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ANDARE al seggio poi RIFIUTARE di votare

Publie le mercoledì 12 marzo 2008 par Open-Publishing
33 commenti

METODO LEGALE PER ESPRIMERE IL PROPRIO PERSONALE
DISSENSO AI CANDIDATI DELLE PROSSIME ELEZIONI ED
ASSOLVERE AL PROPRIO
DOVERE DI CITTADINO SENZA REGALARE VOTI
INCONSAPEVOLMENTE!
Se votate scheda bianca o nulla perchè non vi sentite
rappresentati da nessun partito, in realtà, favorirete
il partito con più voti.
Infatti (vedere REGOLAMENTI PER IL CALCOLO DEL PREMIO
DI MAGGIORANZA) anche i voti bianchi o nulli entrano
nel calcolo del premio di maggioranza, favorendo chi
ha preso più voti.
ESISTE UN’ARMA LEGALE CONTRO QUESTA LEGGE INDECENTE E
ANTIDEMOCRATICA!
Di seguito i riferimenti legali.
Tutto si basa su un uso ’puntiglioso’ della legge:
Illustro nei dettagli il sistema da usare:

ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA
ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA ESERCITARE IL
DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA),
dicendo: ’Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che
sia verbalizzato’
PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA
SCHEDA ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO METTERE A VERBALE
UN COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad
esempio ’Nessuno dei politici inseriti nelle liste mi
rappresenta’)
COSI FACENDO NON VOTERETE, ED EVITERETE CHE IL VOTO
NULLO O BIANCO SIA COMUNQUE
CONTEGGIATO AL FINE DELLA QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU’
VOTI
Nel caso in cui gli scrutatori vi facessero problemi
di inattuabilità della procedura, appellatevi al
seguente testo di legge:
"Testo Unico delle
Leggi Elettorali, D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - Art.
104 - Par. 5 5)
Il segretario dell’Ufficio elettorale che rifiuta di
inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste
o reclami di elettori è punito con la reclusione da
sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire
4.000.000."

INOLTRATE, INFORMATE, DATE UNA POSSIBILITA’ DI
ESPRESSIONE POLITICA A CHI NON SAPREBBE DOVE PORRE LA
"PREZIOSISSIMA" CROCE DI GRAFITE.

Messaggi

  • Io non posso, ma bisognerebbe che qualcuno andasse all’ufficio elettorale per chiedere se questa cosa ch egira da un po’ su internet ha qualche senso, perchè al momento essa non è avvalorata da niente e risulta l’ennesimo tentativo della destra di spingere gli elettori a non votare, sapendo che il consiglio sarà seguito dagli elettori di sinistra.
    Per cui, fincheè questa cosa non sarà confermata, consiglio di soprassedere e di votare un partito picoclo. Ce ne sono 160, ce ne sarà uno votabile.

    Quando una cosa viene detta molte volte ciò non significa che sia vera, può essere solo una favola metropolitana.

    Per risultare evra, dovrebbe essere corredata dalla norma del regolamento elettorale che cita questa possibilità, ma al momento su google non c’è nulla che la confermi.

    Certa è una cosa, quanto pià assenteismo ci sarà, tanto più la vittoria di Berlusconi sarà clamorosa, per cui questi appelli al non voto fatto in un modo o nell’altro suonano solo o come profondo disfattismo, o come astuta orchestrazione voluta dalla destra per vincere anche meglio e di questo tutti i non votanti saranno responsabili.

    Sole 24 ore critica la mediocrità delle liste a seguito della spregevole riforma Calderoli che permette il peggio. Svuotati gli uffici stampa e le segreterie, saccheggiati i ruoli degli assistenti parlamentari. il seggio garantito è un regalo del leader ai subalterni fedeli. La fedeltà è l’unica dote richiesta. Non la preparazione professionale o la conoscenza del diritto e della macchina dello Stato o il senso politico. Si va in Parlamento per premere il pulsante a comando. Non per fare leggi o interrogazioni o dibattiti. L’aula è quasi sempre semideserta. Nella Prima Repubblica c’era un lavoro parlamentare spesso di prim’ordine, con tanti professionisti della vita civile o della politica in grado di lasciare un’impronta nella storia. Questi sono “pulsantieri”.
    B e Calderoli hanno distrutto ogni possibilità democratica e civile, e ora non è il merito che paga ma l’ubbidienza. E così le liste sono un pro-forma. B e Veltroni ci hanno messo i tipi più stravaganti. Non ci sono collegi. Non c’è più rapporto fra elettori e eletto. Le radici territoriali non contano più. Né la fedina penale. Chi rappresentano adesso costoro? Solo il leader. C’è una deputata altoatesina di FI candidata in Campania. I due leader procedono per categorie: le donne, i giovani... In realtà le figure davvero rappresentative della società (le scienze, l’università, il mondo produttivo) non sono più di una ventina. Il resto fa da contorno. Infatti si voteranno i leader, non i candidati. Non li scegliamo, non li votiamo, possiamo solo accettarli. Solo V e B contano. Gli altri sono comparse. Ora va in Parlamento chi porta l’inesperienza, o la collusione alla mafia, alla P2, all’Opus dei.
    Sia V che B hanno lasciato fuori con cura molti esponenti di spicco della cultura liberale, dell’antimafia, della società civile. Andrà in Parlamento Ciarrapico o Calearo o la Carfagna ma non Nando dalla Chiesa o Capezzone o Ginzburg.

    viviana

    • "come astuta orchestrazione voluta dalla destra per vincere anche meglio e di questo tutti i non votanti saranno responsabili."

