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Sull’estradizione di Battisti Lula ha ragione. Ecco perchè.

Publie le venerdì 31 dicembre 2010 par Open-Publishing
10 commenti

I dati sono visibili agli occhi del mondo: Le carceri italiane violano le convenzioni internazionali sui diritti umani ed il rischio per l’incolumità dei detenuti è reale. Il numero di suicidi nelle carceri italiane è terribilmente alto. Nel confronto con l’Europa, se si prendono in considerazione la frequenza dei suicidi tra la popolazione libera e quella detenuta, l’Italia risulta detenere un triste primato : tra i Paesi europei considerati, è quello in cui maggiore è lo scarto tra i suicidi nella popolazione libera e quelli che avvengono nella popolazione detenuta, con un rapporto da 1,2 a 9,9 (quindi in carcere i suicidi sono circa 9 volte più frequenti), mentre in Gran Bretagna sono 5 volte più frequenti, in Francia 3 volte più frequenti, in Germania e in Belgio 2 volte più frequenti e in Finlandia, addirittura, il tasso di suicidio è lo stesso dentro e fuori dalle carceri. E’ quanto emerge dalla ricerca “Suicide en prison: la France comparée à ses voisins européens”, pubblicata a dicembre 2009, dell’Istituto nazionale L’Istituto Nazionale francese di Studi Demografici (Ined). Inoltre, dal 1990 ad oggi nelle carceri italiane si è registrato in media ogni anno: 1 suicidio ogni 924 detenuti presenti; 1 suicidio ogni 283 detenuti in regime di 41-bis; 1 tentato suicidio ogni 70 detenuti; 1 atto di autolesionismo ogni 10 detenuti; 1 sciopero della fame ogni 11 detenuti; 1 rifiuto delle terapie mediche ogni 20 detenuti.

Persino il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha da tempo "certificato" che le condizioni di sovraffollamento causerebbero l’alto tasso di suicidi. Infatti il dottor Franco Ionta, capo del Dap, il 21 gennaio 2010 ha inviato una circolare ai provveditori e ai direttori delle carceri italiane dal titolo esemplificativo: "Emergenza suicidi". Una circolare dove nelle prime tre righe si afferma: "L’analisi dei dati statistici relativi al tasso di mortalità in ambito penitenziario evidenzia il progressivo incremento dei suicidi in misura direttamente proporzionale all’aumento della popolazione detenuta".
La Corte di Strasburgo ha condannato l’Italia perché il sovraffollamento presente nelle patrie galere trasforma la detenzione in tortura.
Il 1° luglio scorso a lanciare una forte provocazione è stato mons. Giorgio Caniato, ispettore generale dei Cappellani delle carceri italiane. In un’intervista al Servizio di informazione religiosa della Cei ha detto: "A mio avviso...LEGGI TUTTO su
http://www.ciardullidomenico.it/ARTICOLI/Lula_Battisti.htm

Messaggi

  • A me interessa la salvaguardia dei diritti umani di tutte le persone, comprese quelle private della propria libertà. E’ un bene, secondo me, se da questo caso potesse nascere una riflessione sui numerosi suicidi di detenuti (65 nel 2010) e di agenti penitenziari, o sulle morti per malassistenza, nelle carceri italiane

    • abbiamo la mambro e fioravanti al comune di roma terroriststi fascisti nell’ama e nell’atac anche per quelli ci sono i parenti delle vittime ma non vedo che nessuno di questo governo frega un cazzo. Per non parlare dell’estradizione di Delfo Zorzi il cui governo non ha detto una parola e ha fatto fare il processo di brescia (buffonata)

    • Le vittime della strage di Bologna :

