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Fiom,Landini rieletto segretario con più dell’80% dei voti. "Sciopero se non accolte nostre proposte"

par Fabio Sebastiani

Publie le domenica 13 aprile 2014 par Fabio Sebastiani - Open-Publishing

Con 142 voti favorevoli, 27 contrari, 6 astenuti e una scheda bianca, Maurizio Landini e’ stato confermato segretario generale della Fiom-Cgil.

A votarlo e’ stato il neo-eletto Comitato centrale della Fiom, al termine del XXVI Congresso. Per quanto riguarda, invece, i documenti congressuali, la votazione si e’ cosi’ conclusa: il documento Landini ha ottenuto 571 voti (76,23%), il documento Venturi 124 (16,56%) e il documento Bellavita 54 (7,21%).

Nel suo discorso di chiusura, Landini ha detto esplicitamente che se la Fiom non avra’ risposte sulle proposte di politica industriale ed economica presentate al congresso e’ pronta alla mobilitazione. "Noi abbiamo avanzato delle proposte, se il congresso le approva diventano il riferimento della Fiom per il confronto con le imprese e il governo. Se le risposte non ce le daranno dobbiamo mettere in campo una mobilitazione, anche uno sciopero generale della categoria o della Cgil, anche se Cisl e Uil non ci saranno". Con la Cgil, intanto, è “tregua armata”. Per il momento sia Landini che Camusso hanno deciso di non approfondire sia gli elementi dello scontro sull’accordo del 10 gennaio né quelli, ben più seri e fondamentali, della democrazia interna al sindacato e, per quanto riguarda il delicato tema della rappresentanza, nel rapporto con i lavoratori. Landini, lo ricordiamo, ha contestato i numeri delle votazioni uscite dai congressi di base della Cgil. Camusso, nel suo intervento al congresso della Fiom, non ha esasperato i toni, pur intervenendo sulle obiezioni mosse dal leader della Fiom.

La Cgil contesta alla Fiom il fatto di aver fatto votare sull’accordo tutti i metalmeccanici senza certificare il voto degli iscritti, la Fiom accusa la Cgil di non volerla seguire nel mandato (supportato dal consenso dell’86% dei partecipanti a quel voto) di tentare di cambiare l’accordo.

"E’ un primato nei principi della Cgil - ha detto la Camusso - che vale giudizio dei lavoratori. Un primato che ha sempre convissuto col fatto che noi siamo un’organizzazione che deve poter decidere e trarre degli orientamenti. Come fa la Cgil a chiudere la sua di consultazione se la Fiom non comunica i risultati della consultazione degli iscritti? Se si pensa che non e’ utile comunicare il risultato degli iscritti, la Fiom si provoca un processo di autoesclusione.

Un’organizzazione come la nostra sta insieme se le regole che ha le applica".
Secondo Landini non e’ stata la Fiom ad autoescludersi, ma la Cgil ad escludere la Fiom dalla possibilita’ di conoscere il contenuto di quell’accordo e di decidere prima della firma. E ha rilanciato una proposta alla Cgil: "Io - ha detto Landini - rispetto il mandato del voto dei metalmeccanici e rivolgo una domanda alla Cgil: sostiene i metalmeccanici della Fiom per provare a migliorare quel testo o no, visto che siamo la stessa organizzazione e che il soggetto negoziale, per statuto, rimangono la categorie? Io non ho mai pensato che il problema sia il segretario della Cgil che per me non era e non e’ in discussione. Il problema sono le scelte che la Cgil compie".