      Roba da matti !

      Dopo avere Viviana "spammato" questo ed altri siti per mesi con le tesi di Beppe Grillo e soci ( che infatti alle politiche danno indicazione di astensione) ora si criminalizzano gli elettori astensionisti !

      Quando oltretutto la stessa Viviana sostiene tranquillamente che Berluskoni e Veltroni pari sono .....

      Ma un pò di pace col proprio cervello proprio no ?

      K.

    • SI, una cosa assolutamente demenziale.
      E’ impressionante come il bau-bau Berlusconi riesca a creare un allucinante "richiamo della foresta" nella testa di tante persone.
      Che poi, per dirla tutta, astenersi o votare per La sinista L’Arcobaleno - come suggerisce Viviana - è, ai fini pratici dell’ormai stucchevole "pericolo Berlusconi", praticamente la stessa cosa.
      E questo avviene per colpa proprio di Veltroni che ha scientemente rifiutato ogni alleanza con la stessa La Sinistra L’Arcobaleno.
      Che a sua volta, forse per non perdere la presenza nelle giunte locali, ha dovuto addirittura fingere di non arrabbiarsi troppo per questo.
      Pensate quindi che livello di "subalternità mentale" ha la "sinistra radicale" nei confronti del PD !

      Situazione quindi veramente allucinante dove il "Se ne vayan todos" sembra anche a me la cosa più dignitosa da fare.
      Come, almeno per le elezioni politiche, suggerisce proprio Beppe Grillo, l’idolo di Viviana di solo qualche settimana fa.

      R. ( in diretta dalla "munnezza" napoletana, che ha smesso di stare sulle prime pagine, ma che continua ad ammorbare l’aria e la vita dei napoletani ....)

    • Masada riceve e pubblicizza la lettera di Doriana Goracci in relazione al non voto.

      Masada è onorata di ricevere questa lettera da Doriana Goracci:

      Mi arrivò alla fine di febbraio un appello che prevede un’assemblea nazionale autoconvocata per domenica 30 marzo alle ore 10.00 presso il c.s.i.o.a. Villaggio Globale- Roma- Lungotevere Testaccio sulla base di :"«QUESTA VOLTA NO. astieniti il 13 e 14 Aprile!» per firmare o chiedere informazioni: mi-astengo@tiscali.it

      Manca solo un mese alle elezioni e questa volta, e c’è sempre una prima volta, non voterò e non sarò davvero sola e certo non sarà la pigrizia a motivare la mia scelta, una volta ancora protesterò localmente, per un diverso globale. Ho scoperto di non essere sola, ho scoperto che queste elezioni non sono volute da nessun cittadino, ma indotte come necessità di una parte che vuole oltre tutto far passare il rifiuto del voto come individualismo superficiale e/o opinionismo disfattista da due soldi.

      Comunque andranno le cose, le elezioni frutteranno soldi ai partiti, riempiranno le tasche degli eletti e dei passati rappresentanti. Quelli che sono i più pagati d’Europa e non solamente, quelli che con trenta mesi di *lavoro* hanno la pensione assicurata per sempre anche per i loro famigliari se venissero a mancare, compresi i conviventi, quelli che si sono dati, convenendo in massa, un assegno di solidarietà come “reinserimento alla vita sociale” per chi non rientrerà come candidato o sarà rieletto nelle prossime elezioni, per cui è di loro diritto dunque una somma pari all’80% dello stipendio mensile lordo da deputato o senatore, moltiplicata per gli anni consecutivi passati in Parlamento (a Mastella ad es., 300.000 €). Le nostre di tasche saranno ancora più vuote, non solo materialmente
      perché noi stiamo pagando questo spettacolo mediatico ma anche perché vuote delle speranze comuni di radicale cambiamento dello stato sociale, del fare politica nazionale ed estera.

      Perchè astensionismo? Per molti motivi.

      Intanto uno, il primo come ho convenuto con delle amiche, perchè ci fa sentire meglio, perché conta anche la nostra salute. Perché, aggiungo, la tossicità reale depositata in anni e anni di malaffare ha pervaso la nostra terra e la nostra esistenza, fino a farci diventare rifiuto riciclato tra i rifiuti, neanche differenziando un po’, ma i voti si sa, sono tutti buoni.