      ANTONELLA CECI anni 19
      ANGELA MARINO "23
      LEO LUCA MARINO " 24
      DOMENICA MARINO " 26
      ERRICA FRIGERIO IN DIOMEDE FRESA " 57
      VITO DIOMEDE FRESA " 62
      CESARE FRANCESCO DIOMEDE FRESA " 14
      ANNA MARIA BOSIO IN MAURI " 28
      CARLO MAURI " 32
      LUCA MAURI " 6
      ECKHARDT MADER " 14
      MARGRET ROHRS IN MADER " 39
      KAI MADER " 8
      SONIA BURRI " 7
      PATRIZIA MESSINEO " 18
      SILVANA SERRAVALLI IN BARBERA " 34
      MANUELA GALLON " 11
      NATALIA AGOSTINI IN GALLON " 40
      MARINA ANTONELLA TROLESE " 16
      ANNA MARIA SALVAGNINI IN TROLESE " 51
      ROBERTO DE MARCHI " 21
      ELISABETTA MANEA VED. DE MARCHI " 60
      ELEONORA GERACI IN VACCARO " 46
      VITTORIO VACCARO " 24
      VELIA CARLI IN LAURO " 50
      SALVATORE LAURO " 57
      PAOLO ZECCHI " 23
      VIVIANA BUGAMELLI IN ZECCHI " 23
      CATHERINE HELEN MITCHELL " 22
      JOHN ANDREW KOLPINSKI " 22
      ANGELA FRESU " 3
      MARIA FRESU " 24
      LOREDANA MOLINA IN SACRATI " 44
      ANGELICA TARSI " 72
      KATIA BERTASI " 34
      MIRELLA FORNASARI " 36
      EURIDIA BERGIANTI " 49
      NILLA NATALI " 25
      FRANCA DALL’OLIO " 20
      RITA VERDE " 23
      FLAVIA CASADEI " 18
      GIUSEPPE PATRUNO " 18
      ROSSELLA MARCEDDU " 19
      DAVIDE CAPRIOLI " 20
      VITO ALES " 20
      IWAO SEKIGUCHI " 20
      BRIGITTE DROUHARD " 21
      ROBERTO PROCELLI " 21
      MAURO ALGANON " 22
      MARIA ANGELA MARANGON " 22
      VERDIANA BIVONA " 22
      FRANCESCO GOMEZ MARTINEZ " 23
      MAURO DI VITTORIO " 24
      SERGIO SECCI " 24
      ROBERTO GAIOLA " 25
      ANGELO PRIORE " 26
      ONOFRIO ZAPPALA’ " 27
      PIO CARMINE REMOLLINO " 31
      GAETANO RODA " 31
      ANTONINO DI PAOLA " 32
      MIRCO CASTELLARO " 33
      NAZZARENO BASSO " 33
      VINCENZO PETTENI " 34
      SALVATORE SEMINARA " 34
      CARLA GOZZI " 36
      UMBERTO LUGLI " 38
      FAUSTO VENTURI " 38
      ARGEO BONORA " 42
      FRANCESCO BETTI " 44
      MARIO SICA " 44
      PIER FRANCESCO LAURENTI " 44
      PAOLINO BIANCHI " 50
      VINCENZINA SALA IN ZANETTI " 50
      BERTA EBNER " 50
      VINCENZO LANCONELLI " 51
      LINA FERRETTI IN MANNOCCI " 53
      ROMEO RUOZI " 54
      AMORVENO MARZAGALLI " 54
      ANTONIO FRANCESCO LASCALA " 56
      ROSINA BARBARO IN MONTANI " 58
      IRENE BRETON IN BOUDOUBAN " 61
      PIETRO GALASSI " 66
      LIDIA OLLA IN CARDILLO " 67
      MARIA IDRIA AVATI " 80
      ANTONIO MONTANARI " 86

    • Sergio D’Elia su Il Riformista: "Lo Stato italiano è un delinquente abituale. Basta considerare che le nostre carceri sono strumenti di tortura». E «la nostra classe politica sta ragionando secondo la logica parabrigastista del “colpirne uno”, e cioè Cesare Battisti, per assolverne cento...I crimini commessi da Battisti sono orrendi. Ma un delinquente abituale come lo Stato italiano non ha i titoli per insegnare niente a nessuno".

    • Sono un cittadino italiano che conosce il brasile da 20 anni,essendomi sposato con una brasiliana,sono a conoscenza perfettamente del sistema giudiziario e penale italiano,posso solo affermare che sugli anni di piombo si sono usati spesso due pesi e due misure,a destra cérano dei ragazzi che sbagliavano,a sinistra dei TERRORISTI,in questo momento mi trovo in brasile,posso solo affermare che il Governo Lula e il governo con il piu alto indice di popolarita´ nella storia brasiliana,e il paese e’ Emancipato,negli anni bui della nostra repubblica si sono usate spesso leggi speciali come hanno fatto gli Americani Guantanamo,ricoridiamoci del caso Tortora,sappiamo quanto sono affidabili i pentiti,sinceramente preferisco "un colpevole " in liberta’ che un innocente in prigione.

