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addio art.18

Publie le sabato 14 agosto 2010 par Open-Publishing
5 commenti

E’ agghiacciante il silenzio della CGIL che assiste impassibile al compimento della tragedia dell’art.18, della legislazione del lavoro, degli enti conquistati in anni di lotta.

Entro il dieci ottobre la Camera approverà per sempre il collegato lavoro che renderà impossibili sentenze come quella sui licenziati Fiat di Melfi. Inoltre darà delega al governo per riorganizzare Inps ed Inail ricchi attualmente di trenta miliardi di euro che fanno sbavare di ingordigia il governo e dispongono di immensi patrimoni. Tutto finirà nel patrimonio di ricchi speculatori che entreranno come privati negli enti trasformati in fondazioni.

Tutto tace e le tragedie di susseguono.

Lo sciopero proclamato dalla FIOM fuori tempo massimo per il 16 ottobre sarà uno sfogatoio a cose fatte ed immodificabili?

Messaggi

  • ma voi siete sicuri che questa maggioranza duri fini ad ottobre?
    Non credo poi che la CGIL se ne stia in silenzio nel caso fosse approvato un provvedimento di soppressione o, meglio, di raggiro dell’ art. 18. Perchè di questo si tratta.Il "collegato lavoro" è peggio di una soppressione tout court della protezione contro i licenziamenti senza giusta causa.
    Noi, CGIL lo abbiamo detto a gran voce nelle nostre assemblee, iniziative e nelle nostre manifestazioni e continueremo ad opporci all’ ipotesi di modifica in peggio della legislazione per il lavoro.
    mi chiedo però dove siano gli altri e perchè si continui a "sparare" proprio contro la CGIL che in questi anni ha assunto anche il ruolo di opposizione politica.
    Perchè non chiedete ragione del silenzio degli altri? Non mi riferisco a CISL e UIL, classificabili ormai tra i sindacati gialli, ma a quei soggetti politici che dovrebbero assumersi la piena responsabilità di fare vera opposizione. Sia dentro che fuori il Parlamento e che invece di organizzare le piazze, insieme alla CGIL, preferiscono sfinirsi su questioni che sulle condizioni materiali delle persone e sulla tenuta democratica di questo Paese, nulla incidono.
    Quindi smettetela di dare addosso alla CGIL ma partecipate ai nostri dibattiti, alle nostre iniziative anche in modo critico purchè tale critica sia animata dalla volontà, comune, di costruire un Paese diverso.
    Car* Compagn* evitiamo di usare la logica del "fuoco amico".
    Ciao!
    Doriana - sindacalista CGIL di provincia.

    • Belle parole le vostre.... ma io mi chiedo: quand’è che organizzerete una settimana di sciopero di tutte le categorie lavorative d’IItalia?
      Io credo che l’Italia, ferma per 1 settimana (ma anche meno) li farebbe cagare sotto... già, ma poi, voi, con chi inciuciereste?

    • La CGIL riuscirà a resistere anche alle bordate che provengono dal loro partito di riferimento e del suo epigone Ichino? Non credo. Il fronte "contro l’art 18" è molto ampio e in queste settimane le corazzate "amiche" si stanno preparando alle bordate. Leggi le ultime dichiarazione di Ichino, appunto, e il silenzio da parte di chi dovrebbe, o avrebbe dovuto rintuzzarle. Anche nella CGIL è inutile negarlo, si nascondono ormai a volto scoperto coloro che mentalmente se non ideologicamente vogliono scendere a patti col diavolo pur di potersi sedere anche loro al tavolo del banchetto, potersi farsi invitare a Palazzo Grazioli, ma non per tradimento, no , ovvero non solo, ma per poter entrare nella logica del potere e poter determinare. Vi ricordate la logica craxiana? Ebbene la logica è la stessa. Entrare nelle stanze del potere per poter ( illudersi di poter) determinare. Con questa logica , anche per questo, siamo entrati in questa fase di sconfitte in sconfitte. Ora ci sarà in autunno la bordata finale? O con il governo Berluscone, o con il governo di larghe intese ( larghe intese su che?)
      la sceneggiatura potrà cambiare , ma il film sarà lo stesso. Fare critiche alla CGIL? Dall’interno?? Ma chi riesce a dissentire all’interno della CGIL, di questa CGIL e dissentire da "sinistra" che faccia un passo avanti. E non importa se la chiamata alle armi saròà il 16 o il 20 , l’importante che lo sia in maniera permanente, costante e che la contro-offensiva d’autunno deve essere martellante. La chiamata alla piazza e allo sciopero generale di tutte le categorie, precari e non, occupati e disoccupati, lavoratori in nero, in rosso e in giallo, deve essere ormai all’ordine del giorno. Indugiare ancora vuol dire poi vanificarlo. Siamo all’ultima spiaggia se non si vuole poi scoprire che i buoi son ormai scappati.

    • scusate, ma che significa quando si scrive "Inoltre darà delega al governo per riorganizzare Inps ed Inail"?? io mi sto riscattando la laurea e sto versando soldi positivi all’ Inps!!!