Home > Sabato a Roma manifestazione per Renato Biagetti

Sabato a Roma manifestazione per Renato Biagetti

Publie le giovedì 31 agosto 2006 par Open-Publishing
4 commenti

Dazibao Manifestazioni-azioni Movimenti Estrema destra

OMICIDIO FOCENE: GLI AMICI, MACCHE’ RISSA E’ STATA AGGRESSIONE

Terminata l’autopsia sul corpo di
Renato (il ragazzo ucciso domenica a Focene, nel comune di
Fiumicino), e’ arrivato il momento del saluto degli amici e dei parenti. Si comincera’ domani con il funerale laico, previsto per le 11 all’ex cinodromo. Un luogo conosciuto da Renato che li’ aveva partecipato al funerale di un suo amico e ne era rimasto molto colpito.

"Per questo abbiamo voluto questa prima cerimonia laica proprio li’ - ha detto il fratello Dario durante una conferenza stampa che si e’ tenuta nel pomeriggio in Campidoglio - quella cerimonia era piaciuta tanto a mio fratello che ne aveva parlato con nostra madre. Sappiamo che avrebbe voluto cosi’".

Non ha detto molto altro Dario, polo blu, gli occhi tristi
e l’aria stanca di chi ha appena visto il corpo del fratello in una camera ardente di ospedale e cerca ancora di farsene una ragione. "Scusatemi - ha concluso - ma sono davvero confuso e non vorrei parlare ancora. Voglio solo ribadire che domani, per me e la mia famiglia, sara’ una giornata per salutare e ricordare mio fratello e che chi vorra’ venire dovra’ farlo con questo spirito, senza nessuna intenzione di politicizzare questa giornata". Ma dopo il funerale di domani ci sara’ la manifestazione di sabato, voluta e organizzata dagli amici di Renato e Dario, quelli che frequentano il centro sociale Acrobax (e tanti altri dal Forte Prenestino, La strada, Strike, Action) e che oggi hanno organizzato la conferenza stampa nella sala del Carroccio in Campidoglio. Il corteo di sabato, che partira’ alle 17 dalla Piramide, sara’ politico e vorra’ dire alla citta’ che l’aggressione di Renato e’ stata una delle tante di questi ultimi anni e che non si puo’ e non si deve andare avanti cosi’.

Cosi’ tante che le hanno raccolte in un dossier,
distribuito ai giornalisti. Ventitre’ pagine di rassegna stampa
sulle aggressioni e gli atti vandalici di stampo "fascista",
dal 2004 a oggi, nel quale si legge che solo quest’anno sono
state 54 le aggressioni e 21 i vandalismi. Molto piu’ alto il
bilancio del 2005: 80 aggressioni con c cinque tentati omicidi e una ventina di atti vandalici. (AGI)

(AGI) - Roma, 31 ago. - Erano tanti gli amici di Renato in
Campidoglio oggi pomeriggio, tutti li’ per dire alla stampa che
proprio non ci stanno a sentir dire che la morte del loro
"compagno" e’ avvenuta durante una rissa. E’ stata
un’aggressione dicono, quei due ragazzi sono scesi dalla
macchina senza stare troppo a parlare e con i coltelli in pugno
hanno colpito otto volte Renato, per poi passare al suo amico e
alla sua ragazza riuscendo pero’ solo a ferirli.

"Bisogna smetterla, ogni volta che qualche simpatizzante di
estrema destra ci aggredisce - dice arrabbiato un ragazzo del
centro sociale Forte Prenestino - di dire che si e’ trattato di
una rissa tra opposti schieramenti politici. Qui si tratta di
aggressioni contro chi cerca la pacificazione sociale da parte
di chi, invece, non riesce a sopportare chi e’ diverso da lui,
anche solo nel modo di pensare".

Responsabilita’ e’ una parola che e’ risuonata tante volte
durante questa conferenza-assemblea. Responsabilita’ che non
puo’ essere scaricata da una parte all’altra. Ognuno deve
assumersi le proprie, a cominciare dal comune e dallo stato che
devono fare di piu’ per i giovani perche’, ha osservato il
deputato di Rifondazione comunista Massimiliano Smeriglio, "non
e’ un problema solo politico ma sociale. Se una certa cultura
attecchisce tra i ragazzi, anche i piu’ giovani, e’ un problema
piu’ complesso di quello meramente politico. E allora ognuno
faccia la sua parte perche’ episodi come questo non accadano
piu’". Roma insomma non e’ una citta’ neutrale dal punto di
vista politico ma e’ anche una citta’ con un substrato sociale
molto complesso.