    • La verità vera è che, anche al di là delle enormi incongruenze relative alle condanne inflitte a Cesare Battisti, leggibili qui :

      http://www.senzasoste.it/internazionale/caso-battisti-ecco-perche-lula-nega-lestradizione-i-dubbi-su-processi-e-condanne

      in Italia, negli anni settanta ed ottanta del secolo scorso c’è stata una "guerra civile a bassa intensità" che nessuno ha mai voluto riconoscere come tale.

      E che quindi non ha mai trovato una vera e propria "chiusura", come avviene per tutte le guerre civili, con la ovvia amnistia che, magari in cambio della confessione delle colpe individuali, appunto le chiude.

      L’ha fatto il Sud Africa dopo l’avvento di Mandela, l’ha fatto la Francia, l’ha fatto con molta discrezione persino la Germania ....

      Qui sta cosa non si è mai fatta perchè il Pci non ha mai voluto riconoscere il ruolo di "combattenti comunisti" a quelli che si erano mossi in armi alla propria sinistra ... ed in verita nemmeno il ruolo di comunisti a quelli che, alla sua sinistra, si erano mossi senza armi ....

      A complicare il tutto, poi, ci si è messo più recentemente l’avvento al governo di personaggi ex Msi, il caso più evidente sono La Russa, Gasparri ed Alemanno, pieni di spirito vendicativo da un lato contro l’allora estrema sinistra ma anche di spirito totalmente assolutorio nei confronti di assassini e bombaroli della loro parte, alcuni dei quali proprio di Alemanno sono diventati a vario titolo stretti collaboratori ...

      Tra l’altro credo che al di là delle questioni di merito strettamente giuridiche ed anche di questioni geopolitiche e geoeconomiche, il rifiuto di Lula all’estradizione di Battisti sia anche dovuto proprio all’atteggiamento da "cani arrabbiati" di questi post-fascisti ....

      Soltanto ieri quel cretino di Gasparri se n’è uscito con la frase " il governo brasiliano è pieno di ex guerriglieri e quindi è normale che difendano un ex guerrigliero come Battisti".

      Peccato che l’unica ex guerrigliera del governo brasiliano sia proprio la signora che da ieri è succeduta a Lula .... cioè proprio chi, nella "speranza" espressa dal ministro degli esteri Frattini, dovrebbe ribaltare la decisione di Lula ....

      Vi sembra che, dopo la sparata demenziale di Gasparri, la "speranza" espressa da Frattini ha maggiori o minori possibilità di essere messa in pratica ?

      K.

    • Mah, secondo me non basta dire che i "cvimini di Battisti sono ovvendi". Lo si può dire anche con la R moscia, ma è poco lo stesso...

    • da Il Giornale di oggi

      Scalzone fa festa:“Un sospiro di sollievo”L’ex attivista di Potere Operaio commenta la decisione del governo brasiliano di non concedere l’estradizione per Cesare Battisti: "Sollievo per il precedente e per il principio che si afferma e "felicità fisica".

      Il filosofo francese Henry-Levy. "Lula saggio"

      Parigi - Sollievo "per il precedente e per il principio che si afferma" e "felicità fisica". Con queste parole l’ex attivista di Potere Operaio Oreste Scalzone, da anni residente in Francia, ha commentato la decisione del presidente brasiliano Lula di rifiutare l’estradizione di Cesare Battisti in Italia. "Mi rallegro - ha proseguito - per un uomo strappato agli artigli di una volontà di punizione infinita, che in realtà non risarcisce nessuno, ma è solo un’illusione tossica". "Che finisse così era chiaro" secondo Scalzone, che ritiene non esistano per l’Italia ulteriori mezzi di opporsi alla decisione di Lula. "A meno che - ironizza - non si voglia decidere di dichiarare guerra al Brasile".

      Henry-Levy: Lula saggio "Mi rallegro della saggezza del presidente Lula. E’ una decisione oculata". Lo scrive il filosofo francese Bernard Henri-Levy, in un messaggio sul sito della sua rivista, ’La regle du jeu’. "E’ la decisione - prosegue il testo - di un uomo che ha preso il tempo di andare a fondo nel dossier, di verificare le sue numerose irregolarità e di prendere la misura della sua dimensione esageratamente passionale". "Aggiungo che questa decisione - conclude Levy - è un sollievo per quelli che, anche in Italia, si preoccupano di girare la pagina degli anni di piombo o di trattare, questi anni, di pensarli, ma senza passione, con equità ed evitando la terribile logica del capro espiatorio e le sue trappole".