      So, sappiamo benissimo che "nessuno si straccia le vesti se, anziché l’80 %,vanno a votare il 60 % degli italiani, anzi come i due principali leader dicono, occorre governare senza troppi impedimenti e bastoni fra le ruote quindi ben venga l’esclusione dalla rappresentanza di chi non condivide le scelte del fare"... Ma se ero certa già dal giugno
      2006 che non sarei più tornata a votare, ora apprendo qualcosa in più, mi viene detto che possiamo andare al seggio, farci registrare, ma rifiutare, con motivazione da mettere a verbale, la scheda elettorale. Assumerci la responsabilità, verbalizzata, del rifiuto della scheda.
      Come detto da un anonimo presidente di seggio: " Dal punto di vista politico è sicuramente molto ma molto più significante e rilevante rispetto sia alle schede nulle (al quale si dà il valore di chi non sa votare), alle schede bianche (valore di chi non sa decidere), rispetto a chi non va a votare (che addirittura scompare nell’oblio).
      Esiste un metodo di astensione che garantisce di essere percentuale votante (quindi non
      delegante) ma consente di non far attribuire il proprio non-voto al partito di maggioranza".
      È infatti facoltà dell’elettore di recarsi al seggio e una volta fatto vidimare il certificato elettorale, avvalersi del diritto di rifiutare la scheda, assicurandosi di far mettere a verbale tale opzione, come previsto dal d.p.r. 30 marzo 1957, n. 361 – art. 104. È possibile inoltre allegare in calce al verbale, una breve dichiarazione in cui se vuole, l’elettore ha il diritto di esprimere le motivazioni del suo rifiuto, ad esempio: "nessun partito o coalizione partitica
      presente, mi rappresenta".

      In questa ricerca mi sono imbattuta in siti e individui che sicuramente hanno connotazioni anche di destra, con tutto quello che significa il termine. Così come, leggendo su Wikipedia che l’anarchia " è la ricerca di una organizzazione sociale orizzontale che si pone in totale opposizione, alternativa concreta all’attuale sistema di potere che viene considerato dagli anarchici “statale, autoritario, gerarchico, capitalistico, militaresco", che una società siffatta "vuole basarsi sul libero accordo, sulla solidarietà, sulle libere associazioni, su federazioni, sul rispetto per la singola individualità che non volesse farne parte, secondo il principio che le decisioni valgono solo per chi le accetta, che si " rifiutano quindi leggi, comandi, imposizioni, principi fondati sul volere della maggioranza, rappresentanze, discriminazioni, castighi, guerre come metodo per risolvere contrasti, realizzando la gestione ed il superamento dei conflitti attraverso assemblee di comunità o chiarimenti ed accordi tra i diretti interessati", come potrei allora non essere d’accordo con
      quanto sopra enunciato?
      Ma il testo poi conclude: "Di fatto però una società anarchica è attuabile solo grazie ad una presa di coscienza di tutta la popolazione, di adesione ai suoi ideali, altrimenti rimane
      un’utopia o è destinata a fallire ed essere sopraffatta, come per altro già successo a tutti gli esperimenti storici di anarchia".
      Allora, non volendo vedermi contenuta e confinata, smetto di escludere le probabili definizioni per semplice e vitale reazione, mi ritrovo ad esempio in quelle lettere che mi sono arrivate e che certamente si sommeranno ad altre anche di intonazione assai diversa.
      Senza nessuna pretesa ho cercato di dare un contributo e concludo, ringraziando chi mi ha letta fin qui, così come tutte le persone che scrivendo e comunicando, ho trovato assai vicine al mio "sentire" e di conseguenza "fare" e di cui vi invio alcune delle loro testimonianze.

      Doriana Goracci

      Commenti:
      "Senza clamore, ma continuo a pensare che non voterò... Finora, non solo non ho trovato RAGIONI per votare, ma ogni volta che sento soprattutto Bertinotti mi sale ancora di più la rabbia! "

      "Per la discussione sul voto/non-voto:
      anch’io dico che siamo un movimento politico, facciamo politica ogni giorno con il nostro fare e il nostro dire, e chiediamo ogni giorno alla politica istituzionale di prendere posizione e fare azioni sui vari temi di cui ci occupiamo. Perchè non dovremmo discutere tra noi il
      nostro sentire, le nostre posizioni, i nostri disgusti in vista di questa nuova "espressione blindata" di un diritto civile? Poi certo che ognuna deciderà individualmente cosa fare, ma proprio perché è così importante capire e scegliere in una situazione davvero difficile, per
      non dire nauseante, della nostra cosiddetta democrazia, penso che sia importante scambiarci opinioni e proposte".

      "Anche io ho deciso che non voterò perché sarebbe come dover votare per il parlamento di Marte – pianeta di cui so poco e nulla, a parte il riferimento al mitologico dio della guerra - però mi sento espropriata di un diritto che anni fa, alle donne è costato molto caro – votiamo in questa nazione solo dal 1946 - e questa orribile legge elettorale, unita a questa classe di politici arroganti e ignoranti, ci espropria della nostra cittadinanza, della nostra intelligenza, del nostro impegno nella politica di base e anche dei nostri denari, visto che le spese pubbliche della macchina elettorale ricadono comunque su di noi".

      "Certo, non verremmo considerati dai mezzi di comunicazione di massa, ma attraverso quelle cose come i blog e gli strumenti che abbiamo a disposizione in rete potremmo comunque trovare una qualche visibilità e forse trasformare la nostra proposta da una serie di iniziative individuali a fatto politico soprattutto rivolto alle realtà che dovrebbero essere in qualche modo di riferimento per noi, ma nei confronti delle quali non vedo
      ulteriore possibilità di fiducia. Se, per es. penso che alla redazione del programma della Sinistra Arcobaleno, la lista che si definisce "pacifista-ecologista-femminista" c’erano quattro segretari che hanno votato tutti per la guerra, anche se recentemente hanno respinto il rifinanziamento delle missioni militari e non c’era nemmeno una donna nonostante Grazia Francescato sia candidata come vice di Fausto Bertinotti, come si dice
      nella nostra terra, "te lasciu di" ..."

