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Napoli e dintorni

par Antonio Recanatini

Publie le sabato 4 ottobre 2014 par Antonio Recanatini - Open-Publishing

Napoli è in prima pagina, solo quando xaviano riesce a trovare spunti per teorie stantie, dozzinali... si dozzinali, così le avrebbe definite un caro compagno. Quando si tratta di indagare su Napoli si finisce a parlare di camorra, di droga, rifiuti tossici, praticamente una manna per certi animali consacrati a forza, amanti del giornalismo superficiale... e sempre, come sempre, dozzinale. Lo sberleffo sui napoletani è ipocrita, spesso frutto dell’invidia, mai pienamente confessata. E’ proprio qui l’errore grave, la napoletanità appartiene a ogni italiano, contiene il meglio e, a volte, il peggio di quel che siamo, di quel che emaniamo. Napoli è uno specchio bene in vista, dove gli italiani odiano specchiarsi troppo, anche quando la protesta è condivisibile in ogni urlo, slogan, tafferuglio ecc ecc..
Napoli è inquietudine e sorriso, vergogna e bellezza, è il rigurgito della rabbia, il centro esatto della passione, il concentrato dell’italiano, per questo capita che sbagli colpo. Per amare Napoli basta visitarla e non sentirla attraverso squallidi imbonitori. Chiudo con le parole di Ciro "si Roma è a capitale, Milano è chella morale, Napole è o teatre". (mi scuso per aver provato a scrivere in napoletano)

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