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25 aprile
18 mesi di battaglie
Già nei primi giorni dell'occupazione tedesca seguita all'8
settembre 1943, data dell'armistizio tra Italia e potenze
alleate, si erano verificati scontri: reparti militari avevano
reagito al tentativo di disarmo da parte dei tedeschi.
Anche se si trattò di azioni sporadiche, di limitata rilevanza
e votate all'insuccesso vista la sproporzione di forze e
d'armamento (la più significativa tra di esse avvenne a Roma
a Porta San Paolo, ove reparti militari italiani e civili
antifascisti si unirono per contrastare combattendo le forze
tedesche d'occupazione) esse furono significative d'uno stato
d'animo e di una volontà che andavano estendendosi tra la
popolazione, accentuandosi man mano che l'esercito tedesco,
pressato dall'avanzata anglo-americana nel Sud e Centro Italia,
andava ripiegando verso Nord.
Le Quattro Giornate di Napoli (27-30 settembre 1943) videro
una spontanea rivolta di popolo che con sacrifici ed eroismo
ebbe la meglio sulle truppe tedesche e liberò la città prima
dell'arrivo delle forze "Alleate". Ma fu in tutto il territorio
del Centro-Nord, occupato dai tedeschi, che il movimento
di Resistenza si dispiegò vanamente contrastato, con determinazione
e ferocia, da nazisti e fascisti. Furono mesi di passione
e anche di terrore.
I nazifascisti si opposero alla Resistenza, che li minacciava
con azioni di guerriglia e sabotaggi, scatenando brutalità disumane
che colpirono le forze della libertà e le popolazioni civili:
rappresaglie ed eccidi si moltiplicarono, vennero compiute
vere e proprie stragi, come a Boves in provincia di Cuneo,
alle Fosse Ardeatine a Roma, a Sant'Anna di Stazzema in Versilia,
a Marzabotto sull'Appennino emiliano, alla Benedicta sull'Appennino
ligure-piemontese, a Bergiola e Vinca del Carrarese (ma non
sono che pochi esempi tra le molte decine).
Le SS (Schutz Staffen, formazioni paramilitari naziste che
al termine del conflitto, al processo di Norimberga, sarebbero
state definite organizzazione criminale) si distinsero per
crudeltà, vuoi nell'opera di repressione antipartigiana,
vuoi nella cattura e deportazione di civili e segnatamente
di ebrei avviati ai Lager.
In tutte le maggiori città italiane le SS organizzarono luoghi
di tortura. Esse vennero coadiuvate con non minore crudeltà delle
forze fasciste della Repubblica Sociale Italiana, particolarmente
dalle "Brigate Nere" e dalla "Decima Mas".
24.04.2004
Collettivo Bellaciao
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