      "E’ la prima volta in vita mia che non voterò (se si escludono gi anni della politica extra-parlamentare) e vorrei davvero invitare tutte/tutti a LASCARLI SOLI. Soli con le loro poltrone, la loro distanza, la loro indifferenza, la loro paura di perdere un potere che
      non ho mai davvero capito...Potrei parlare per ore delle ragioni del mio astensionismo"

      "E se facessimo un "BRUCIAMO LA SCHEDA DAY"? Tutti quelli che ci stanno, in modo un po’ ironico, davanti a qualche seggio elettorale "importante", facendo un
      piccolo falò con le "buone intenzioni" del passato governo BRUCIATE dalla loro imbecillità, insieme alle nostre schede elettorali?
      Scriviamo un’intenzione su ogni foglio, e poi facciamo un piccolo falò. Ma in modo allegro, divertente, come fosse una festa!!"

      "Anche io avevo già deciso da sola di non votare, prima volta in assoluto per me. pensavo di recarmi al seggio e annullare la scheda ma se c’è un’altra modalità più efficace ben venga. Nel 2006 mi sono detta che mai più avrei votato con questa legge elettorale, e ora non ho niente a cui aggrapparmi per cambiare idea".

      ..

      viviana

    • Cara Viviana, forse non sapevi che quando appare il nome della cara D.G., l’articolo o commento che sia viene automaticamente "moderato".
      Non è un caso, infatti, che io ed altri da tempo ci firmiamo solo con l’iniziale.
      Altrimenti succederebbe pure a noi.
      Un’ altra dimostrazione di come sta messa la cosiddetta "sinistra radicale" !
      Ed io, secondo te, dovrei pure dargli il voto ?

      R.

    • un raginamento da picciista vecchio stampo. Roba degna di un pekkioli. Ora siamo circondati da provocatori fascisti. Ma non eravamo già sotto fascismo?! Ah no, quello lo si sosteneva la settimana scorsa. Complimenti per la coerenza. bah! Luisa

    • Viviana dice: "dovrebbe essere corredata dalla norma del regolamento elettorale che cita questa possibilità".
      Ma appena sopra hanno scritto: "Testo Unico delle Leggi Elettorali, D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - Art. 104 - Par. 5 5) Il segretario dell’Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000."
      Dunque, in qualunque libreria giuridica o forse anche in rete e` possibile verificare.

  • ragazzi , se non voleta andare a votare non andateci e basta !
    Fornitemi però un’idea di un sistema credibile succedaneo a quello parlamentare o un metodo perchè la gente esprima il proprio parere . E , per favore, vedete di non tirare fuori la necessità di una risposta o di una iniziativa di massa, perchè la gento in massa va oramai solamente a vedere la Juventus

    Buster Brown

    • Buster Brown O LO PROGETTIAMO INSIEME un’alternativa o altrimenti il problema non è se tizio o caio non vogliono votare. Se poi tu vuoi anare a votare, vacci. MA COSA CAMBI? Il problema non è tanto votare o non votare, il problema reale è CI autogetiamo l’esistenza o la deleghiamo? E non importa se la deleghiamo ad uno che si presenta alle elezioni o alle iniziative di una qualche entità politica extraparlamentare. Cmq ci vuole del fegato a votare QUA ed ORA che sembra davvero di essere in america a decidere se vogliamo braccobaldo o la cretinetti o, ancora, qualche semorepubblicano.
      Queste cosa garantiscon PARTECIAPZIONE REALE? Ed allora basta, una volta per tutte stare al gioco. Non fosse altreo che per rottura di scatole

    • "ragazzi , se non volete andare a votare non andateci e basta ! Fornitemi però un’idea di un sistema credibile succedaneo a quello parlamentare o un metodo perchè la gente esprima il proprio parere "

      Vedi, Buster, io non è che teorizzo un "sistema credibile succedaneo a quello parlamentare" .... e, a parte qualche referendum ( dove mi sono astenuto per non far raggiungere il quorum, tipo pressochè tutti quelli di Mario Segni), in ormai 33 anni di maggiore età ho sempre votato ....

      Il problema non si pone proprio .... è che stavolta non saprei veramente per chi votare ..... non ho motivo per fidarmi di nessuno dei contendenti ....

      K.

    • Il nero è di moda, ma il bianco di più

      di Aurelio Magistà

      Se il nero è sempre di moda, come dimostra il caso Ciarrapico, il bianco sta prepotentemente tornando. Il bianco è quello della scheda elettorale, dinanzi alla quale un numero sempre più alto di Italia esita prima di decidersi a fare una scelta. Delusi dalla sinistra, perplessi dinanzi a un centro presunto, preoccupati dalla destra, gli italiani sono sempre più tentati di trasformare quell’esitazione in una scelta. Il bianco è l’antefatto di tutto. è il foglio da riempire di idee, la tela che attende i colori, il silenzio non ancora infranto da parole, la t-shirt che va d’accordo con tutto. Un tempo era anche il simbolo di un’eleganza fatta di sottrazioni, di gesti trattenuti, di dominata vis pugnandi. Lo aveva sintetizzato benissimo Gianni Clerici nel suo romanzo «I gesti bianchi», dove raccontava un tennis che non c’è più, e in quei gesti bianchi leggeva uno stile che andava in profondità strato dopo strato e diventava scelta di vita: il rispetto di se stessi e degli altri, anche e soprattutto degli avversari. Oggi il bianco è purtroppo altra cosa. Assenza, futuro rubato, ansia di decisioni non prese. Voti che restano aggrappati a un non ancora che finisce per diventare la vera scelta di molti, di un manipolo che rischia diventare esercito. L’apparentemente innocua armata dei disorientati.

