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Spezzeremo le reni all’Isis? (parte quarta)

par pugliantagonista

Publie le domenica 22 novembre 2015 par pugliantagonista - Open-Publishing

La strage di Parigi che a Bari si poteva fermare nel 2008.

‘E’ un ‘amara soddisfazione quella del veder confermato quanto scrivevamo su Bellaciao, a poche ore dall’attentato di Parigi , sul coinvolgimento del porto di Bari nella rotta terroristica islamica. (Vedi Spezzeremo le reni all’Isis? parte seconda)

Oggi a distanza di una settimana le conferme di cio’ che scrivevamo come Pugliantagonista su Bellaciao.it provengono direttamente dagli inquirenti francesi e belgi che spiegano come attraverso Bari si muovessero avanti e indietro gli attentatori in collegamento con le menti organizzative all’estero, attraverso la un percorso che dalla Grecia raggiunge la Siria, ma che anche trova nei confinanti paesi balcanici (dove le comunità islamiche sono state invase da predicatori della guerra santa) , un luogo dove attingere armi, e sostegno.

Un porto che aveva visto nel 2008 l’arresto di Bassam Ayachi , IMAM ’ideologo della mosche belga di Molenbeek , il comune di parigi dove vivevano molti degli attentatori di Parigi e che in questi giorni a seguito delle tardive perquisiszione delle forze di polizia belga si è scoperto luogo di deposito di esplosivi, armi, oltre che di reclutamento dei Kamikaze.

In quel 2008 , guarda caso nel novembre , di sette anni fa nel suo camper furono trovate delle persone che entravano illegalmentein Europa e nel suo PC e sulle sue pen drive fu trovato un’ineddito testamento del Kamikaze, le istruzioni per attentati e guerriglie da portare in Europa. Insieme a lui fu , arrestato l’ingegnere elettronico francese convertitosi all’Islam Raphael Gendrom,(poi morto comnattendo in Siria ) elemento di spicco della cellula di Al Qaeda in Europa e cofondatori entrambi del "Belgium islamic centre Assabyle (Ciba)

. Poi ci fu il processo, la condanna di primo grado e l’assoluzione in appello, con tante scuse. Lo "sceicco" Ayachi, fuggito in Siria dove a febbraio ha perso un braccio in un attentato, fin dal 2008 era stato segnalato dalle polizie internazionali, Dai dati ottenuti perquisizione nel loro camper a Bari, gli inquirenti compresero il loro importantissimo ruolo all’interno del mondo islamico integralista. Furono scoperti i flussi di denaro inviati a chi doveva andare a combattere in Siria. Nonostante che fossero stati condannati a 8 anni in prima istanza , la Corte di Appello Italiana nonostante che i pm Francesca Pirrelli e Roberto Rossi,avessero portato le intercettazioni in cui i due parlavano di un attentato all’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi. , li assolse .

A convincere che quei due fossero brave persone e dovessero essere rilasciati , salvo risarcirli dell’indebita carcerazione, furono i periti della Corte e dei difensori, che convinsero i giudici che non parlavano i due capi degli attuali tagliagole di Parigi di “bomba”, bensì di una melagrana di una tonnellata da far gustare ai viaggiatori dello scalo parigino e che comunque non si potevano condannare delle persone che avevano idee “differenti” dalle nostre…

E’ vero la Storia non si fa con i se, ma mi domando :
 “ quel centinaio di giovani ammazzati dagli allievi di quei predicatori di morte fermati a Bari nel 2008,, oggi avrebbero avuto una chance di vita in più se quei periti , e quei giudici e quegli avvocati italiani NON li avessero mandati liberi??? “-
Purtroppo dobbiamo dire che l’inqualificabile comportamento dei servizi di intelligence belga, delle loro forze di polizia , delle istituzioni e delle rissose forze politiche belghe nel chiudere gli occhi su ciò che covava nel loro paese, ha avuto anche in Italia un corrispettivo, in un’ampia fascia di istituzioni, forze politiche ed intellettuali,

E’venuto il momento di riconsiderare una visione buonista e giustificazionista che ci fatto divenire , anche noi che operiamo nell’ambito dell’associazionismo solidale al fianco dei migranti, la maglia larga atraverso cui filtrano i semi di disgregazione senza futuro della società.

Semi che non aiutano nel processo di cambiamento e di rivoluzione sociale in cui tutti noi auspichiamo ma bensì all’opposto alla formazione di diritto imperiale di Emergenza, che passando dalla militarizzazione dei trasporti, della vita pubblica, porrà l’intero processo produttivo al servizio dello Stato di Guerra, in un contesto di Guerra Civile Mondiale Permanente.

Pugliantagonista.it