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Me l’avrebbe detto....!

Publie le giovedì 21 aprile 2011 par Open-Publishing
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Ieri o l’altro ieri , mi è capitato di vedere su YouTube un pezzetto di Ballarò e precisamente lo show messo in scena fra il Letta e la Gelmini. Il primo ha tirato fuori come da un cilindro e lentamente, un librone con cifre e numeri. Da perfetta scenografia, come con i fuochi artificiali. Dapprima appaiono stelle e scintille colorati e leggermente scoppiettanti , Il tutto non fine a se stesse, ma in preparazione del botto finale che dopo un momento di silenzio arriva inesorabile. Bene lo scenografo era lo stesso, l’attore aveva imparata bene la parte. Orbene, il Letta , recita lentamente descrivendo cosa era quel librone, chi l’aveva scritto, dove era stato presentato e cosa rappresentava. Poi il botto finale. Su quel libro vi era scritto che erano previste circa 12 miliardi in tre anni di tagli per la scuola! Ecco il botto ed ecco le urla, grida degli spettatori ,nel caso dei fuochi d’artificio, di rabbia ed indignazione della ministra e dei suoi accoliti . La ministra fuori di se urla "ma cosa centra!" E snocciola come gli hanno insegnato nella scuola di apprendisti stregoni berlusconiani a sciorinare tutte le cose che ha fatto questo governo "e voi cosa avete fatto!" E parla di non so quanto migliaia di nuove assunzioni nella scuola ( concordato con Bonanni), di non so quanti miliardi promessi e da stanziare, ma previsti ( concordati con Angeletti) , gridando ed urlando, ma chiaramente e vistosamente si vede il suo imbarazzo e la sua ignoranza ( nel senso che non sapeva un cazzo di cosa si stesse parlando) " Non sono tagli, ma riduzione di spese" Interviene a difesa, il suo lacchè , giornalista e direttore del Tempo, che la retorica vuole , come giornalista iscritto all’albo e persino direttore, che debba essere oggettivo nel raccontare i fatti ( indipendentemente dai giudizi che poi si danno). Come se tagli di spese e riduzione fossero delle cose sostanzialmente diverse e diametralmente opposte. Appigliandosi ad un errore formale ( sul libro la tabella recava il titolo riduzione di spese), mentre Letta aveva detto "tagli "Ma basta questo appiglio per invocare la santa inquisizione e passare dalla menzogna alla verità!
Il conduttore cerca di mettere ordine e sopratutto moderazione, ma la ministra vuole vendetta. Messa in difficoltà e non sapendo come uscirne urla con le lacrime agli occhi. "non può essere, non può essere. Tremonti me l’avrebbe detto, Lui mi dice sempre tutto, lui me lo dice quando devo fare dei tagli . Non può essere. Lui me lo avrebbe detto!"
La pezza d’appoggio finalmente, viene da un funzionario del ministero che dalle spalle suggerisce di dire che quei tagli sono rispetto al 2008! Ah ecco spiegato l’arcano i 4 miliardi all’anno per tre anni di tagli non sono cifre assolute , ma relative rispetto al 2008! Quindi i tagli improvvisamente sembrerebbero paiono scomparsi. Anche qui una omissione formale , improvvisamente diventa una negazione della verità. La verità diventa menzogna!

Insomma una scena pietosa, una cosa tanto volgare quanto pornografica che non mi soffermerò a commentarla ulteriormente.

Ma la cosa su cui mi piacerebbe porre l’attenzione è la frase uscita , come un lamento, come un pianto di sofferenza, un urlo di disperazione e di immeritata punizione. " Me lo avrebbe detto. Tremonti me lo dice sempre! Mi avrebbe avvisato. Me lo dice quando devo fare dei tagli"

Questa è la nostra ministra della Pubblica istruzione, Questa è la riforma epica della cultura. E tutto questo con il nostro tacito consenso e condiscendenza

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