati, vessazioni delle multinazionali
e centinaia di morti che li accompagnano (le ultime stime
parlano di circa 720 morti. Nel 2000 quando abbiamo cominciato
ad occuparci di questa tragedia erano 110).
I numerosi messaggi di solidarietà sono già stati stampati
e verranno consegnati domani all'arrivo davanti al Parlamento.
Durante il pomeriggio verranno letti al megafono e condivisi
con la stampa affinché sia di dominio pubblico l'appoggio
solidale che arriva dall'Italia e non solo.
Giorgio Trucchi
10.02.2004
Collettivo Bellaciao