C’erano anche altri esponenti politici, soprattutto
assessori e presidenti dei municipi capitolini che, insieme ai
ragazzi dei centri sociali, hanno voluto lanciare un messaggio
a tutti coloro che scenderanno in piazza sabato: "Partecipare
non sara’ solo un atto politico ma anche un atto di
responsabilita’ e di coscienza. Chi desidera una citta’
pacificata, chi crede nella democrazia e non vuole piu’ che
episodi come questo accadano, deve manifestare con noi. Diciamo
basta alla violenza e chiediamo che non si dia piu’ spazio per
crescere alla cultura in cui sono cresciuti i ragazzi che hanno
ucciso Renato". Ragazzi che forse non militano nelle file di un
partito di estrema destra ma che, dicono gli amici di Renato,
sono vicini a quelle idee se e’ vero che uno di loro ha un
tatuaggio su braccio: una croce celtica accompagnata dal motto
"forza e onore". (AGI)

Messaggi

  • NO PASARAN !

    E’ un omicidio fascista , e bisogna gridarlo e farlo sapere. Non un passo indietro contro questa feccia fascista .

  • RESOCONTO CORTEO ANTIFA A FIUMICINO DI OGGI SABATO 23.9.06

    PIU’ DI MILLE ANTIFASCISTI/E HANNO INVASO PACIFICAMENTE LE VIE DI FIUMICINO PER RICORDARE ALLA POPOLAZIONE CHE RENATO E’ STATO ASSASSINATO DAI FASCISTI, COLLUSI CON LE FORZE DELL’ORDINE E CON UN SISTEMA CHE CRIMINALIZZA LE LOTTE SOCIALI DI TUTTI I GIORNI.

    Nonostante l’aria tesa ed il clima repressivo che oggi si respirava a fiumicino, il corteo è proceduto senza nessun problema.Ancora una dimostrazione che i vandali, i violenti, sono dall’altra parte, usano le lame e sono coperti ad arte da polizia e carabinieri.

    una dimostrazione reale della gente che ha voluto ricordare Renato, un ragazzo come tanti che è stato ucciso solo perchè "colpevole" di essere ad una dance hall.

    Piu’ di mille manifestanti hanno ribadito che il silenzio è dei colpevoli..di quelli che hanno cercato in tutti i modi di mascherare quello che è stato un vero e proprio omicidio politico.

    Centinaia e centinaia di omìni blu e neri in divisa hanno presidiato il corteo che per fortuna ha dato un segnale di maturità e superiorità, senza cadere nelle provocazioni.

    La capacità di comunicare con la gente del posto ha letteralmente distrutto quel clima di tensione creato dalle forze dell’ordine che avevano invitato i commercianti ad abbassare le saracinesche.
    per fortuna , ancora una coscienza esiste.

    FUORI I FASCI E LE GUARDIE DAI NOSTRI QUARTIERI, DALLE NOSTRE STRADE!

    RENATO VIVE

    Azione Antifascista

  • Non sonostati imbrattati i muri, ci si è limitati a cancellare qualche scritta nazista preesistente.

    Persino i manifesti sono stati attaccati con lo scotch e non con la colla, pensa un pò ....

    E tutto è andato liscio, nonostante il tentativo di comune e poliziotti di creare un clima da stato d’assedio.

    Complimenti vivissimi, in particolare, all’orrido sindaco di Fiumicino, Mario Canapini ...esponente dell’ Udc .....

    Io l’avevo conosciuto molti anni fa come un buon delegato sindacale, esponente della sinistra cattolica ... adesso tenta di dedicare piazze all’ultimo segretario del Partito Nazionale Fascista, Ettore Muti ... e nemmeno il fatto di essere collega di lavoro e conoscente della madre di Renato l’ha minimamente spostato dalla sua posizione di stretto alleato della peggiore destra neonazista ......da lui nemmeno un cordoglio formale ...

    Del resto, senza i voti della peggiore destra nostalgica non sarebbe mai stato eletto ...

    Ma i nodi prima o poi vengono al pettine e, visto che è già al secondo mandato, sul posto di lavoro ci dovrà fatalmente tornare ......

    Keoma

    • Sono una cittadina di Fiumicino, ho 49 anni e sono rimasta esterefatta per cio’ che è successo durante la manifestazione per l’uccisione di Renato Biagetti. La manifestazione era stata strumentalizzata dalle forze dell’ordine che invitavano i commercianti e i cittadini a stare alla larga dai manifestanti che avrebbero sicuramente fatto danni e atti di vandalismo. Per tutta risposta i miei concittadini hanno tirato giu le saracinesche dei negozi, hanno parcheggiato le macchine nelle viuzze interne e si sono tappati in casa in attesa che succedesse qualcosa di spaventoso. Che bell’esempio di razzismo che abbiamo dato! Io mi vergogno di abitare in questo paese, e anche se non sono un’attivista invito tutti i ragazzi che credono in quello che fanno ad andare avanti. ad avere coraggio e a dimostrare che non serve la violenza per difendere ciò in qui si crede. Bravi a tutti coloro che hanno sfilato per le vie di Fiumicino senza cedere alle provocazioni sfidando questo misera popolino che si fa strumentalizzare. D. P.