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NIGERGATE : I GIOCHI PERICOLOSI DI REPUBBLICA

Publie le giovedì 3 novembre 2005 par Open-Publishing
2 commenti

Dazibao Guerre-Conflitti Governi Partito della Rifondazione Comunista Parigi USA

Gigi Malabarba, capogruppo Prc al Senato e componente del Copaco, critica "i giochi pericolosi di Repubblica" sul Nigergate: "E’ curioso - dichiara - attaccare Bush e Berlusconi per la guerra in Iraq con gli argomenti (e le informazioni) dei falchi del Pentagono, utilizzati a piene mani nel feuilleton contro il Sismi che da un paio d’anni compare allegato al quotidiano di centrosinistra ’La Repubblica’.

Dopo i ’furbetti’ della squadra di Nicola Calipari, ora è la testa di Nicolò Pollari da portare sul piatto di De Gennaro".

"Invece che partecipare alle guerre tra apparati negli Usa e in Italia con ambigue finalità, sarebbe opportuno - prosegue Malabarba - mettere sul banco degli imputati i veri responsabili politici.

Sono Berlusconi e il ministro della difesa Martino a dover rispondere degli aiuti alla guerra di Bush all’Iraq,prima con il supporto di intelligence in teatro e poi con l’invio di truppe, non chi (come per la Cia di Tenet) deve diventare il comodo capro espiatorio per aprire le porte al John Negroponte di turno".

"Il Parlamento deve sapere i retroscena del Nigergate. Ma le dimissioni del capo del Sismi sarebbero oggi la vittoria -sottolinea l’esponente del Prc -, tanto per parlarsi chiaro, di chi vuole il totale allineamento dell’Italia alla linea della fermezza Usa contro il terrorismo, che nessun consenso avrebbe potuto ottenere, a partire dalle forcible abductions (vedi Abu Omar) o dalla negazione delle trattative per il rilascio degli ostaggi (vedi Calipari).

Autonomia che in particolare il Pentagono non ha mai digerito, come pensa e condivide il ministro Martino, protagonista proprio per la sua assenza"."Il Sismi ha faticato non poco a liberarsi di faccendieri e piduisti: varrebbe la pena di trasformarlo in uno strumento d’iniziativa per la difesa della democrazia e della sovranità nazionale e non nel terminale delle direttive di Washington.Qualche amante di letteratura spionistica - conclude Malabarba - farebbe bene ad accorgersene".

Messaggi

  • L’inchiesta di Repubblica è un atto di democrazia che deve insegnare quanto l’informazione libera sia fondamentale per il cittadino "ignorante" alle vicende inerenti alla guerra in Iraq. Quando si parla di missione di pace, ci dovremmo vergognare perchè dobbiamo ricodare di quanti crimini ci siamo macchiati, a Nassyria i nostri soldati hanno sparato sulla folla per liberare il ponte da una manifestazione dopo un ordine del contingente britannico. Cerchiamo di essere realistici, siamo lì per offedere un popolo che aveva almeno una dignità, adesso sono assediati da truppe straniere. Gli USA si sono accorti troppo tardi, perchè popolo credulone, che erano in possesso di informazioni false su un’eventuale minaccia di Saddam. Come mai il nostro intelligence ha fornito dei dati falsi? Chi ha omesso i dati? Chi ha forzato? Peccato che di queste cose non se parlino. Se ci fossimo comportati con una morale, adesso non sarebbero morti tanti bambini e tante donne e tanti uomini innocenti. Non si deve fare propaganda politica sulla vita delle persone, dicendo che le si va a salvare mentre in realtà andiamo solo a gravare la loro situazione.

    RINALDO SIDOLI
    SIDOLI.ORG

  • Intanto dopo che la CIA ha assolto i Francesi sia il Foglio che il Giornale, prima tanto combattivi nel contraddire Bonini e D’Avanzo, hanno gettato la spugna e sembrano voler far cadere lo scandalo nell’oblio…tanto prima o poi la bomba scoppia e non si tratta di una vicenda personale tra Pollari e Chouet, qua ci va di mezzo Letta e il presidente del consiglio…il fatto che alcuni settori dei servizi siano oggi sotto il dominio totale e incontrollato (come scrisse Moro) del presidente del consiglio è confermato da quanto è avvenuto con le intercettazioni segrete di Fassino!
    Se dovesse vincere la sinistra io istituirei una commissione d’inchiesta!