Home > Consorzio Bnl - Ragionevoli perplessità

Consorzio Bnl - Ragionevoli perplessità

par InfoAut Bnl

Publie le lunedì 7 aprile 2014 par InfoAut Bnl - Open-Publishing
1 commento

Come al solito, proponiamo i link ai comunicati dei due tavoli sindacali seguiti all’incontro coi vertici Bnl dello scorso 1 Aprile.

Quello del primo tavolo, Cgil, Cisl, Uil, Fabi, Sinfub e Dircredito :

http://www.uilcabnl.com/files/2014-04-02_consorzio_siamo_noi.pdf

E quello di Unisin Falcri – Silcea :

http://www.unisinbnl.it/get-file.php?id=1069

Il primo comunicato, quello del primo tavolo, non ci sembra sinceramente aggiungere nulla di nuovo e di significativo.

Ci concentriamo invece sul secondo, quello di Unisin Falcri – Silcea, nel quale non possiamo non notare segnali inquietanti o che quantomeno ci suscitano ragionevoli perplessità.

Non si capisce proprio, infatti, perché Unisin Falcri – Silcea, dopo questo incontro con i vertici aziendali, sembra attestarsi sulla trincea dell’”accordo Banca Intesa”, vedi :

“La nostra delegazione è anche intervenuta per ribadire che l’eventuale accordo non potrà prescindere dal contenere la stessa clausola di garanzia di rientro presente nell’accordo stipulato in Banca Intesa.”

Non si capisce questa presa di posizione innanzitutto perché quell’accordo, a suo tempo, la Unisin Falcri – Silcea di Banca Intesa ritenne giustamente di non sottoscriverlo. Davvero strano ed inquietante quindi che oggi invece il corrispettivo di quello stesso sindacato in Bnl possa aver fatto di quell’accordo la propria “trincea”.

Riteniamo che quella di Unisin Banca Intesa di non sottoscrivere fu una scelta giusta perché poi quell’accordo, nell’ aspetto della “clausola di rientro”, è risultato del tutto fallimentare ed è oggi oggetto, dopo che Banca Intesa ha ceduto a proprietari esterni al suo Gruppo un numero significativo di lavoratori, di un complicato contenzioso giudiziario, vedi :

http://bellaciao.org/it/spip.php?article34081

Ma soprattutto non si capisce perché Unisin Falcri – Silcea Bnl si attesti su quell’accordo quando, nell’incontro precedente con la Bnl, aveva invece proposto una forma di garanzia di rientro ben più pregnante, e cioè l’accordo Artigiancassa/Artigiansoa, peraltro un precedente avvenuto nello stesso nostro gruppo bancario, vedi :

http://www.unisinbnl.it/get-file.php?id=1064

Non si può quindi proprio comprendere questo incredibile arretramento di posizione da parte dell’unico “sindacato di opposizione” in Bnl.

Del quale l’unica spiegazione possibile ci sembra essere l’assoluta volontà di Unisin Falcri – Silcea, questo nell’intero panorama di categoria e non solo in Bnl, di approdare anch’essa al primo tavolo insieme alle altre OO.SS.

Ipotesi alquanto inquietante perché significherebbe chiaramente che per Unisin sarebbero oggi prioritari i “riposizionamenti di tavolo” piuttosto che le sorti pratiche dei lavoratori interessati alla esternalizzazione voluta da Bnl.

La Unisin, ed in particolare la sua componente Falcri ( dell’altra, il Silcea, prima della unificazione, in Bnl si erano perse le tracce da almeno 15 anni) ha enormi meriti storici all’interno della nostra Banca.

E’ principalmente alla Falcri ed alla sua puntuale opera di denuncia e di opposizione alle logiche subalterne delle altre sigle che si devono il primissimo accordo Bnl sugli esodi del 1998, all’epoca largamente migliorativo delle norme previste nel CCNL, ed anche il sostanzialmente positivo accordo di trasformazione del Fondo Pensioni del 2002.

Ed anche in epoca recente riconosciamo alla Falcri ( e poi anche alla Unisin) il merito di non aver sottoscritto accordi-capestro come l’ultimo su Vap ed esodi del 2013 o quelli allucinanti sui “risparmi” rispetto alla sicurezza di agenzie e sportelli.

Anche se innegabilmente ci aveva già lasciato perplessi l’immobilismo ed il sostanziale silenzio di Unisin Falcri - Silcea rispetto ad una serie di licenziamenti politici di alcuni suoi dirigenti sindacali avvenuti in Bnl.

Comunque, è proprio per quegli innegabili precedenti positivi del passato che ci inquieterebbe l’eventuale venire meno di questa linea di puntuale denuncia ed opposizione di Unisin allo “stato di cose presenti” nelle relazioni sindacali in Bnl.

Come dire, se “cede” la minoranza, figuriamoci cosa può fare la maggioranza.

7 Aprile 2014

InfoAut Bnl

Messaggi

  • Vuoi vedere che, a furia di stigmatizzare, versus propri dirigenti, i comportamenti ineccepibili, prettamente di contenuto tecnico, sindacalmente incensurabili, da parte dei Vertici della Struttura de quo (leggi Trasformazione del Fondo Pensioni BNL) e con l’aggravante messo in atto dall’Azienda con i licenziamenti "dimostrativi", messi in cantiere - attivati - successivamente, si è giunti alla normalizzazione?

    Vorrei essere smentito; ma il cuculo sente svolazzare sul suo nido!