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Trinitapoli: un circolo a statuto speciale?

Publie le venerdì 18 luglio 2008 par Open-Publishing
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Rifondazione: VII congresso

Trinitapoli: un circolo a statuto speciale?

di Imma barbarossa

Care compagne, cari compagni

in questi giorni è stato ampiamente diffuso un depliant a colori (anche grazie all’indefesso impegno del compagno Gianfranco Gorgoglione, che lavora alla regione Puglia, presso il gruppo del PRC),
firmato dalla compagna Antonietta D’Introno, capogruppo del PRC al comune di Trinitapoli (FG), nonché componente del collegio nazionale di garanzia.Il testo si riferisce al congresso del circolo di Trinitapoli, dove nei giorni 10 e 11 luglio ho presentato la mozione 1, di cui sono firmataria.
L’intento del depliant, dichiarato a mo’ di minaccia e ritorsione sin dal giorno del congresso, era di fare di Trinitapoli “un caso”. In effetti, anche a mio avviso, lo è.

E poiché il testo contiene accuse e frasi provocatorie e ingiuriose nei miei confronti, mi preme fare un’opera di controinformazione democratica.
L’accusa infamante che mi viene rivolta consiste (udite, udite) nell’aver votato nazionalmente e quindi, chiesto di far applicare, un regolamento definito con epiteti ingiuriosi e coloriti.

In realtà, si pretendeva che le iscritte e gli iscritti venissero alla presidenza (anzi che si formassero due commissioni elettorali) a dichiarare semplicemente “Vendola” senza sottoscrivere la mozione, senza essere chiamati, a loro facoltà e comodo, indirizzati e imboccati dal dirigente locale, il capogruppo regionale del PRC, avvocato Arcangelo Sannicandro.
Devo far notare che la prima sera, chiesta una deroga per quattro persone, è venuta a votare una compagna al posto di un’altra. Quando si è scoperto lo scambio (perché è venuta successivamente a votare anche la persona veramente corrispondente al nominativo chiamato) la compagna che aveva votato rispondendo al nome di un’altra, ha risposto “il dottore mi ha detto vai e vota”.

Il dottore sarebbe un compagno medico della ASL , tra gli organizzatori del consenso.

Il congresso non cominciava sotto i migliori auspici.

Per questo motivo la sera seguente, raccogliendo l’invito del garante e con l’accordo della rappresentante della mozione 2, si è chiesto di esibire al momento del voto la tessera del partito o un documento d’identità. Esattamente come è avvenuto in alcuni importanti congressi, anche con garanti della mozione 2.

In realtà, c’era una folla che premeva per votare pretendendo precedenze in pochi casi giustificate dall’età, in generale richieste perentoriamente dal suddetto Sannicandro, o come lo chiamavan tutti “l’avvocato”. Il quale era davanti al tavolo dove si sottoscrivevano le mozioni (anzi la mozione) dando indicazioni di voto, assieme al compagno Carulli, ex segretario di federazione di Foggia, aizzando le masse contro il regolamento e contro i dirigenti incapaci, rei, come me, di farlo applicare.

Alcune chicche:

un compagno, alla richiesta del garante “quale mozione vuoi votare?” ha chiesto lumi “all’avvocato” che gli ha detto “la 2″. Alla mia osservazione critica il suddetto avvocato ha risposto con sicurezza “ma è il mio muratore!” Siamo ai feudi, alle anime morte di Gogol.
Altra “signora” che “vuole votare” e chiede lumi all’avvocato, che per l’ennesima volta elargisce consigli. L’avvocato, alle critiche sul suo comportamento, risponde “perchè è vietato fare propaganda?” .

All’obiezione che chi viene a votare ad un congresso di rifondazione dovrebbe sapere cosa votare, l’AVV. risponde ironico “dovrebbe…!”
Fuori dalla sala del teatro si aggiravano alcuni compagni muniti di elenco degli iscritti, a cui alcuni passanti si rivolgevano, chiedendo se fossero in elenco e di poter votare. Ad alcuni veniva risposto “non ti preoccupare, sarà per la prossima volta”.

