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Trecentomila studenti sono scesi oggi in strada per rivendicare i propri diritti.

Publie le giovedì 17 novembre 2005 par Open-Publishing

Dazibao Manifestazioni-azioni Scuola-Università Internazionale

Decine di migliaia in Italia per il giorno mondiale degli studenti

di DANIELE SEMERARO

Trecentomila studenti, secondo gli organizzatori, hanno preso parte questa mattina in oltre 70 città italiane alle manifestazioni del 17 novembre, considerato il "primo maggio" dei giovani, in ricordo dell’uccisione, nel 1939, di centinaia di ragazzi cecoslovacchi che si opponevano alla guerra. L’iniziativa, rilanciata dal social forum di Porto Alegre, è giunta quest’anno alla seconda edizione: una occasione per rivendicare il diritto allo studio, migliori condizioni di apprendimento e lo status di portatori di diritti.

"Siamo tantissimi in ogni parte del Paese - ha dichiarato il portavoce dell’Unione degli Universitari (l’associazione che, insieme all’Unione degli Studenti e alla Mutua Studentesca, ha promosso l’iniziativa) per una manifestazione che non vuole essere politica, ma vuole affermare con forza i diritti di noi studenti". In particolare, gli studenti chiedono, tra le altre cose, la possibilità di autogestire spazi e tempi di vita e formazione, il diritto di accesso al sapere anche al di fuori di scuole e università, l’abolizione del numero chiuso e il diritto ad avere strutture adeguate allo studio. All’iniziativa hanno aderito anche numerosi personaggi della cultura e della politica, da Dario Fo (presente al corteo di Milano) a Rita Borsellino (che ha sfilato insieme agli studenti palermitani) allo scrittore Luis Sepulveda a Don Luigi Ciotti.

I cortei più numerosi a Genova, Torino, Palermo, Perugia, Trieste e Gorizia (qui si è protestato anche per gli scarsi standard di sicurezza negli istituti), Napoli (dove i ragazzi hanno mandato il traffico in tilt), Roma e Milano. In particolare, a Roma, dove la marcia (a cui hanno aderito circa ventimila persone) si è conclusa davanti al Ministero della Pubblica Istruzione, sono stati accesi fumogeni e imbrattati i muri di alcuni palazzi. Lungo il percorso della manifestazione è stata presa di mira anche una banca, verso la quale sono stati lanciati alcuni palloncini di vernice rossa. Momenti di tensione anche a Milano: fumogeni e petardi sono stati "esplosi" contro la sede di Assolombarda. A Catanzaro una ragazza è rimasta lievemente ferita dallo scoppio di un petardo lanciato probabilmente per scherzo. A Palermo un quindicenne è stato denunciato per aver imbrattato con vernice spray il muro di Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione Sicilia.

http://www.repubblica.it/2005/k/sez...