      Il paese della stampella
      Ci sono a volte dei lampi, immagini e parole, che creano un improvviso cortocircuito tra notizie, illuminandole con una luce diversa, violenta e inquietante. Oggi accade con la notizia di un’Italia in frenata, con un pil a crescita zero mentre le uniche cose che crescono sono il petrolio, l’inflazione e l’euro, nel bene (quando compriamo, per esempio, appunto, petrolio) e nel male (quando dobbiamo vendere manufatti e manodopera). L’altra notizia, che fa cortocircuito, è quella di Pierferdinando Casini, che, temendo accordi post elettorali tra Berlusconi e Veltroni, annuncia che lui e i suoi non saranno la stampella di nessuno. E così, nel lampo tra polo positivo e polo negativo, ci appare l’immagine di un’Italia che si trascina con una stampella verso le prossime elezioni. Nel fragore di questo lampo, riecheggiano il “Rialzati Italia” che lo slogan di base del Pdl. A parte i cortocircuiti e i riferimenti incrociati, tutto questo ha un senso? Non sempre la foresta dei segni che attraversiamo ogni giorno ci rivela, oltre al significante, anche il significato. Ma, forse, sinteticamente, la stampella resta il simbolo più attendibile della nostra povera Italia.

      Non toccate i giovani (e i) precari
      Non è sempre facile farsi capire. Qualche amico cui capita di leggere queste righe, per esempio, se l’è presa perchè ha creduto che, criticando l’inserimento di giovani o precari (ma spesso i due aggettivi coincidono sulla medesima persona) come candidati nelle liste di questo o quello schieramento, volessi maltrattare la già sventurata categoria di lavoratori. La critica invece era a chi sceglie le candidature, evidentemente ispirato da opportunità e furbizia. I precari hanno tutta la mia considerazione. Così come i giovani. Insegnando anche all’università, sono in totale disaccordo con chi giudica i giovani demotivati, ignoranti bamboccioni. Non sono demotivati, non sono ignoranti (anche se per giudicarli correttamente dovremmo cominciare a usare categorie culturali molto diverse, non quelle di trenta anni fa) e non sono bamboccioni. Provateci voi, in una città come Roma o Milano, ad andare a vivere da soli senza uno stipendio fisso e magari pagati in nero: divertitevi a chiedere un mutuo. E, poi, ovviamente, ammesso e niente affatto concesso che ve lo concedano, a pagarlo.

      E a questo problema, comune a gran parte dei giovani, quale dei contendenti si sforza di trovare una soluzione che è una ?

    • anch’io ero decisa stavolta a non votare perche’ non mi sento rappresentata da questa classe politica..purtroppo pero’ mi sono resa conto che non serve.Ma voi la conoscete la legge elettorale vigente?Informatevi e vedrete che non andare a votare farebbe il gioco delle grosse coalizioni Pdl -Pd
      basta un voto in piu’ alla Camera ed il gioco e’ fatto.Purtroppo e’ la legge elettorale che fa schifo,vedrete che chiunque andra’ al governo avra’ lo stesso problema di governabilita’.Bisogna cambiare la legge elettorale.Intanto una scelta bisogna farla,votando per chi secondo noi si avvicina di piu’ alle nostre idee.Poi si lottera’ per cambiare sto "porcellum"di legge elettorale che ha tolto la nostra sovranita’popolare e la liberta’ di scelta per darla ai leader di partito.

    • Si magari per tornare al maggioritario ( senza il quale non avremmo mai avuto Berluska premier) o al modello "spagnolo" vagheggiato da Veltroni e persino da Bertinotti, entrambi comunque tendenti ad un bipartitismo all’americana .....

      A mio giudizio l’attuale sistema proporzionale ( se prevedesse un premio di maggioranza certo anche al Senato e le preferenze) sarebbe il migliore possibile ....

      Ma anche su questo la cosiddetta "sinistra radicale" ha al suo interno almeno tre posizioni diverse ed opposte tra di loro .....

      Per non parlare di cose più importanti del sistema elettorale, dal welfare alle pensioni, dalle missioni di guerra al precariato ....

      Io quando voto voglio sapere per cosa voto .... e stavolta proprio non lo saprei ......

      K.

    • si ma se non voti e’ sicuro che farai vincere lo stesso qualcuno che poi alla fine ti governera’anche se non ti sei mosso da casa.Meglio allora riflettere di piu’ e poi con una mano sulla coscienza votare.

    • Solo meno di due anni fa ho "delegato" Prodi ....

      Risultato pratico : andrò in pensione due anni dopo il previsto, se prima non arrivavo alla quarta settimana con lo stipendio, ora ho difficoltà già alla seconda ....

