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Landini si, Landini no

par Antonio Recanatini

Publie le giovedì 19 marzo 2015 par Antonio Recanatini - Open-Publishing
3 commenti

Prima di chiudere, vorrei dire ai kennediani, comunisti e filo americani, che ci stanno derubando da sempre, che abbiamo pagato ogni errore fatto. Voi non siete comunisti, voi siete stati mandati per occupare i partiti, per dividere il dissenso, per provocare scissioni, quindi fate attenzione, perché un giorno la verità verrà a galla. Parlate di Landini come il nuovo Gramsci, siete già partiti per la tangenziale, ma come fate a fidarvi così facilmente, dopo settant’anni di tradimenti e imbrogli?
Io non ci sto e mi dichiaro fuori. Io voglio sapere cosa ne pensano i signori di un possibile attacco alla Siria, di una nuova occupazione della Libia; voglio sapere quanto hanno voglia di lottare per uscire dalla Nato, per una drastica diminuzione delle 120 basi statunitensi nel territorio, voglio sapere cosa vogliono farne delle novanta bombe atomiche che abbiamo sotto il culo.
Il vostro entusiasmo per quattro parole dette da un sindacalista mi offende e offende chiunque abbia una coscienza di sinistra, piuttosto chiedetevi se lo siete ancora...

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  • Ormai è un copione alquanto noioso. Ogni volta che si presenta un rischio concreto di coalizzazione di forze antagoniste , non schierate in alcun partito, nasce immediatamente la proposta di un nuovo soggetto politico, teso a soffocare sul nascere eventuali lotte di piazza, nei posti di lavoro, non controllabili dal regime. Così negli anni abbiamo assistito ai vari Girotondini, Arcobaleni, Di Pietro con le sue mani pulite, Ingroia, Vendola, buon ultimo Grillo, che nonostante un notevole seguito popolare, continua a seminare solo confusione, senza dire apertamente nulla contro la Chiesa romana, la Nato, il FMI e il dominio degli Stati Uniti sul resto del mondo. Come dice l’autore dell’articolo, supportato anche da Contropiano ed altri siti di controinformazione, sarà il caso che Landini stesso esca dall’ambiguità che da anni lo caratterizza. Ossia, quando troverà la forza di abbandonare la CGIL , la cui segretaria Camusso, schierata con il sistema, lo ha di fatto bollato prendendo le distanze, quando combatterà contro quegli accordi infami sulla rappresentanza sindacale, che stanno strangolando il sindacalismo di base, autonomo ed indipendente dalla politica, ma davvero rappresentativo dei bisogni dei lavoratori ? Infine, negli anni la Fiom ha prodotto diversi strappi nei confronti della CGIL, ma al dunque è sempre ritornata sotto l’ala protettrice del più grande sindacato d’europa, ormai ridotto a mero comprimario delle politiche di macelleria sociale imposte dalla troika ai nostri meschini governanti. Quindi niente di nuovo sotto il cielo, e la potenza mediatica messa a disposizione di Landini, a reti unificate, deve far sospettare ancor più i compagni, ormai stanchi di messinscene elettorali, che si sgonfiano nel giro di un biennio. Quello che serve è la nascita di un vero fronte antimperialista, anticapitalista, antieuropeista che abbia un suo programma politico, sintetico ma privo di incertezze, ossia :
     nessun tipo di accordo con sindacati di regime e partiti politici dell’attuale panorama italiano
     nessun legame in europa, ma sguardo rivolto ad altre nazioni, che non siano asservite agli USA
     la nascita di una moneta alternativa all’euro, più rispettosa dei bilanci economici di nazioni, devastate dalla crisi creata dalla finanza mondiale
     fuori dalla NATO e chiedere il rispetto del nostro territorio avvelenato dalle basi americane
     revoca del Concordato e dei Patti Lateranensi,annullamento dell’8 x mille, vero ricatto imposto dai tempi del fascismo, da una Chiesa, definita anche dall’attuale papa Francesco come una corte. Così da avere la trasformazione in una nazione davvero laica.
    Su queste basi potrà nascere un soggetto politico nuovo, davvero antagonista, il resto è fuffa per poveri illusi, che guardano speranzosi Ballarò.
    Saluti.

  • allora c’é qualcuno che, ancora, non s’è bevuto il cervello...???
    saluti bakuniniani