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Sunto del Nigergate

Publie le mercoledì 2 novembre 2005 par Open-Publishing
2 commenti

Dazibao Guerre-Conflitti Governi USA medio-oriente Viviana Vivarelli

di Viviana Vivarelli

Domanda: A chi li addebitiamo migliaia di morti e un paese distrutto?

Risposta: A un cialtrone di nome Rocco Martino.

Domanda: Lo chiediamo di nuovo. Rispondete bene: a un solo cialtrone di nome Rocco Martino?

Dichiarazione dello stesso: “Americani e italiani hanno lavorato insieme in un’opera di disinformazione”. Piu’ che disinformazione abbiamo una “menzogna” bene architettata, e, a costruirla, i due B, “il bellicoso” e “l’umanitario”, ci hanno messo del loro, in concorso uguale di dolo.

Vediamo il sunto dell’affare.

All’inizio del 2° mandato, Berlusconi, come prima mossa, decide di far dipendere i servizi segreti solo da se stesso. Da quel momento diventa responsabile in proprio dell’operato dei servizi stessi, per sua stessa scelta. Ora, di quei servizi, dovra’ rispondere.

Settembre 2002: la CIA rivela che Saddam ha tentato di comprare uranio grezzo in Niger per arricchirlo in centrifughe con speciali tubi di alluminio europei e fare bombe atomiche per minacciare l’occidente.
I servizi segreti italiani avvalorano la bugia con l’assenso del governo italiano.(In realta’ non esistono prove ne’ sull’uranio ne’ sui tubi.)

Scatta una feroce campagna di guerra contro “le armi di distruzione di massa di Saddam”. Berlusconi, Bush e Blair sanno che le armi non ci sono e che stanno mentendo. Blair addirittura si fa prendere con le mani nel sacco spacciando come prova una vecchia tesi di laurea di uno studente universitario. Ma la psicosi cresce, si vantano incredibili valori patriottici, si sventolano bandiere, si grida all’attacco alla democrazia, chi e’ contro la guerra e’ un terrorista e via dicendo.

Una guerra di micidiale violenza esplode basandosi su un dossier che tre presidenti sanno essere “falso”.

Colin Powell agita davanti al Congresso una innocua fialetta dicendo che con quella Saddam intende distruggere gli Stati uniti. Indignazione delle folle! Nei rispettivi paesi i premier scagliano ogni sorta di invettive contro il criminale Saddam e si conia la fortunata espressione “occorre fare la guerra per esportare democrazia”.

Gennaio 2003: Bush scandisce le 16 parole su cui si basano le motivazioni dell’attacco: “Il governo inglese ha appreso che Saddam Hussein ha recentemente cercato di acquistare significative quantita’ di uranio dell’Africa”. Saddam vuol fare una bomba nucleare!

Peccato che non sia vero.

Peccato che a dare l’informazione che scatena la guerra siano i servizi segreti italiani di Silvio Berlusconi.

E’ il direttore dei servizi, Niccolo’ Pollari, che ha parlato di uranio acquistato dal Niger. Ma il documento base e’ stato allestito con frode da certo Rocco Martino di Tropea, una insignificante pedina del SISMI, un cialtrone, uno spione disonesto, colpevole di piccoli reati e gia’ allontanato dall’intelligence, che vive vendendo informazioni e se non ci sono le inventa. Un tale Nucera del SISDI gli da’ una mano per una soffiata. Si confeziona un dossier, con qualche documento falso ma su carta intestata (rubata all’ambasciata nigeriana) per far apparire una fornitura di uranio nigeriano per Saddam.

Una truffa! Tutta questa gente e’ morta per una truffa! Tutta la retorica parolaia delle bandiere e della fanfare e’ stata imbastita su una truffa!

E qui entra in scena Bush che vuole attaccare l’Irak, ma cerca prove per farlo.

Berlusconi chiede a Pollari che gli trovi qualcosa per aiutare il potente alleato. Il dossier di Rocco Martino e’ provvidenziale per cui nessuno pensa a verificarlo. E’ preso a scatola chiusa, anche se i servizi francesi dicono che e’ un falso. Ci sono errori pacchiani, figura un ministro vecchio invece di uno nuovo, ma che fa? Nessuno intende verificare niente. L’unica cosa che si deve verificare alla svelta e’ la guerra.

