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Agnoletto e altri pacifisti fermati dalla polizia alla Fiera degli aerei militari a Genova

Publie le sabato 22 maggio 2004 par Open-Publishing

Manifestazioni-azioni Movimenti Guerre-Conflitti Vittorio Agnoletto

Dichiarazione di Vittorio Agnoletto

Mentre l’Italia è in guerra e la maggioranza dell’opinione pubblica chiede
il ritiro immediato delle truppe, il governo continua a sbandierare la sua
vocazione militaresca. Invece, di promuovere la pace e la cooperazione dei
popoli, moltiplica le parate e le mostre d’armi.

Oggi a Genova, all’aeroporto Cristoforo Colombo, facevano bella mostra
aerei, elicotteri militari con ogni genere d’armamentario possibile, con la
scusa di GenovaVola e della festa delle Frecce tricolori di passaggio
domani. La cosa più incredibile è che questa manifestazione faccia parte del
programma per "Genova capitale della cultura europea 2004". Un controsenso.
Gli enti locali dovrebbero educare alla pace, alla convivenza. Altro che
cacciabombardieri e missili terra aria.

Per denunciare l’inopportunità e il rifiuto di queste esposizioni di morte,
un gruppo di pacifisti si è ritrovato stamani all’aeroporto. Abbiamo subito
capito che non ci sarebbe stato modo di manifestare il nostro dissenso. La
polizia cominciava con il sequestro dei volantini insieme a una bandiera
della pace. Quando siamo entrati nella mostra ci è stato impedito di
avvicinarci insieme al pubblico ai mezzi militari. Alla fine siamo riusciti
ad appendere due bandiere arcobaleno e qualche volantino a un elicottero d’
attacco Mangusta. Comincia una discussione con i funzionari, finché i
carabinieri (con tanto di generale presente in loco) decidono di risolvere a
loro maniera la questione. Vengo strattonato e allontanato mentre gli altri
pacifisti, tra cui Norma Bertullaccelli, vengono trascinati per terra e
identificati

Che pericolo rappresentavano una decina di pacifisti della Comunità di San
Benedetto, della Rete contro il G8, di Pax Christi, con i loro volantini?
Volevano forse impedirci di ricordare che uno Stealth F117 Nighthawk costa
quanto un programma per evitare che 345mila bambini vengano infettate dalle
loro madri sieropositive donne incinte. Soldi pubblici buttati in macchine
di distruzione e nelle loro fiere, quando per la cooperazione, la ricerca e
l’assistenza sociale si continua a tagliare oltre ogni misura e comparazione
con il resto d’Europa. Quanti cacciabombardieri in meno basterebbero per
garantire le pensioni e le cure ai disagiati di oggi?

Per contatti stampa:
Claudio Jampaglia
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