      Poi ho votato Veltroni al Comune di Roma .... e mia moglie, maestra d’asilo precaria a 47 anni (!), che stava per entrare "fissa" in base ad un concorso indetto dallo stesso Veltroni nell’amministrazione precedente, è rimasta precaria .....

      E i partiti della Sinistra Arcobaleno sono corresponsabili nell’una e nell’altra cosa ...

      Poi sono andato a manifestare a Vicenza contro l’ampliamento della base Nato, col pulmann di Rifondazione di cui ho ancora la tessera .... due giorni dopo Rifondazione ha votato a favore della mozione D’Alema sulle missioni militari all’estero, comprendente anche il raddoppio della base Nato di Vicenza ....

      Sono poi andato a manifestare, sempre con Rifondazione, lo scorso 20 Ottobre A Roma per migliorare il disegno di legge su pensioni e precariato.

      Due giorni dopo Rifondazione, insieme a tutto il centrosinistra, ha votato quel disegno di legge senza modifica alcuna ....

      Ti basta ?

      K.

    • mi basta..eh..eh..ma sai il fatto e’ che non voglio convincere nessuno..credo che e’ da un poketto che stiamo tutti sulla stessa barca e deleghiamo..ma secondo te se non vai a votare le cose per te e tua moglie cambieranno in meglio?O credi che farai cmq vincere il berlusKa che e’ molto ma che dico moltissimo interessato ai tuoi problemi e a quelli della tua famiglia e che non arrivi (compresa me)alla fine del mese?Rifletti..:)E se hai una soluzione migliore..ti prego convinci anche me :)

    • Aggiungo un’altra cosa..sono anch’io inc....ta come tutti credo e stanca della nostra situazione politica e di conseguenza economica..ma sai qual’e’ il fatto? Che per le Regionali devo per forza maggiore votare la Finocchiaro altrimenti mi rivedo Lombardo che cammina a braccetto col Cuffaro Presidente della mia Regione..(oddio speriamo di no) Capisci cosa voglio dire?Non posso permettermi di stare a casa e non votare e dare la possibilita’ al Lombardo di Vincere(non starei a posto con la coscienza non me lo perdonerei):)

      gree

    • In Sicilia credo che anche io voterei per la Finocchiaro, anche se preferivo la Borsellino o il sindaco di Gela.

      Ma lì c’è un motivo forte, inutile dire quale ...

      Come già detto, non riesco a vedere motivi altrettanto forti nè per il Comune di Roma nè tantomeno per le politiche.

      Ed oltretutto il voto per la Sinistra Arcobaleno che mi sembri in qualche modo suggerire sarebbe - ai fini del problema, ormai un pò stucchevole e stantio, del "bau bau" Berluskoni - altrettanto ininfluente che non l’astensione.

      Per opporsi, nella logica veramente insopportabile del "voto utile", al "bau bau Berluskoni", bisognerebbe - sempre ammesso che poi non facciano un non improbabile "inciucio" - votare direttamente per Veltroni e per il PD.

      Piuttosto mi faccio frate ..... Veltroni sul piano sociale/economico ci farebbe "neri" .... certo anche Berluskoni, ma almeno con lui forse i sindacati cercherebbero ( se ancora se lo ricordano) di fare il loro mestiere .....

      Cero comunque che stiamo messi male assai ....

      K.

      p.s. Comunque a te che voti in Sicilia, nessuno ti vieta - la legge lo prevede - di ritirare solo la scheda per la Regione Sicilia e di rifiutare le altre.

    • Infatti la mia indecisione per il non voto sarebbe per le politiche...
      Concordo pienamente con te, quando dici che votare per Veltroni per non far vincere il Berluska e’ un
      problema ,in quanto l’improbabile Inciucio penso che poi non sia tanto "improbabile"....
      Ti rendi conto in che "Casini" (anche lui farebbe l’ago della bilancia) eh eh
      stiamo messi?..

      gree

    • A LIVELLO ISTITUZIONALE sono davvero cambiati i tempi in cui si poteva votare DC, PLI, PRI, PSDI... PSI, PCI o DP. Allora sì che si PARTECIPAVA attivamente... allora sì che l’opposizione si opponeva alla politica dei SACRIFICI...

  • ho letto l’articolo citato, ma non c’è nessuna specifica relativa al caso...non sembra plausibile...chissà, pottremmo chiederlo a qualche politicante in TV...

