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Nuovo calcolo dell’Isee: le borse di studio saranno il 25 per cento in meno

par Annalisa Pannarale*

Publie le mercoledì 16 settembre 2015 par Annalisa Pannarale* - Open-Publishing
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Ho presentato una interrogazione parlamentare al governo perché corregga la drammatica situazione risultante dalla Riforma dell’ISEE in vigore da gennaio 2015.
La riforma rischia di compromettere la possibilità per migliaia di studenti di accedere agli studi universitari o di proseguirli, incrementando il già notevole divario tra coloro che provengono da situazioni economiche privilegiate e coloro che, invece, non godono di un sostegno adeguato. Già all’entrata in vigore del decreto le associazioni studentesche avevano denunciato l’inadeguatezza del nuovo sistema di calcolo che comprende tra i redditi anche quelli esenti Irpef, penalizzando soprattutto le famiglie meno abbienti che hanno diritto ad agevolazioni, borse, o altro tipo di prestazioni, considerate oggi come parte integrante dei redditi. Ma i dati rivelano che le preoccupazioni degli studenti si sono rivelate persino ottimistiche. A fronte di un possibile calo del 10 per cento dei beneficiari delle borse, secondo le proiezioni diffuse a marzo del Ministero del Lavoro, si assiste ad una realtà ben più grave, in cui si calcola intorno al 25% in meno l’erogazione delle borse. Ancora una volta Sel è a fianco degli studenti che in queste settimane hanno lanciato la campagna "Io non ci rinuncio”. È necessario che il governo riveda immediatamente criteri e paramentri della riforma ISEE,perché sia garantito il diritto allo studio sancito dagli articoli 3 e 34 della Costituzione, già gravemente colpito dalle riforme del decennio scorso e pressoché ignorato dalla riforma cosiddetta “Buona Scuola”.
*Vice-presidente gruppo parlamentare Sinistra Ecologia Libertà alla Camera dei Deputati

Messaggi

  • Gent.ma Annalisa Pannarale, prima di tutto grazie per quello che sta facendo per gli studenti e le loro famiglie. Se non viene immediatamente applicata una sanatoria non ci sarà più tempo. Chi ha studiato, anche con gravissimi problemi di salute, per raggiungere i crediti per la borsa di studio per l’Università ( nel caso di mia figlia è quella di Sassari) si trova esclusa a causa di un valore ISPE che supera i 27.560 del bando della Regione Sardegna. Nessuna Regione ha applicato il valore minimo imposto dal MIUR, le altre Regioni vanno dai 32.000 ai 35.000. E lì sarebbe rientrata. Quindi è ancora più intollerabile! Stiamo combattendo anche per risolvere il problema causato da una casa, che di fatto non ha nessuna rendita, scontrandoci con dei muri di gomma. Ci sentiamo abbandonati, amareggiati e delusi . Senza diritti. Mi auguro che la protesta venga accolta e che il Governo, per una volta, prenda una posizione che sia a tutela dei diritti degli studenti. La ringrazio e saluto, Anna Luisa Saias