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Matteo Bagnaresi, un compagno .... Parma invasa da scritte e stricioni

Publie le lunedì 31 marzo 2008 par Open-Publishing
7 commenti

Parma invasa di striscioni, scritte, messaggi rivolti a Matteo Bagnaresi, soprattutto vicino allo stadio Tardini e all’ex centro sociale ’Mariano Lupo’. "Il tuo sorriso non si spegnerà" è il testo di uno striscione affisso dal gruppo anarchico di Parma, "Ciao Teo sarai sempre con noi" campeggia invece più volte lungo o muri a pochi passi dall’impianto sportivo del Parma

Messaggi

  • Un’altro compagno vostro morto in modo assurdo... perchè?, datevi una risposta da soli se ci riuscite.
    Di certo non si puo’ dire che era uno stinco di santo era stato interdetto dagli stadi, e appena scade il termine cosa fa? si fa ammazzare da un autista di autobus che tentava di scappare da un pericolo forse da lui stesso creato non vi pare che farne un martire sia un po troppo?

    • Gabriele Sandri era di destra, iscritto a Forza Italia e viaggiava insieme a veri e propri neo-nazisti, anche lui era stato "diffidato" ed è morto in modo, se possibile, ancora più assurdo.

      Ed a nessuno di noi è venuto in mente di attribuire le colpe ad un’area politica, sia pure di tipo opposto.

      E alcuni di noi si sono fatti anche massacrare di botte ed arrestare ( uno, Lorenzo Sturiale, è ancora ai domiciliari) per protestare contro l’uccisione di un ragazzo di area politica opposta.

      L’intelligenza dovrebbe portare a ragionare sull’ alienazione - come diceva il buon vecchio Marx ma in modo diverso persino Woytila - dei rapporti di produzione, sul "dio mercato" che regola ogni rapporto, anche nello sport, sui concetti allucinanti di "vincente" e di "perdente" che ormai fanno scuola da tutti gli schermi televisivi ecc. ecc. ecc.

      Vogliamo poi parlare della sostanziale abolizione del "conflitto sociale" teorizzata non solo dalla destra ma anche da Veltroni, conflitto che poi fatalmente esplode in altre forme, magari campanilistiche, di branco, di piccolo gruppo ?

      Vogliamo smettere una volta per tutte di fare, anche in politica, i "tifosi" e cominciare invece a teorizzare e praticare quella "partecipazione" che rimane l’unica vera forma, come cantava Gaber, di LIBERTA’ ?

      R.

    • Ciao Matteo

      Le parole non bastano per ricordarti, splendida persona, splendido compagno e sincero antifascista. Preferiamo, nel dolore, ricordarti in mezzo a noi, nei cortei, nella musica, nel sorriso che chiunque ti abbia conosciuto non scorderà mai. Le tue lotte, Bagna, sono le nostre lotte, il tuo pensiero verso gli sfruttati di questa società continuerà ad essere la benzina del nostro fuoco di ribellione. Come te non accettiamo la menzogna e la sopraffazione del potere e dei potenti, e, con te, per te, e per tutti noi, continueremo ancora a lottare per un ideale che non avrà mai fine.

      i compagni e le compagne di Parma

      Ass. le giraffe, insurgent city,comitato antirazzista,rete di lotta sociale diritti in casa,battaglia comunista,ass. primula rossa,federazione anarchica italiana circolo A.Cieri,U.s:i., federazione provinciale rdb -cub parma,ass.senza frontiere,ass.yabasta, collettivo spam,comunità di s.cristina,c.i.a.c,centro multimediale nelson mandela,ass. le radici e le ali langhirano,rete delle donne di parma,i compagni e le compagne dello spazio sociale mario lupo

    • comunicato Boys Parma

      Matteo, “Il Bagna”, era un ultras, membro dei Boys Parma 1977.

      Era un giovane di 27 anni, con una famiglia, un lavoro e tante passioni.

      Tra queste c’era il Parma Calcio. Seguiva la squadra in casa e in trasferta e partecipava attivamente al tifo.

      Oggi pomeriggio Il Bagna è morto.

      Si è spento in un autogrill, tra gli sguardi sgomenti dei suoi fratelli.

      Non rivedremo più il suo sorriso timido; non sentiremo più la sua voce amichevole e sanguigna.

      Qualcosa di caro, a cui eravamo abituati, c’è stato repentinamente sottratto.

      E adesso ne sentiamo la feroce mancanza.

      E’ il momento delle lacrime e del dolore.

      Per la sua famiglia, per i suoi amici, per i suoi cari.

      Ed è il momento del rispetto e del silenzio, per chi ha un cuore e una coscienza.

      Ma alcuni non si fermano neppure davanti alla morte.

      Stravolgono i fatti, e una giovane vita spezzata, grazie a mille menzogne, diventa il mezzo per supportare teorie, fare audience, inventare scoop.

      Un’opera di disinformazione che arriva al più becero sciacallaggio.

      S’è parlato di catene, spranghe e bastoni.

      Ma né noi né gli juventini eravamo armati.

      S’è parlato di scontri e di tafferugli, ma le due fazioni non si sono date battaglia.

      S’è parlato ancora di tifo violento e di voler sospendere le trasferte dei tifosi, ma Il Bagna non è stato ucciso da altri ultras, è morto sotto le ruote di un pullman.

      Un altro fatto di sangue, ma l’ultras non è il carnefice.

      E’ la vittima.

      Si rispetti la verità, si rispetti la memoria di un ragazzo che non c’è più, si rispetti il dolore di chi a Matteo ha voluto bene.

      BOYS PARMA 1977

    • è morto perché è finito sotto ad un bus in un autogril. "si è fatto ammazzare" come tanti che ogni giorno muoiono per strada inun incidente. Io non ho martiri in paradiso MA chi specula su una morte in autogril deve proprio essere messo MALE, MOLTO MALE. Chissà come verrà la tua ora, te lo sei mai chiesto? Io ti auguro che arrivi il più tardi possibile e che sia indolore - ci mancherebbe! - ma ti augura anche a te ed ai tuoi amici e parenti che nessuno se ne esca con ragionamenti come i tuoi 24 ore dopo! Ok?! In bocca la lupo!
      zioboiaz.

    • E’ morto un ragazzo. Non è un martire, ma è morto. E’ legittimo che i compagni e gli amici che lo hanno conosciuto lo piangano. E’ giusto che sia così.

    • mi sembra eccessivo dire che un ragazzo con le braccia alzate e magari urlando abbia potuto creare una situazione di pericolo per un autobus e per il suo autista