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No global. Don Vitaliano sospeso a divinis per sei mesi

Publie le domenica 27 febbraio 2005 par Open-Publishing
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Dazibao Movimenti Religioni Repressione

L’Abate di Montevergine, Tarcisio Giovanni Nazzaro, ha notificato un decreto di sospensione a divins per sei mesi a don Vitaliano della Sala, il prete vicino ai ’No global’. Nel provvedimento, adottato dall’Abate "con il cuore ferito", si contestano fra l’altro "contatti con movimenti non in armonia con il Tuo stato sacerdotale e in aperto contrasto con la Dichiarazione della Congregazione per il Clero" nonche’ i ripetuti "inviti non raccolti" a modificare il comportamento.

Don Vitaliano ha espresso "meraviglia e stupore" per il provvedimento, a suo giudizio frutto di "accanimento immotivato e ingiusto" nei suoi confronti.

L’unica colpa di Don Vitaliano è quella di denunciare le ingiustizie. Francesco Caruso, portavoce del movimento dei disobbedienti commenta la sospensione a divinis di Don Vitaliano con il quale - dice - "ero stamane a manifestare a Scampia contro il degrado sociale delle periferie dimenticate, ieri abbiamo partecipato insieme a un convegno sul futuro delle popolazioni colpite dallo tsunami. Queste e tante altre sarebbero le gravi colpe di cui Don Vitaliano si è macchiato in questi anni: stare dalla parte degli ultimi, denunciare le ingiustizie e le prepotenze dei potenti".

http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=52665

Messaggi

  • A proposito degli attacchi della Chiesa a don Vitaliano amico dei no global....
    Sempre ma proprio sempre, nella sua storia, la Chiesa dei vescovi e dei cardinali e’ stata contro i suoi figli migliori, da Don Milani ai preti della Teologia della liberazione ai preti operai. Sempre la Chiesa alta si e’ schierata a fianco dei regimi di destra, dal nazismo all’imposto governo cileno, a Pinochet...Sempre ma proprio sempre la Chiesa di Roma ha chiuso gli occhi davanti ai soprusi dell’usura, delle molestie sessuali, della pedofilia, della corruzione... proteggendo i suoi preti e perdonandoli per ogni misfatto. Persino ai suoi primordi, al tempo dei mariti nel Colosseo, se fosse esistita una Chiesa del potere si sarebbe schierata a fianco di Roma, di Nerone stesso. La maledizione della Cheisa storica è che ogni volta, ma proprio ogni volta, che essa tocca il potere, perde lo Spirito, ed e’ dannata per sempre. La Chiesa di Roma ha perdonato ai suoi figli peggiori ogni sorta di reati e soprusi. Solo due cose la Chiesa di Roma non ha mai perdonato: l’aprirsi di un prete al popolo e ai problemi piu’ vivi della gente, e la comprensione del genere femminile riconosciuto come paritario e portatore di diritti della persona. La chiesa di Roma nasce alla storia del potere con l’editto di Costantino e il suo appoggiarsi allo stato, da allora la sua anima muore per sempre e nasce la collusione con ogni sorta di regime, divenendo regime essa stessa, una durissima dittatura teocratica, dove una sola persona o un piccolissimo gruppo di gestori (come adesso) domina le sorti della Cristianità..., la piu’ dittatoriale e meno democratica struttura politica del mondo. Ho appena sentito su radio Maria un sacerdote rispondere con veemenza feroce a una ascoltatrice che diceva che l’accumulo di denaro non era contemplato nel messaggio evangelico. Le ha risposto (ma era veramente irritato) che non c’erano solo le parole del Cristo ma anche gli insegnamenti di Madre Chiesa e che questi erano superiori alle aprole del Cristo! E per la Cheisa naturalmente l’accumulo di denaro e di potere e’ perfettamente giustificato, anzi e’ il primo comandamento! Un tale atto di arroganza e presunzione terrena ricevera’ la sua punizione nella storia.
    Del resto la vicenda del banco ambrosiano con i suoi otto morti, le spinte finanziarie per modificare i governi di paesi dell’America latina o dei Balcani, gli intrighi internazionali di Voitila, la corsa al potere, e il velo ipocrita di silenzio con cui e’ stato coperto tutto, parlano chiaramente su quali siano i veri interessi spirituali della Chiesa alta.
    La storia di un prete che si batte per i principi etici e non per i ’valori finanziari’, contiene fin da subito il suo epilogo drammatico e inevitabile. ’Questa Chiesa’ del potere non potra’ tollerarlo a lungo e lo espungera’. Padre Alez Zanotelli, che non rirparmia i suoi attacchi ai potenti della Terra e anche al dittatore di casa nostra, e si e’ colluso con i no global (vedete vedete) per la causa della pace e’ stato cacciato dalla direzione di Nigrizia ma non stara’ molto a subire una sorte peggiore. Difendere la pace e’ un grosso reatoc he alla lunga non sara’ tollerato. Ora Padre Zanotelli difende addirittura l’acqua! Ciò è inconcepibile! Si resta nelle grazie della Chiesa se si procurano otto morti ma molti denari come ha fatto Marcinkus, ma la Chiesa proprio non sopporta chi lotta per i valori spirituali e prima o poi chi lo fa los ega. L’imprudente Caruso che e’ compagno di questo rpete innocente e che si batte con ingenuita’ e ideali contro un mondo che troppo lo sovrasta presentano due figure ideali che lo stato per la sua parte la Chiesa per la propria, combatteranno alla morte facendone due vttime, manifestando in cio’ due tipicita’ nere della destra religiosa o politica, eterne nel mondo, la spietatezza della lotta per il potere e la volonta’ di coercire gli innocenti che vi si contrappongono.Tutto ciò è molto doloroso per chi non vede in questi atti insistenti e ripetuti che il ripetersi coattivo del male che nelle stesse identiche maniere si ripropone nel mondo.
    lI 461 santi, i 975 beati, i 2000 servi di Dio e venerabili che questo Papa ha dichiarato non lo salveranno da un pesante giudizio storico, non lo salveranno dall’accusa di aver esercitato un potere reazionario contro vittime innocenti.
    Viviana