Home > L’ANNO ZERO DEL TRASH

L’ANNO ZERO DEL TRASH

Publie le domenica 4 ottobre 2009 par Open-Publishing
3 commenti

ANNO ZERO DELLA SPAZZATURA

Il sacro gossip di Marco&Michele

di Piero Sansonetti

Oggi si va in piazza per la libertà di stampa. Giusto, bene. Certo, dopo la messa in onda, l’altra sera, di Annozero - fuoco di fila di voci, accuse, spiate, storie di letto, eccetera eccetera, contro la vita privata del premier - sarà dura sostenere che l’Italia è un paese dove non c’è libertà di stampa. Faceva un certo effetto, guardando la Tv, sentire tutti che protestavano contro il premier che non permette si sparli di lui dalla Tv di Stato.

Protestavano proprio mentre sparlavano di lui: lieve contraddizione. Succede.
Ma noi lo avevamo già detto, prima di assistere allo show di Santoro e Travaglio: saremo in piazza lo stesso, perché sarà una grande manifestazione contro Berlusconi e noi siamo contro Berlusconi. La libertà di stampa c’entra poco. E’ chiaro che è abbastanza difficile dare credibilità a una manifestazione perla libertà di stampa che è stata nei fatti convocata da uno degli oligopolisti dell’informazione italiana (il gruppo De Benedetti l’Espresso).
.
La libertà di stampa e di informazione è una cosa seria, richiederebbe un impegno serio, che vada oltre le stesse appartenenze politiche. Libertà di informazione vuol dire poter uscire dalla morsa del berlusconismo e santorismo, ma purtroppo oggi non è così. Santoro - che insieme a pochi altri monopolizza la Tv di opposizione - aiuta in tutti i modi il governo, tacendo i grandi problemi che l’Italia ha di fronte, e continuando in modo ossessivo e ormai noiosissimo a sostenere che in fondo l’unico problema di Berlusconi è un certo priapismo (priapismo: tendenza nel maschio ad avere un eccesso di attività sessuale; Priapo, nella leggenda, era un satiro con il pene sempre in erezione).

SANTORO. Anno Zero, come dice Berlusconi, è Tv spazzatura e perciò, come dice Cicchitto, va chiusa? Che Annozero sia Tv spazzatura mi sembra indiscutibile. E’ costruita secondo tutte le regole auree della Tv spazzatura. La Tv spazzatura è un genere molto diffuso nella Tv americana, e qualunque esperto potrebbe confermare che Annozero rientra in quella categoria. Nessuno può ragionevolmente sostenere che sia Tv di qualità. E allora? Voi pensate che nel 2009 si possa pensare a una televisione libera che rifiuti i programmi spazzatura? Sarebbe un disastro. Sarebbe davvero l’inizio della fine della libertà di informazione. Siamo seriamente e assolutamente convinti che sospendere Annozero sarebbe un atto altamente illiberale.

TV SPAZZATURA. A proposito di Tv spazzatura, mi ha fatto effetto vedere la puntata di ieri ricordando una mia vecchia partecipazione ad Annozero, circa un anno fa. Quella volta ero sotto processo io, insieme a Vladimir Luxuria, per avere sostenuto la trasmissione di Simona Ventura "L’Isola dei famosi". Mi si diceva, appunto, con aria schifata: "Quella della Ventura è tv spazzatura, e tu l’hai sdoganata mentre in Italia ci sono tanti problemi sociali". Provai a difendermi, ma Santoro e la mia amica Norma Rangeri non mi mollavano. Gridavano (testuale) rivolti soprattutto a Vladimir: "Donnetta da ballatoio!". Li guardavo ieri, e pensavo: ma il loro non è esattamente un ballatoio? E pensavo che L’Isola dei famosi, di fronte alle volgarità di Annozero (all’ignobile strumentalizzazione di Patrizia Daddario) è il massimo della sofisticazione della Tv: ricorda quasi TV7 di Zavoli...

L’ABORTO. A un certo punto, durante la trasmissione, una signora del pubblico alla quale è stato passato il microfono, ha iniziato a parlare dei problemi delle casalinghe e dell’aborto. Santoro ha perso la pazienza. Ha tagliato corto: "va bene, va bene, ora però non facciamoci sviare, torniamo alla questione vera
". Cioè alle scopate di Berlusconi. Come dire: non è che possiamo perdere tempo con queste sciocchezze che riguardano la vita di pochi milioni di donne! Lì in studio c’era tanta gente, ma a nessuno gli è venuto da dire: «Ohe, miché, ma che te sei ’mpazzito?»

BELPIETRO.
Il direttore di Libero sembrava lo specchio di Di Pietro. Stessa aggressività verso la Daddario, stessa spocchia, stesso gossippismo. A un certo punto si è messo a gridare, rivolto a Patrizia Daddario - che era impaurita, sbarrava gli occhi aveva voglia di piangere.. - «
Mi devi dire che lavoro fai, come ti guadagni la vita!
». Glielo ha ripetuto dieci volte, con una rabbia feroce nel volto, sembrava un inquisitore dell’inquisizione: dillo dillo dillo: sei una puttana. Voleva che Patrizia si pentisse e confessasse: "perdono signor Belpietro, sì sono una puttana".
E Santoro a quel punto ha difeso la Daddario da questa ferocia? Macché, e cosa gliene fregava a lui:? Voleva il circo con la Daddario al centro per essere spolpata. Che la spolpassero. A Santoro interessava solo che schizzasse qualcosa contro Belrusconi. Punto. (Devo dire, per inciso, che l’altro giornalista di destra, Maurizio Porro, è stato molto più civile. Quasi l’unica presenza civile nella trasmissione).