Oggi Berlusconi spergiura che nessun dossier sull’uranio e’ stato mai consegnato alla CIA dal SISMI: ma ormai ha perso la faccia. Aggiungere menzogna a menzogna non gli serve piu’ a niente, i fatti parlano chiaro.

Intanto Rocco Martino, col suo lucroso “affaire”, va a Londra e parla con l’intelligence. (Ci piacerebbe sapere quanto e’ stato pagato, ci piacerebbe sapere a quanto e’ stato venduto ogni morto di questa sporca guerra).

Per i tre servizi segreti, d’accordo sull’imbroglio, e’ la pacchia! Pollari certifica che il dossier e’ vero a Jeff Castelli, capo della CIA a Roma (il falsario certifica lui il falso!). L’ufficio americano per le armi di distruzione di massa riceve il dossier che dice che il Niger ha venduto 500 tonnellate di uranio puro a Saddam. Il SISMI sa perfettamente che e’ falso ma lo trasmette lo stesso alla CIA. 500 tonnellate! Inverosimile! Visto che le due miniere nigeriane non riescono a mettere insieme 300 tonnellate l’anno! E che una delle due e’ allagata e l’altra controllata dai francesi. Una cosa che non sta in piedi! Anche a Pollari, Berlusconi, oggi, riconferma tutta la sua fiducia.

Notiamo che il dossier e’ confuso, non si capisce se l’uranio e’ stato poi venduto o no, ma fa niente. Pollari dice di averne riferito solo a G. Tenet capo della CIA. Ma c’e’ anche una intelligence parallela creata da Cheney e Wolfowitz finalizzata a trovare prove per scatenare la guerra in Irak, e anche l’intelligence italiana ha il suo bel filone parallelo. Condoleeza Rice, Pollari e Castellaneta (poi ambasciatore USA) lavorano in staff.

15 ottobre 2001: nello stesso giorno Pollari assume la direzione del SISMI, Berlusconi vede Bush, la CIA riceve il dossier. Ognuno fa il peggio che puo’.

Il dossier arriva come il sugo sui maccheroni. Gli analisti della CIA o vedono privo di prove documentate e confuso e invitano alla calma, ma tant’e’. La guerra e’ gia’ pianificata.

9 settembre e 15 ottobre 2002: Panorama, il settimanale di Berlusconi, diretto allora da Carlo Rossella, racconta del carico di uranio. E’ lo scoop falso venduto al giornale da Rocco Martino. Anzi Panorama aggiunge particolari di suo, aumentando anche egli errori (Nigeria invece di Niger) ma che fa? Il patriottismo avanza, la democrazia pure, di eccesso in eccesso parte la campagna mediatica di Berlusconi per fanatizzare gli italiani sulla guerra buona e giusta. Nei loro paesi Blair e Bush fanno altrettanto, (solo che Berlusconi lo fa su giornali di sua proprieta’).

Basterebbe poco per svelare l’imbroglio, per questo il 16 luglio 2003 Gianni Letta appone a tutto il pastrocchio il segreto di stato, affinche’ nessuno possa fare due piu’ due. Letta sostiene che “nessuna documentazione puo’ essere offerta al controllo del Parlamento perche’ si metterebbero in pericolo fonti dei servizi”. In pratica il Parlamento non dovra’ sapere “perche’” l’Italia manda truppe in una guerra aggressiva, la cosa e’ di competenza del solo Berlusconi. Il Parlamento ha solo il compito di votare i rinnovi della missione e le spese in armi e chi sollevera’ qualche obiezione sara’ demonizzato e sconciato come terrorista e nemico della patria. L’opposizione si agita debolmente.

Intanto le comunicazioni cambiano, la frase “Non abbiamo prove documentali” diventa: ”Abbiamo prove documentali”, anzi “Abbiamo anche prove di acquisto di centrifughe da un paese europeo e anche dall’Italia . Melium abundare. Il popolo bue beve e acclama.
La giornalista che ha ricevuto il dossier e lo ha controllato, vede che la storia non sta in piedi, ma il direttore Rossella e’ ai sette cieli (anche a lui Berlusconi rinnova la massima fiducia).