    Art. 104

    1. Chiunque concorre all’ammissione al voto di chi non ne ha il diritto o alla esclusione di chi lo ha o concorre a permettere a un elettore non fisicamente impedito di farsi assistere da altri nella votazione e il medico che a tale scopo abbia rilasciato un certificato non conforme al vero, sono puniti con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa sino a lire 2.000.000. Se il reato è commesso da coloro che appartengono all’Ufficio elettorale, i colpevoli sono puniti con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a lire 4.000.000.
    2. Chiunque, appartenendo all’Ufficio elettorale, con atti od omissioni contrari alla legge, rende impossibile il compimento delle operazioni elettorali, o cagiona la nullità delle elezioni, o ne altera il risultato, o si astiene dalla proclamazione dell’esito delle votazioni è punito con la reclusione da tre a sette anni e con la multa da lire 2.000.000 a lire 4.000.000.
    3. Chiunque, appartenendo all’Ufficio elettorale, contravviene alle disposizioni dell’articolo 68, è punito con la reclusione da tre a sei mesi.
    4. Chiunque, appartenendo all’Ufficio elettorale, ostacola la trasmissione, prescritta dalla legge, di liste elettorali, di liste di candidati, carte, plichi, schede od urne, ritardandone o rifiutandone la consegna od operandone il trafugamento anche temporaneo, è punito con la reclusione da tre a sette anni e con la multa da lire due milioni a lire quattro milioni.
    5. Il segretario dell’Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.
    6. I rappresentanti dei candidati nei collegi uninominali e delle liste di candidati che impediscono il regolare compimento delle operazioni elettorali sono puniti con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da lire 2.000.000 a lire 4.000.000.
    7. Chiunque, al fine di votare senza averne diritto, o di votare un’altra volta, fa indebito uso del certificato elettorale è punito con la pena della reclusione da sei mesi a due anni e con la multa sino a lire 4.000.000.
    8. Chiunque, al fine di impedire il libero esercizio del diritto elettorale, fa incetta di certificati elettorali è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.

    Vedi on line : Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n 361

    • E’ così importante sapere se esiste o no l’articolo? Voi credete ancora nella politica? Destra, sinistra, centro...qual’è la differenza? Politici, Manager, Consulenti pagati da noi, cosa fanno? Ho una grossa crisi d’identità! i politici sono corrotti, pensano solo a rubare!!!!! Usano i media solo per charlare, gli imprenditori cercano rifugio all’estero e frodano il più possibile chi non li aiuta ( lo stato ). Cosa devo fare, rubare anch’io? Così alle elezioni mi sentirò ben rappresentato da qualche schieramento a caso???? Possibile che nessun politico molli l’osso a favore dei giovani? possibile che nessun politico si accontenti di quello che ha e voglia sempre di più? possibile che nessuno si renda conto di porre delle barriere per proteggere il commercio italiano? possibile che nessuno parli dell’istruzione italiana che va alla deriva? Come si può progettare un futuro senza istruire al meglio le persone? Come è possibile che in Italia puoi frodare lo stato senza esser punito??? Come mai continuiamo a mantere attivi istituti statali che non servono a nulla??? Non è meglio lasciare a casa queste persone e pagargli lo stipendio almeno non avremmo da sostenere le spese delle infrastrutture???si fanno delle leggi per RUBARE!!!!! Perchè io se sbaglio nel pagare le tasse poi devo risarcire anche gli interessi mentre che froda milioni di euro si accordano per risarcire solo una minima parte????
      Cosa devo dire ai miei figli???? Cosa gli devo insegnare????
      Andare a votare o no, non cambierà proprio nulla, mi sembra che anche i media ( alcuni hanno presentato e continuano a presentare molti di questi problemi ) segnalino la situazione Italiana. Ma la classe politica non capisce, l’unico modo è agire con la forza ( non con la violenza!!!! ) Con la forza della gente e molto duramente, occupando i posti istituzionali, fisicamente!!!! Nessun cambiamento ci sarà senza una dura presa di posizione da parte della gente. Purtroppo abbiamo lasciato fare di tutto e di più e ora chi li sposta più??? Perchè dovrebbero andarsene? Siamo messi male.

    • scusate ma mi sembrano tutte risposte interessare, botta e risposta da campagna elettorale chi vuol convincere di una cosa sinistra o di una cosa desta o di un grande inciucio cercando rdi rimanere lucido e conscio che non è il caso di sciegliere dei due mali quello minor ma di fare qualcosa per combattere il male.
      Vi faccio un esempio: se la categoria di precari ognuno per il proprio settore andasse a dichiarare il non voto dichiarando di non essere rappresentato da nessuno degli schieramenti presenti. qulcuno ne dovra rendere conto all’opinione pubblica.....o no! e se lo facessero anche altre categorie sarebbe una volonta di opporsi al sistema cosi come si fanno le fiaccolate antimafia o anticamorra che lasc iano il tempo ...della durata di una fiamma di lumino........Andrea

  • ho letto anche io l’art. 104. ma effettivamente è troppo generico. bisognerebbe sapere quali sono i casi in cui è applicabile e mi viene in mente che dato che la legge è soggetta ad interpretazione e quindi flessibile, non pensate che forse, creando un precedente se ne creerebbe l’applicabilità? di non votare non se ne parla proprio, ma se c fosse questa opportunità la coglierei al volo! forse occorrerebbe consultare un avvocato...ma facciamo presto che il tempo stringe!
    chi prima sa qualcosa lo dica!
    pulico.

  • Al link chiarimenti su questa che sembra una bufala!

