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Antonio Russo, 16 ottobre 2000: morte di un reporter. Per non dimenticare

Publie le lunedì 17 ottobre 2005 par Open-Publishing

Dazibao Stampa Storia

Antonio Russo, 16 ottobre 2000: morte di un reporter. Per non dimenticare

Il 16 ottobre del 2000 Antonio Russo, giornalista di Radio Radicale, veniva ritrovato morto vicino Tiblisi. Da sempre con i più deboli, Antonio si occupava da anni della guerra dimenticata in Cecenia. Da cinque anni anche il suo omiciodio è dimenticato e chiede giustizia.

Sono passati già cinque anni, ma la verità sull’omicidio di Antonio Russo è ancora lontana. Rimangono i fortissimi sopsetti del coinvolgimento dei servizi segreti russi nell’omicidio, ma non ci sono prove da portare in un’aula di tribunale. Uno speciale radiofonico a cura di Lorenzo Anania, un piccolissimo omaggio ad un coraggioso e sfortunato giornalista indipendente. Alcune sue vecchie corrispondenze, l’annuncio dalla sua Radio Radicale della morte. Con Girogio Ferraresi, giornalista della Flip -free lance international press, di cui Antonio era vicepresidente- il punto sulle ingerenze dell’ex-kgb nell’omicidio Russo. Con Enrico Piovesana, esperto di Caucaso per Peacereporter, il punto sul nuovo "Fronte Caucasico".

Antonio si occupava di dare voce ai più deboli. Simpatizzando per i partigiani ceceni, ma testimoniando le atrocità della guerra da ambo le parti, Antonio aveva trasmesso materiale che gettava parecchie ombre sul modo di condurre la guerra da parte dei russi, non ultimo il probabile uso di armi chimiche. Negli ultimi tempi, Russo indagava sulla richiesta russa di espulsione dall’ONU del Partito Radicale, accusato di ingerenza nella guerra in Cecenia, considerata dalla Russia, come è noto, un "affare interno". Dopo aver raccolto del nuovo materiale, a suo dire particolarmente importante, Antonio Russo sarebbe dovuto rientrare a Roma il 16 di ottobre.

Quel materiale però non è stato possibile visionarlo. Lunedì 16 ottobre 2000 il cadavere di Antonio Russo è stato ritrovato a 25 chilometri da Tiblisi, città in cui risiedeva da Luglio e che usava come base per entrare in Cecenia. L’autopsia ha stabilito che Antonio Russo, trovato con la cassa toracica fracassata dai colpi inferti con un oggetto contundente, è stato torturato prima di essere ucciso. Dal suo appartamento messo a soqquadro, sono spariti un telefono satellitare ed un computer portatile. Il commissario Nugzar Khambashidze, incaricato delle indagini, ha inizialmente affermato di poter escludere ogni pista politica. Nei giorni successivi le autorità georgiane si sono spinte a dichiarare "strane" le circostanze dell’omicidio e del ritrovamento del corpo, giungendo persino a non escludere che una qualche "pista politica" possa, tuttavia, sussistere. In questi giorni la premiazione di un premio a lui intitolato.

Premio Italia "Diritti Umani" 2005

"Civiltà Globale e Diritti Umani"

Dedicata alla memoria dell’ ex Vicepresidente della Flip Antonio Russo.

Fondazione Europea "Dragan"

Foro Traiano 1/A

ROMA 17 -18 -19 Ottobre 2005

Il Premio Italia Diritti Umani nasce dall’ esigenza da parte delle associazioni coinvolte di voler dare un giusto riconoscimento a coloro che, per la loro attività, si sono distinti nel campo dei diritti umani. In un mondo in cui il profitto sembra essere lo scopo ultimo di ogni intento, bisogna sostenere chi lotta veramente, sacrificando spesso gran parte (o del tutto) la propria esistenza per aiutare il prossimo.

I Mass Media spesso non prestano la dovuta attenzione al tema dei diritti umani, se non in maniera superficiale. È giunto quindi il momento, non solo di dare un giusto riconoscimento a chi lotta per la difesa dei più deboli, ma anche di parlare su come possano essere tutelati meglio questi diritti che, anche in paesi come l’Italia oltre che all’estero, sono sistematicamente violati, soprattutto nei confronti dei più deboli.

Per quanto riguarda l’applicazione dei diritti umani è importante, poi, evidenziare che non dovrebbero essere imposti dall’alto, soprattutto in paesi non occidentali, ma necessitano di un lungo processo di cooperazione allo sviluppo affinché anche i diritti delle donne e dei bambini siano considerati inviolabili in tutto il mondo.

da Amisnet http://www.megachip.info/modules.ph...


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