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A Milano migliaia di manifestanti per Abdul Guibre gridano no al razzismo

Publie le lunedì 22 settembre 2008 par Open-Publishing

A Milano migliaia di manifestanti per Abdul Guibre gridano no al razzismo

MILANO - Erano tantissimi oggi a manifestare per Abdul Guibre il giovane diciannovenne originario del Burkina Faso ucciso domenica scorso per aver rubato dei biscotti dai due proprietari del bar Shining, padre e figlio, ora detenuti in carcere con l’accusa di omicidio.

Il corteo era partito da Porta Venezia e avrebbe dovuto concludersi a piazza del Duomo. Ma all’altezza di piazza della Scala la tensione è cresciuta quando un gruppo di manifestanti ha tentato di sfondare il blocco delle forze dell’ordine, dando vita a qualche episodio di violenza.

Solo successivamente il corteo ha potuto proseguire in maniera tranquilla. Moltissimi gli slogan scanditi per non dimenticare il giovane ragazzo ammazzato con atroce crudeltà al grido di "sporco negro". Molti manifestanti indossavano delle magliette con la scritta "Siamo tutti Abba, stop al razzismo", "Abba vive".

Ma oltre alla reazione riconducibile al manifesto sfondo razziale dei proprietari del bar, ancor più preoccupante è la vendetta "fai da te" che ne è scaturita. Abba era un ragazzo di soli diciannove anni, come tanti altri.

Verso la fine del corteo la sorella con due amici di Abba sono stati autorizzati a raggiungere il Bar Shining, dove hanno lasciato un pacco di biscotti.

La merce rubata è stata simbolicamente restituita, la vita di Abba è stata rubata per sempre.