    Vedi on line : Non voto a verbale una bufala

  • " Signori, io sono un presidente di seggio. A parte il fatto che il voler annotare eventuali proteste sul verbale non farebbe altro che rallentare le operazioni di votazione perchè coinvolgerebbe allo stesso tempo scrutatori presidente e segretario impedendo quindi agli altri elettori di esercitrare il voto, la legge da voi citata è molto contestabile anche nel seggio stesso. Infatti la legge prevede che siano annotate contestazioni da parte degli elettori, ma nel caso in cui a questi venga impedito di votare e di esercitare il loro diritto di cittadini; non viene espresso nulla in merito al fatto che un cittadino possa registrarsi e non votare. ANZI: una volta registrato il documento di identità sull’apposito registro, una volta consegnate le due schede (camera e senato) all’elettore, l’elettore è tenuto a riconsegnarle al presidente piegate con timbro del seggio in evidenza (piegate in modo corretto quindi). Il presidente le dovrà quindi mettere nelle urne. L’elettore può mettere le schede di sua mano nelle urne, ma prima il presidente si deve accertare che le schede siano regolrmente vidimate e ben piegate.
    Tutte le schede finiuscono nell’urna, tranne quelle annullate dal presidente in caso di scorrettezze da parte dell’elettore al momento della votazione.
    Il verbale delle contestazioni è sfruttabile dai cittadini se gli viene impedito di votare in qualche modo.
    Ammettendo anche che voi vi rifiutiate di votare, le vostre schede verranno messe comunque nell’urna una volta registrato l’elettore...a tanti elettori presentatisi al seggio devono corrispondere tante schede nell’urna..

  • al par 5.5 art 104 n.361 30 marzo 1957.....non corrisponde quanto citato....qualcuno ha controllato???...io comincio a pensare sia una bufalata!!!

  • Il discorso del non voto è una bufala e chi prova a seguirle puo essere perseguito penalmente. E non sono io a dirlo, ma è la semplice applicazione delle leggi elettorali alle quali i componenti del Seggio sono obbligati ad attenersi. Invito gli scettici a scaricare dal sito del Ministero dell’Interno - Speciale Elezioni 2008 il libretto di Istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione. e verificare di persona quanto qui di seguito riporto con i numeri di pagina per una rapida verifica.

    Solo dove si svolgono più elezioni in contemporanea (vari referendum, elezioni politiche assieme alle amministrative), si può votare solo per una di queste ma in tal caso, il non votare è identico a non presentarsi al seggio. Vedere pag 51 e pag 137 (non partecipazione ad una consultazione) - pag 77 (numero dei votanti) - pag 79 (entità complessiva delle tessere elettorali)del libretto istruzioni sopra menzionato.
    Pertanto nel caso in cui si è registrati per votare e si rifiuta di prendere le schede si rientra nel duplice caso in cui "l’elettore non vota nella cabina" in quanto è stato registrato per votare o "indugia artificiosamente nel’espressione di voto" e le schede vengono pertanto annullate. Vedere pag 61 e pag 140 e pag 157 del libretto istruzioni.

    L’elettore che ha più di 25 anni non può comunque rifiutare di votare per una delle due camere, ma deve ritirare entrambe le schede. Vedere pagina 173 del libretto di istruzioni.

    Per quanto riguarda la verbalizzazione, il segretario del seggio è obbligato a verbalizzare solo proteste e reclami degli elettori relative alle operazioni di voto (vedere pag. 156 libretto istruzioni).
    Nel caso si insista nel volere far mettere a verbale un qualcosa che non c’entra nulla si rientra nel caso di distrubo del regolare procedimento delle operazioni elettorali. Vedere pag 109 e pag 132 del libretto di istruzioni.

    Spero di aver chiarito i vostri dubbi!

  • in caso di rifiuto del voto la tessera elettole sarà timbrata’

  • io oggi sono andata al seggio, mi sono fatta registrare e poi...MI SONO RIFIUTATA DI VOTARE....Li ho messi in crisi..mi hanno detto che non si poteva fare..ed io gli ho risoposto che se si rifiutavano potevano avere una multa fino a 4000 mila euro..così si sono informati..poi mi hanno detto: A QUESTO PUNTO CHE è VENUTA A FARE?..ed io non ho risposto...dopo 40 minuti si sono accertati e hanno scritto che mi rifiutavo....

  • uhm... se si vuole confondere gli elettori come fanno i politici, credo che quest’articolo raggiunga lo scopo.
    1) il riferimento Testo Unico delle Leggi Elettorali, D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - Art. 104 - Par. 5 è solo ed esclusivamnte sulle OPERAZIONI DI VOTO ed è relativo alla Sezione elettorale o al seggio (se vi è qualche anomalia nello svolgimento delle operazioni) e non attiene ASSOLUTAMENTE ALLE MOTIVAZIONI DI VOLONTA’ DI VOTO NON ESPRESSE o dichiarazioni personali non attinenti a quanto sopra.
    PIUTTOSTO CHE CONFONDERE GLI ELETTORI, (I QUALI POTREBBERO INCORRERE , PER IGNORANZA , ANCHE A SANZIONI PESANTI QUALORA PRETENDESSERO NELLA SEZIONE ELETTORALE CIO’ CHE NON E’ PREVISTO DALLA LEGGE,) CREDO CHE :
    A)SI DEBBA CREARE UNA FORTE ALTERNATIVA SERIA ED ONESTA A CHI CI GOVERNA,
    2) FALLO PRESENTE ALLA GENTE ONESTA DI QUESTA C. DI NAZIONE ( E NON E’ POCA)
    3) CERTAMENTE NEL SISTEMA ELETTORALE DEMOCRATICO, IL VOTO DARA’ RAGIONE ALLA NECESSITA’ DI CAMBIARE.... IN MEGLIO!
    SALUTI