Home > Misteri gloriosi bancari ....

Misteri gloriosi bancari ....

par Comitè Invisible BNL

Publie le martedì 12 gennaio 2016 par Comitè Invisible BNL - Open-Publishing

Lo scorso 28 dicembre 2015 è uscito questo articolo del solitamente ben
informato sito Dagospia.

FISCHIA IL VENTO DELLE SPIE BANCARIE - TRA POCHI GIORNI PARTE IL
’’WHISTLEBLOWING’’, LE SOFFIATE DEI DIPENDENTI CHE IN SEGRETO E PROTETTI DA UN SISTEMA INFORMATICO DENUNCIANO I COLLEGHI FURBETTI - BASTERANNO A FRENARE TRUCCHI, BILANCI FALSI E RISPARMIO TRADITO? :

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/fischia-vento-spie-bancarie-pochi-giorni-parte-115757.htm

In pratica Dagospia annunciava che, su indicazione Abi ed a seguito di
una circolare Bankitalia di prima dell’estate, dal 1 Gennaio 2016 nelle
banche avrebbe dovuto essere messo a disposizione dei dipendenti uno
speciale software che possa permettere ai dipendenti stessi di
segnalare, sia alla stessa banca d’appartenenza sia alle apposite
strutture Bankitalia, in forma anonima eventuali "anomalie" che appunto
il bancario avesse rilevato nella propria attività professionale.

Questo sulla base di quanto di simile il governo ha previsto per i
dipendenti della pubblica amministrazione, sia quella nazionale sia
quella relativa agli enti locali.

Non intendiamo qui entrare nel merito della potenziale "efficacia" di un
sistema del genere rispetto alle note problematiche che hanno
recentemente afflitto il sistema bancario italiano. Rispetto a questo,
possiamo dire che condividiamo in larga parte le perplessità espresse
nell’articolo di Dagospia.

E anche per questo motivo, non saremo certo noi a stracciarci le vesti
per il fatto che ormai, oltre dieci giorni dopo la data fatidica del 1
Gennaio, nonostante gli strombazzamenti mediatici dell’Abi, pressochè in
nessuna banca e certamente non in Bnl tale sistema software risulta
predisposto e nella pratica operativo.

Ci sembra invece più importante far notare una ben più drammatica
contraddizione, rispetto ad un discorso del genere, che riguarda la Bnl
in prima persona ma anche altre banche.

Negli ultimi anni in Bnl / Bnp Paribas ci sono stati almeno due
licenziamenti ( ma con una interpretazione meno certosina della
casistica potremmo anche aggiungerne un terzo ) di dipendenti, motivati
dall’ accusa di aver fatto sostanzialmente, e non in forma anonima ma
firmandosi per nome e cognome, la stessa precisa identica cosa che ora
Bankitalia ed Abi chiedono di fare a tutti i dipendenti delle banche
operanti in italia.

Parlando solo dei due casi certissimi rientranti nella casistica, tutti
e due peraltro riguardanti lavoratori di un certo relativo alto grado
contrattuale e tutti e due avvenuti sulla piazza di Milano, ci troviamo
nel primo caso di fronte al licenziamento in tronco di un collega che
aveva fatto una segnalazione in Bankitalia rispetto appunto a presunte
"anomalie" rilevate nell’ambito del suo lavoro quotidiano. Licenziamento
poi ( per fortuna non erano allora in vigore leggi e "riti" Fornero e
l’Art.18 ancora si applicava pienamente in ogni caso) dichiarato
illegittimo dalla magistratura col conseguente rientro del collega in
servizio.

L’altro caso che certissimamente rientra nella casistica è quello di cui
ci siamo lungamente occupati, quello del collega assorbito in Bnl / Bnp
Paribas con l’acquisizione di Fortis Bank, dove già svolgeva ruoli
particolarmente delicati, e poi invece licenziato proditoriamente nel
2013 per aver segnalato, utilizzando le normali procedure previste dalle
disposizioni aziendali, una pesantissima e variegata serie contemporanea
di finanziamenti poco chiari, poi conclusisi tutti a "sofferenze" con
gravi perdite di bilancio, e rispetto ai quali sembra ipotizzabile anche
un coinvolgimento della criminalità organizzata di stampo mafioso.

Un altro caso clamoroso, con anche larga eco mediatica, è stato quella
di un collega, licenziato da Banco Desio, che aveva segnalato alcuni
casi di favoreggiamento dell’evasione e dell’elusione fiscale posti in
essere nella banca dove lavorava e che poi comunque, pur avendo poi la
magistratura penale accertato e perseguito i fatti da lui segnalati, si
è visto comunque invece negare, dalla magistratura del lavoro, il
reintegro al suo posto di lavoro.

Insomma, finora le banche ( e la Bnl più di altre) hanno regolarmente
punito nel modo più esemplare i colleghi che, in qualche modo, hanno
appunto segnalato "anomalie" di vario tipo riscontrate nella loro
attività professionale.

Adesso invece, per parare il colpo dei numerosi scandali bancari
avvenuti in questo periodo di più generale e globale crisi
economico/finanziaria, improvvisamente chiedono, mettendo pure a
disposizione un software apposito, ai colleghi, per di più anche in
forma anonima, di "fare la spia" ?

Decisamente c’è qualcosa che non quadra.

O si è pesantemente sbagliato prima, producendo veri e propri "sacrifici
umani" in nome di una sorta di inquietante "omertà" aziendale alla
quale, secondo ineffabili managers e azzeccacarbugli di complemento,
tutti i dipendenti di ogni ordine e grado sarebbero tenuti.

Oppure si sta pesantemente sbagliando adesso.

Tertium non datur.

Portfolio