Il documento e’ farlocco, robaccia, e si puo’ inaugurare una guerra e imbrogliare un popolo su questa robaccia? Si puo’.

La frittata malfatta torna alla CIA, che un anno prima l’aveva rifiutata ma che ora l’accetta. Pero’: “Sono carte cosi’ truffaldine che possono solo essere nascoste”. Sara’ fatto.
Gianni Letta silenzia in Italia. Idem a Washington o a Londra.
Misteriosamente le carte italiane si perdono (saranno poi ritrovate)

Se lo scoop di Panorama parte dal 9 settembre, lo stesso giorno abbiamo anche uno strano vis-a-vis: Pollari incontra Hadley (autorita’ politica della casa Bianca, oggi e’ il consigliere della sicurezza nazionale, vice di Condoleeza Rice, nodo della rete parallela voluto da Cheney per trovare prove su Saddham e fargli la guerra).

Pollari sa che il dossier e’ falso, sa che i tubi citati non servono alla bomba atomica ma a proiettili di artiglieria. Lo dice? No,certo. Si vuole solo compiacere Bush (lo afferma Thielmann, ex capo del bureau di intelligenze del dipartimento di stato). I tubi entrano trionfalmente del discorso presidenziale. I falchi hanno la meglio sulle colombe. Tutta l’America inneggia alla guerra giusta e santa e Bush dice che gliel’ha ordinata Dio!!!

Il 13 settembre 2002 Panorama esce con un lungo servizio sulla guerra. Dodici giorni dopo Blair parla dell’uranio radioattivo. L’unica base del suo discorso bellicoso e’ sempre, incredibile dictu, il falso dossier di Rocco Martino.

Oggi si sono aperte in USA tre inchieste indipendenti: Cia-gate, Nigergate, inchiesta sul funzionario Francklin.
In Italia niente.

Il gip ha archiviato l’inchiesta sul truffatore Martino. Ci si chiede: ma su Berlusconi l’inchiesta e’ chiusa prima di cominciare?

E ora il grande immorale ci viene da dire che ha fatto di tutto per dissuadere Bush!?

Ma si’, certo, siamo andati in Irak per una operazione umanitaria, e Berlusconi e’ tanto ma tanto pacifista!!! E gli italiani sono tanto ma tanto baggiani che gli credono pure!

Ora tutto sta ricominciando contro l’Iran! Ora come prima l’imbelle opposizione si fa tirare per il naso dal Ferrara di turno. Ora come prima un altro pastrocchio si sta preparando per la prossima invasione. E ora come prima noi chiediamo: cosa c’entra questo con la democrazia?

per rileggere tutto nei dettagli:

http://www.bellaciao.org/it/article.php3?id_article=10913

http://www.bellaciao.org/it/article.php3?id_article=10914

http://www.bellaciao.org/it/article.php3?id_article=10915

Messaggi

  • non le sembra di dimenticare l’11 settembre?

    • L’ 11 settembre - a parte tutti i legittimi dubbi su come sia avvenuto e soprattutto su come sia stato lasciato avvenire - nulla c’entra con l’Iran come nulla c’ entrava con l’ Iraq, per il quale, ormai e’ assodato anche negli Usa, di sono fabbricate false prove per dimostrare l’ esistenza di armi di distruzione di massa.

      Casomai l’ 11 settembre , a parte ovviamente l’ Afghanistan, c’entrava con l’Arabia Saudita che nessuno ha additato come responsabile, nonostante che buona parte degli attentatori e lo stesso Bin Laden provenivano dagli ambienti di corte sauditi.

      E poi, se proprio vogliamo dirla tutta, le vecchie armi di ditruzione di massa irakene ( quelle ormai esaurite dei tempi della guerra con l’ Iran) furono fornite proprio dagli Usa e col finanziamento della italiana BNL ( remember Atlanta ? ).

      E il riarmo nucleare dell’ Iran e’ stato favorito proprio dagli Usa, in funzione antirakena , ai tempi della prima guerra del Golfo.

      Cosi’ come fu favorita dagli Usa - in funzione anti Urss - la presa del potere dei talebani in Afghanistan ( tra i combattenti foraggiati dagli Usa c’era un certo Bin Laden ).

      Quindi, di cosa stiamo parlando ?

      Keoma