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Agnoletto: "La Difesa a chi è contro la guerra"

Publie le lunedì 15 maggio 2006 par Open-Publishing

Guerre-Conflitti Governi Vittorio Agnoletto

In merito alla possibile nomina di Emma Bonino a ministro della Difesa

Agnoletto: «SE ‘IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO’... VIA LE TRUPPE DALL’IRAQ E DALL’AFGHANISTAN E LA DIFESA A CHI È SEMPRE STATO CONTRO LA GUERRA »

Milano, 15 maggio 2006 - «La nomina a ministro della Difesa di Emma Bonino,
da sempre favorevole, non solo ad ogni spedizione militare italiana oltre
confine, ma anche alla guerra in Iraq, sarebbe uno schiaffo a tutto il
movimento pacifista italiano e non solo a una o più forze politiche.

Tale scelta ­ dichiara Vittorio Agnoletto, europarlamentare della Sinistra
unitaria europea - risulterebbe ancora più grave considerando che è stato
proprio il movimento pacifista a modificare in profondità, in questi anni,
la cultura e la sensibilità della maggioranza degli italiani, facendo
crescere proprio attorno al rifiuto della guerra l’opposizione al governo
Berlusconi.

Impegnarsi perché «la guerra sia definitivamente fuori dalla Storia», come
richiesto fin dalle grandi manifestazioni del 15 febbraio 2003 in tutto il
mondo dal movimento pacifista, significa oggi raccogliere interamente
l’appello lanciato da don Ciotti, padre Zanotelli, Tonio Dell’Olio e Gino
Strada per il ritiro immediato delle truppe italiane dall’Iraq e anche
dall’Afghanistan.

Se ‘il buongiorno si vede dal mattino’ non c’è occasione migliore per il
futuro governo Prodi che iniziare la legislatura scegliendo un ministro
della Difesa che si sia opposto alla guerra in Iraq e predisponendo il
ritiro delle truppe italiane dall’Iraq e dall’Afghanistan».

Vittorio Agnoletto, europarlamentare della Sinistra unitaria europea