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Rifondazione: 342 a 304 Ferrero vince il congresso

Publie le domenica 27 luglio 2008 par Open-Publishing

Rifondazione: VII congresso

Rifondazione: 342 a 304 Ferrero vince il congresso

Vendola: "Niente scissioni. Restiamo col nostro 47%". Saltato l’ultimo tentativo.

Il documento di Paolo Ferrero ha vinto il VII congresso di Rifondazione Comunista. Il testo è stato votato da 342 delegati. Il documento presentato da Gennaro Migliore e che fa riferimento alla mozione 2 di Nichi Vendola ha ottenuto 304 voti. I votanti sono stati 646.

"Sono sconfitto ma sereno", aveva detto poco prima Nichi Vendola. "Considero questo congresso il compimento della sconfitta politica di aprile, la ratifica di un arretramento culturale e la fine del partito della Rifondazione comunista": dice Nichi Vendola dal palco del Congresso di Chianciano poco prima che comincino le votazioni.

Ma poi mette a tacere le voci di scissione che si erano diffuse dopo il fallimento dell’estremo tentativo di accordo con Ferrero. Dice Vendola: "Noi, con il nostro 47,3 per cento, non ce ne andiamo, stiamo qua a costruire la nostra battaglia". "I compagni della seconda ozione non intendono lasciare neppure per un attimo e neppure di un millimetro Rifondazione": aggiunge subito dopo accolto da un applauso liberstorio di tutta la sala. Dopo il voto sulle mozioni, il nome del nuovo segretario dovrebbe uscire dal Comitato politico che si riunisce nel pomeriggio. A questo punto il favorito è l’ex ministro della Solidaierà sociale Paolo Ferrero. È presumibile che gli amici di Vendola non entreranno negli organismi esecutivi del partito.

Spaccati a metà

L’ala ’vendoliana’, a quanto riferiva in mattinata una notizia dell’agenzia Ansa, aveva ritenuto inaccettabile il testo di un eventuale documento su cui convergano le altre quattro mozioni. A questo punto i delegati della mozione due sono riuniti per studiare la risposta e come restare nel partito dopo l’ormai probabile elezione di Ferrero a segretario. Ed è in discussione, sempre a quanto si apprende, un ritiro del governatore pugliese dalla corsa alla leadership anche se di fatto resta fino ad ora l’unico candidato.

Mani libere per il futuro

L’eventuale ritiro di Vendola, spiegano nel suo entourage, porterebbe una buona parte dell’ex gruppo dirigente tra cui l’ex segretario Franco Giordano e l’ex capogruppo alla Camera, Gennaro Migliore, a non entrare in nessun gruppo dirigente del partito e di tenersi eventuali ’mani libere’ su scelte future.