Voglio precisare che non sono avvenute aggressioni fisiche nei miei confronti solo perché non ho mai risposto a provocazioni e insulti, fingendo di non sentirli.

Avrei, forse, dovuto considerare Trinitapoli uno stato d’eccezione? E’ stata violata un proprietà privata? Un circolo a statuto speciale? Perché, per il semplice fatto di aver chiesto che fosse applicato il regolamento, sono state riversate su di me e su altre compagne e altri compagni della mozione 1 lì presenti, insulti e accuse ignobili, dal “leghismo” al razzismo, all’equiparazione con le impronte digitali di Maroni, fino alle offese personali, ecc.. In moltissimi congressi della Puglia è accaduto che fossero presenti compagni non partecipanti al congresso di quel circolo. Pensiamo alla folta delegazione della mozione 2 presente al congresso di Andria. Nessuno ha sollevato, ovviamente, uno scandalo, per questo motivo.
Alla conferenza stampa sotto la regione Puglia, convocata dalla mozione 1, si sono presentati 2 compagni della mozione 2, muniti di telecamera. Nessuno ha gridato allo scandalo.

Ora, duole ricordare che un tempo, ormai politicamente lontano, anche attuali accesissim* sostenitrici e sostenitori della mozione 2, stigmatizzavano, con scandalo e indignazione, la gestione proprietaria del partito a Trinitapoli. Ci si aspettava, che pur nel sostegno alla mozione 2, riuscissero, non diciamo a indignarsi per il plebiscito (alla mozione non si comanda..), ma almeno a prendere le distanze dal alcune pratiche; non diciamo a solidarizzare con chi è stato dileggiato e insultato, ma almeno a non indignarsi con chi chiedeva soltanto il rispetto delle regole.

Questo è il clima nel partito pugliese.

A Bari la segretaria uscente non ha prenotato alcuna sala per il congresso provinciale fissato quasi due mesi fa con voto unanime del CPP.

Tre giorni prima proponeva di spostarlo di una settimana e rinviava il congresso via sms; i nostri rappresentanti nella commissione provinciale hanno votato contro e mandato il verbale alla commissione nazionale che all’unanimità ha bocciato il rinvio.

E’ bastato questo per essere accusati di squadrismo nella relazione di apertura della segretaria uscente ed essere insultati personalmente dal segretario regionale Nicola Fratoianni

Questo è il clima in Puglia e questo è quel che sembra restare della primavera pugliese Tra folle di iscritti che non sanno cosa votano e organizzatori del consenso.

Meno male che non tutto è così.

Messaggi

  • Sono pienamente d’accordo con lei. Sono una compagna di un paese vicino Trinitapoli. Nell’anonimato devo confermarle che quello che lei ha intuito è solo parte della più triste realtà che vive quella comunità TUTTA(asservita come la peggior DC). nel completo silenzio assenso del Presidente Vendola da noi qualche anno fa votato con fiducia.Spero che lei in piena libertà aiuti a portar alla luce una situazione che nasconde situazioni molto più complicate e serie di quelle che lei ha visto e sicuramente intuito. Ne parli, chieda spiegazioni, faccia presente che non si può ignorare nel nome del "cosenso" popolare (VOTI!)certe situazioni "STRANE"(ALMENO NOI NO! GLI ALTRI DL O PD... FORSE!) da lei giustamente osservate e di pubblico dominio in zona e provincia di Foggia, Ma nessuno fa nulla anche se tutti sanno; anzi accettano nel silenzio dicendo: che il mondo gira cosi(LUI E’ POTENTE!), tutto questo nell’indifferenza del nostro Presidente in cui noi credevamo (VOGLIAMO CREDERE!)! che non può non SAPERE, PERCHè LUI QUELLA GENTE LA CONOSCE DA ANNI SA COME OPERA DA ANNI! QUELLA GENTE NON C’ENTRA NIENTE CON LA SINISTRA, (è scandaloso dire il contrario e ancor di più parlare di valori.) mi scuso io per quella comunità dicendole che sarà sempre un onore per la gente per BENE ascoltare il suo pensiero anche se non lo si condivide!

    Hasta la victoria sempre!