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Per una grande parete occorre un grande pennello!

par zag(c)

Publie le mercoledì 9 aprile 2014 par zag(c) - Open-Publishing

Mi sono sorpreso anch’io. Ma per una volta sono d’accordo con Giavazza, il pasdaran dell’austerity espansiva fulminato sulla via di Damasco.
Con i piccoli passi non si va da nessuna parte!.
Occorre pensare ed agire alla grande.
A cosa mi riferisco?

Ma alla montagna di fantasmagoriche chiacchiere che ha partorito il topolino dei fatti! Il DEF di Renzi e Padoan.
Ancora tagli alla sanità, tra l’altro, condita da qualche ciliegina, la sverniciata di bianco di populismo, per poter dire in conferenza stampa e da oggi in avanti, su tutti i mass media compiacenti ( quasi tutti) che si è cambiato passo.
Esempi?
Beh basti pensare ai fuochi pirotecnici verbali sul taglio agli stipendi dei burocrati dello stato che faranno entrare la bellezza dai 300 ai 500 milioni di euro A meno dei burocrati di Cassa Depositi e Prestiti, Ferrovie dello Stato e Poste Italiane. E queste son stime, Perché anche oggi esiste il tetto di 311 mila euro per i burocrati, (decreto legge n. 95/2012, approvato il 24 dicembre del 2013 dal ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, durante il governo Letta, e pubblicato nella Gazzetta ufficiale il 17 marzo 2014.) ma che nessuno che li supera si è attenuto. E anzi hanno integrato la voce dello stipendio decurtato in voce “fuori busta” , come compensi extra, rimborsi spese, bonus.
Da questo punto di vista nulla è cambiato. E allora perché viene presentato come una novità?
Riguardo alla crescita lo stesso governo ha dovuto ammettere che il PIL non crescerà ( lo stesso Padoan ha dovuto stimare per il 2014 un PIL allo 0,8% che come previsione del governo statisticamente sempre ottimista, vuol dire che saremo sulla soglia della recessione. Per la Commissione europea l’Italia non crescerà più dello 0,6% a fine anno)

E non parliamo della disoccupazione che il governo ha stimato che scenderà 12,8% dal 13% di febbraio e che sarà al 12,2% nel 2016, mentre solo pochi giorni fa Renzi aveva fissato l’obiettivo al 10% entro la fine del 2018 e che ammesso che vi sarà crescita questa sarà senza nemmeno un piccolo vantaggio per i giovani e per i disoccupati. E il Job Act dalle magnificenze virtù curative e guaritrice proprietà?).

Il debito crescerà anche nel 2014 toccando quota 134,9% del Pil. Ma tutte queste manovre non dovevano essere fatte per abbassare il debito? E nonostante tutto anche quest’anno , anche con l’intervento del Superbone Renzi questo continuerà a crescere? Basterebbe solo questo dato per convincere e capacitarci che sono tutte balle e cazzate quel che ci raccontano. L’obbiettivo principe, la favola da Cenerentola che ci sciorinano quotidianamente, il cardine di tutte le nostre sofferenze da decenni a questa parte invece di scendere continuerà a crescere.
Ma allora de che stamo a parlà?

E non è che stiamo a gufà ne che queste sono cose dei “professoroni” ( La novella Craxi in gonnella potrebbe dirla come lui, Professori dei miei stivali e non è che io abbia tanto in simpatia i professori, come categoria, ma valuto le cose per quel valgono. Non dovrebbe fare altrettanto, fra uno sbatter di ciglia e una posa da star anche la nostra ministra in gonnella? Dopo la ministra lacrimevole ne avevamo proprio bisogno di una così! Ma ella fa parte di quella categoria di sindrome di Peter Pan e di (anti) donnismo che tutto nasconde e maschera)

Ma il massimo del vanaglorismo è quello 80 euro al mese per i lavoratori privati al di sotto di 1500 euro , come sgravi IRPEF . Quindi per chi “guadagna” meno di 8mila euro l’anno se lo prende in ” saccoccia”. MA ha detto Renzi che è stata una svista e che ci penserà ( come per gli esodati dei suoi precedessori?)

Ma da dove li prenderà questi soldi? Circa 6,7 miliardi e solo per la restante parte dell’anno.
Le coperture verranno «per 4,5 miliardi dalla spending review e per 2,2 dall’aumento del gettito Iva e dall’aumento della tassazione sulla rivalutazione delle quote Bankitalia, quindi pagheranno le banche»( Il Sole 24 Ore)
Pagheranno le banche?
Ma l’aumento di tassazione è dovuto all’aumento delle plusvalenze che il governo ha regalato alle banche attraverso le rivalutazioni delle quote di Bankitalia. Un puro e semplice giroconto e che pagheremo caramente nei prossimi anni! ( Aumento delle quote significa aumento degli interessi sul patrimonio di Bankitalia che le banche percepiranno e che Bankitalia li prenderà facendosi pagare maggiormente i servizi offerto alle stesse. Le quali si rivaleranno attraverso conti più salati ai contocorrentisti. Elementare Watson!)

Un altro 2,2 verranno da un maggior gettito IVA per effetto del rimborso dei debiti delle PA verso le aziende.
Ma questo avrà effetto solo per quest’anno! E quindi questi famosi 80 euro saranno solo per quest’anno! Una Tantum ora e mai più?

Ma nessuno lo dice!
Nessuno in conferenza stampa ha osato avanzare questo dubbio, nemmeno fra quelli che si fanno chiamare “giornalisti”!
Insomma al netto delle chiacchiere e delle bugie ventilate, ma mascherate dai voli pindarici delle parole, è con questi piccoli aggiustamenti che vogliamo fermare il debito che continua a crescere e che ha raggiunto la cifra di 134,9% del PIL? Vogliamo combattere la disoccupazione la più alta dal 1977 anno in cui si comincia a misurarla? Il 50% fra i giovani?

Questa volta ha ragione il pasdaran Giavazza. ( ma ci voleva poco a capirlo) Con i piccoli passi non si va da nessuna parte. Occorre un cambio di strategia e soprattutto di passo!

Per una grande parete ci vuole un grande pennello!
Per una grande crisi ci vuole una grande, diversa politica!

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