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C’era una volta la cooperativa

Publie le domenica 18 dicembre 2005 par Open-Publishing
7 commenti

Dazibao Giustizia Economia-Budget Prigione Storia

1902 Giuseppe Massarenti, Sindaco socialista di Molinella in provincia di Bologna durante l’alluvione

di Enzo Biagi

Ci risiamo. Un’altra volta un banchiere, Gianpiero Fiorani, a San Vittore; un’altra volta si parla di politici corrotti dalla finanza; un’altra volta c’è l’intreccio tra uomini cosiddetti d’affari e uomini che dovrebbero occuparsi del bene comune e invece lavorano soprattutto per il proprio. Prima di Fiorani ci fu un banchiere che fu definito "di Dio", in quanto intrallazzava con i parroci, poi vennero Michele Sindona e Roberto Calvi.

Nel frattempo c’è stata la P2 con il Venerabile Licio Gelli, e una parte della politica ha fatto un salto di "qualità" mescolandosi sempre di più con gli interessi economici e cercando di impadronirsi dei mezzi di comunicazione. Il tentativo di Stefano Ricucci di scalare il Corriere della Sera non è un’eccezione e nemmeno una novità.

Fino a Tangentopoli era comunque chiara la distinzione fra il bene e il male: oggi il concetto di moralità troppo spesso dipende dai punti di vista e quel detto, «il fine giustifica i mezzi», è di grande attualità. Ero un cronista quando, nel 1950, il mio giornale mi mandò a seguire il funerale di Giuseppe Massarenti, padre delle cooperative e dietro il feretro venne il presidente della Repubblica, Luigi Einaudi.

Era un tempo in cui ci si metteva insieme per dare a ognuno la speranza di un lavoro, di un avvenire, di una vita dignitosa e per costruire una società più giusta per tutti, un’autogestione, che consentiva a chiunque di sentirsi padrone.

Di quel tempo, di quel mondo è rimasto poco e c’è qualcuno nelle cooperative che vuole imitare i padroni, giustificando questo cambiamento come una naturale evoluzione. Io, per quello che vale, mi sento troppo vecchio per adeguarmi.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/...

Messaggi

  • Di quel tempo e di quel mondo è rimasto tantissimo, purtroppo c’è poca conoscenza sul mondo cooperativistico è non sempre tutto quello che si fa di buono (e le assicuro che è molto) viene preso in considerazione. Mi dispiace ma state facendo il gioco della destra.
    Tito

    • Non ho dubbi che nella cooperazione ci sia molto di buono.

      Ma chi sta facendo il gioco della destra sono Consorte, Fassino e soprattutto D’Alema ....

      Keoma, comunista da sempre e dipendente Bnl

    • Tafazio

      "Le dimissioni di Fazio? Certo. Da tempo il governatore della Banca d’Italia avrebbe dovuto farlo e sarebbe auspicabile un soprassalto di sensibilità" (Pierluigi Bersani, Ds, Corriere della Sera, 18 dicembre 2005).

      "Per Fazio andarsene in queste condizioni sarebbe come cedere a una confusa canea" (Pierluigi Bersani, Ds, Ansa, 7 settembre 2005).

      (19 dicembre 2005)

  • Alla fine Fazio si è dimesso, ha visto che la patata era troppo bollente, del resto Fiorani parlava e parlava, cosa avrà mai detto? Sembra che fosse proprio una bella banda che puntava a guadagnarsi i soldi degli italiani, fantastico, un ottimo gareante con un ragioniere eccellente.

    RINALDO SIDOLI

    • Mai dire mai

      "Noi non abbiamo mai legittimato gli immobiliaristi" (Pierluigi Bersani, Ds, Corriere della sera, 18 dicembre 2005)

      "A una domanda sulla nuova generazione degli ’immobiliaristi’, il leader della Quercia Piero Fassino risponde di non conoscerli ma di considerare ’incomprensibile’ la ’puzza sotto il naso’ che circonda chi si occupa di costruzioni: ’Bisogna solo capire se un imprenditore fa bene o meno il suo mestiere’..." (Piero Fassino, Ansa, 22 giugno 2005)

      "Da una parte il capitalismo buono, produttivo; dall’altra quello degli speculatori legati al mondo politico. E’ una rappresentazione deviante, falsa... Che cos’ha che non va Gnutti? E’ socio anche di Olimpia (la finanziaria che controlla Telecom Italia) e nessuno ha mai detto niente. In queste critiche c’è un evidente elemento di ipocrisia. La sostanza dell’operazione Unipol Bnl è chiara" (Massimo D’Alema, Il Sole-24 ore, 5 agosto 2005).

      (20 dicembre 2005)

    • da "Repubblica", ogni commento è superfluo ......

      " è Claudio Zulli, il professionista di fiducia di Emilio Gnutti, ma anche l’uomo di collegamento dell’entourage di Fiorani con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti; Zulli avrebbe garantito - secondo alcune intercettazioni - l’appoggio del ministro alla operazione Unipol-Bnl, del cui prospetto egli stesso era l’estensore. "

    • Roma, 14:28

      BNL-UNIPOL: GDF ACQUISISCE DOCUMENTI IN BANKITALIA

      La Guardia di finanza ha acquisito questa mattina in Banca d’Italia una serie di documenti, relativi all’istruttoria che via Nazionale sta svolgendo sull’Opa lanciata da Unipol su Bnl. La visita delle Fiamme gialle e’ avvenuta proprio mentre a palazzo Koch era in corso il consiglio superiore. Tra i documenti richiesti dai magistrati, figurano anche le agende in cui risulterebbero gli incontri che dirigenti della societa’ assicurativa bolognese avrebbero avuto con Fazio e altri funzionari di Bankitalia. ()

      www.repubblica.it