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La concubina di Nassiriya

Publie le lunedì 12 dicembre 2005 par Open-Publishing
2 commenti

Dazibao Religioni Gennaro Carotenuto

di Gennaro Carotenuto

Che penserà il cardinale Camillo Ruini che si riempie la bocca di patria, di eroi e di famiglia ma non parla mai di esseri umani in carne ed ossa, di fronte a quanto capitato ad Adelina Parrillo, la non signora Rolla, che dopo 12 anni di vita, d’amore, di convivenza, dell’aver fatto da madre per la figlia di Stefano Rolla, civile morto a Nassiriya, è stata sbattuta via da tre energumeni mandati dal protocollo della cerimonia del Vittoriale.

Si vergognerà di se stesso il cardinalone Camillo Ruini tutto "Dio-Patria-Famiglia" e dei suoi o si compiacerà per il pubblico ludibrio al quale è stata esposta la peccatrice, la concubina di Nassiriya, Adelina Parrillo?

L’episodio Parrillo nel lugubre livore violento dello stato clericale contro una vedova senza pezzo di carta deve essere elevato a caso nazionale. Stefania Prestigiacomo si è esposta senza se e senza ma a fianco della Parrillo. Lo stesso non ha fatto e non farà Francesco Rutelli che pur di compiacere il cardinal Torquemada è disposto a tutto e al contrario di tutto.

L’episodio è stato nascosto dai telegiornali di massa, come è successo in settimana per il fosforo lanciato dagli alleati dei quali siamo complici contro famiglie inermi di Falluja che avevano la colpa di avere un’altra patria ed un altro dio. Se fossero stati mostrati al popolo del TG1 poi il centrosinistra non avrebbe potuto continuare a traccheggiare tanto sul ritiro (compiacendo la Casa Bianca) che sui PACS (compiacendo il Vaticano).

Per lo spettatore del TG1 la parola PACS è associata al GayPride ed a Falluja non è successo nulla. Basta giocare con la laicità dello stato. Personalmente, se nel programma d’emergenza del centro sinistra per i primi cento giorni non ci sarà una legge sui Patti di Convivenza Civile, dichiaro fin d’ora che non andrò a votare. Il mio voto non vale il cardinalone Camillo Ruini, "Dio-Patria-Famiglia", ma questa è la mia condizione irrinunciabile.

PS Se qualcuno volesse usare i commenti di questo sito per esprimere la stessa posizione (anche per criticarla ma in particolare per assentire) è il benvenuto.

http://www.gennarocarotenuto.it

Messaggi

  • La politica italiana sembra temere la Chiesa lo si vede anche nella figura di Bertinotti che alla fine si ritrova unto dalla fede del signore. Ruini si sente un politico e per tanto parla e parla, allora perchè non si candida con l’Udc? Vincerebbe subito la battaglia contro Berlusconi. Purtroppo l’Italia si trascina dietro le proprie spalle una storia pesante con lo stato del Vaticano, come servo dopo i patti lateranensi. Lo stato del Vaticano è uno stato a parte che non ha niente a che vedere con l’Italia e per tanto ogni membro del Vaticano dovrebbe fare silenzio di fronte alla politica italiana senza interferenze. I cittadini italiani e i politici italiani hanno sempre appoggiato il diritto d’esistenza del Vaticano, ma non lo abbiamo mai criticato e mai ci siamo sognati di dare consigli al Papa cosa fare. Invece sembra che il Vaticano abbia dato ordine di interferire con la politica italiana per creare più confusione. Concordo pienamente con gli ex radicali quando dicono che il concordato è da rivedere. Regaliamo l8 x mille alla Chiesa ma questi soldi in minima parte vengono utilizzati per i bisognosi, si pagano le strutture della Chiesa, gli stipendi e tutta la burocrazia e poi il povero su cui si basa la propria morale. Ruini dovrebbe ricordarsi di essere un pastore un umile sevo di Dio e dimenticarsi tutte le comodità che gli sono state destinate, perchè è facile parlare di politica su un trono, dovrebbe fare come San Francesco e parlare più di povertà è aiutare chi ha bisogno.

    RINALDO SIDOLI
    SIDOLI.ORG

  • Gennaro concordo con te...Per quanto mi riguarda sto muovendomi per il mio "sbattezzo". Radicale? No, semplicemente non voglio far numero nello squadrone dei cattolici, per una bolla fatta con tradizione amorevole dei miei genitori. Ho praticato, da giovanissima, le strade del cattolicesimo impegnato e povero, che poi è cristianesimo, che poi è amore per la terra e gli uomini, me ne fregavo dei condizionamenti ecclesiastici, sebbene facessi tante domande e non avevo risposte se non quella della fede, che appunto non avevo. Non ce l’ho neanche oggi ’sta fede nel partito o nel culto della persona, nè tantomeno nelle regole che ci mettono in riga. Ma un sogno molto modesto ce l’avrei, è talmente modesto che quasi me ne vergogno...un’amministrazione alla spagnola, per non andare tanto lontano...l’impegno c’è stato e costante, niente di rivoluzionario, assai imperfetto su tante questioni, ma si è fatto presto subito qualcosa per far vivere noi disgraziati di queste città meglio e non mi sembra poco. Ma di Zapateri non ne vedo in giro e sappiamo che qualcuno deve farsi pure avanti , per ora solo questa croce, come da foto che allega il tuo articolo, che peraltro esalta il dramma della morte e della sofferenza e del peccato originale, si fa avanti, pesantissima . Io sono molto stanca, e penso agli altri, di vivere nel dolore che si aggiunge alle difficoltà intime e quotidiane che tutti abbiamo.Riposa in pace, da viva aggiungo io.
    Con affetto e stima
    Doriana Goracci