TRAVAGLIO. Poveraccio, sta senza contratto e si vede. E’ preoccupato per la busta paga e rende poco. Ieri ha letto un editoriale pallosissimo nel quale ci ha spiegato che le carceri italiane pullulano di giornalisti. E’ un continuo, arresti a raffica. E’ la vera causa del sovraffollamento delle celle. Uno dice: «scusi Travaglio, mi fa i nomi?» Niente, ormai il giornalismo è così: ti inventi una storia e la racconti. E’ falsa? Poco male, tanto nessuno te ne chiederà conto. Poi Travaglio ci ha parlato dell’America, immagino senza aver mai letto un giornale americano. I rapporti tra stampa e potere sono ottimi in America? Mah. Ricordo di quando Clinton, dopo un articolo dell’editorialista principe del New York Times, William Safire, dichiarò: «Stia molto attento perché se lo incontro gli do un pugno sul naso...» (ripetendo una frase che già Henry Truman aveva pronunciato contro un altro editorialista): pensate se un uomo politico italiano dicesse una cosa del genere nei confronti di Travaglio ( o di qualunque altro giornalista italiano) cosa succederebbe...

COSA SI PROVA. L’ultima domanda di Santoro a Patrizia Daddario è stata strepitosa. Bella, profonda, importante. Santoro lo sapeva, e infatti prima di farla l’ha annunciata un paio di volte. Poi l’ha messa lì, secca, icastica: "Dicci, cosa si prova a fare la escort?..." Mi sono ricordato di un episodio di più di dieci anni fa. Olimpiadi di Atlanta, 1996. Juri Chechi, atleta italiano, ha vinto la medaglia d’oro in una prova di ginnastica. Conferenza stampa. Tutti i giornalisti italiani sono lì. Prima domanda. "Juri, cosa si prova a vincere la medaglia d’oro? " Attimo di silenzio, faccia stupita di Chechi, e poi la risposta, fantastica: "Lei è sicuro di non avere una domanda un po’ più intelligente?"

OGGI SI VA IN PIAZZA. Insomma, mettetela come vi pare, la verità è che oggi Berlusconi è un po’ più forte di prima, e che l’opposizione - stretta tra Santoro e Repubblica - non ha nessuno strumento, cioè nessun mass-media, con il quale esprimersi. Se escludiamo il programma di Milena Gabanelli, e il telegiornale del Tre, tutti gli altri programmi o sono vicini al centrodestra o appartengono alla cordata che ritiene disdicevole fare opposizione al centrodestra su temi diversi dal "pisello di Silvio".
La libertà di informazione, effettivamente, è fortemente limitata. Riusciremo noi giornalisti a prenderne atto, a farci sentire, a ribellarci, a mandare a quale paese lo strapotere di Mediaset, a imporre la fine del conflitto di interessi, e a liberarci da quelli che pretendono che noi ci schieriamo con loro e non sono disposti a mettere in discussione neanche un etto del loro potere e del loro disegno - oppressivo, padronale - di società e di mercato? Non so se ci riusciremo. Non credo che la manifestazione di oggi sia un buon punto di partenza.
.
Però bisogna anche essere realisti. Oggi c’è una manifestazione politica contro Berlusconi e noi dell’Altro saremo lì, perché siamo convinti che la lotta contro Berlusconi, e cioè contro il premier del governo più di destra - e più incontrastato - degli ultimi 60 anni, sia un dovere. Basta dire che l’opposizione, tutta presa dal caso Santoro, si è dimenticata di andare a votare contro lo scudo fiscale. Se fosse stata in aula, lo scudo sarebbe caduto. Ma suvvia, lo scudo fiscale non è poi così importante. E’ più importante crocifiggere Patrizia.

DA L’ALTRO

http://obzudi.splinder.com

Messaggi

  • Ma Sansonetti ( e pure obzudi di cui in passato ho apprezzato e condiviso gli interventi su reddito e lavoro) da che parte stanno ?

    Sono sempre stato largamente d’accordo sul fatto che vadano privilegiate le questioni economico/sociali a quelle girotondino/giustizialiste.

    Nonchè sul fatto che dietro le logiche - tutte law and order - girotondine/giustizialiste si nasconda spesso una specie di "nuova destra" che - senza BerluSkoni - potrebbe tranquillamente far parte di una coalizione conservatrice "più presentabile" che potrebbe prendere le mani di questo paese e continuare a fare danni inenarrabili ai ceti popolari italiani.

    Ma questa continua difesa di fatto del Berluska, sia pure mascherata dietro "nobili intenti", mi lascia alquanto esterrefatto e sospettoso ....

    K.

  • Che poi, non posso dimenticare il fatto che Sansonetti, insieme a tutti gli scissionisti vendoliani, sosteneva solo qualche settimana fa che "dal Pd non si può prescindere", che "senza il Pd non si va da nessuna parte".

    Solo oggi si accorge del fatto che il PD è del tutto inaffidabile ?

    E se ne accorge soltanto ora per farne strumentalmente un argomento ( che gli utenti di Bella Ciao hanno sicuramente ben presente) di difesa del "povero" Berluska ?

    Ma chi vuole prendere in giro ?

    K.

  • Sansonetti farebbe meglio a porre delle vere domande a Berlusconi quando Vespa lo invita nel suo salotto. Ma forse in quel caso Vespa non lo inviterebbe più...