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> Bob Geldof: l’uomo che tradì i poveri

18 settembre 2005, 16:09

Il mezzo flop

Jovanotti sul Live8 e sulle politiche verso il sud del mondo

www.peacereporter.net

Pubblichiamo un intervento di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, a seguito di un articolo del quotidiano inglese "The Guardian" che commenta negativamente i risultati ottenuti dall’evento Live8 organizzato da Bob Geldof

Il Live8 è stato un mezzo flop, su questo non ci piove.

Specialmente in Italia dove sulla questione del debito il governo non ha mosso un
dito.

Ho detto un "mezzo" flop perchè l’altro mezzo è stato un successo, nel senso che comunque ha riportato il problema della povertà estrema in prima pagina per qualche ora, o giorno, e anche questo serve.

Geldof è una figura controversa, come lo sono la maggior parte delle figure di questo tipo: è chiaro che accentrando su di sé la questione dell’Africa come se fosse un suo copyright si espone a una serie di critiche, anche condivisbili.

Io che l’ho incrociato un paio di volte posso dire che il tipo è tutt’altro che simpatico, ma non possiamo fermarci ai gusti personali. Credo anche che Geldof sia un vero esperto della questione africana e che le sue iniziative siano da condividere, ma solo a patto che non vengano lasciate sul campo come unica strada alla lotta alla povertà.

Vedere una sfilza di miliardari farsi belli per un giorno (o milionari ma ci siamo capiti) davanti al mondo può far venire l’orticaria a un sacco di gente che dedica la vita a salvare altre vite, a distribuire vaccini, a scavare pozzi, ad accompagnare a una morte dignitosa esseri umani ridotti a un mucchio di pelle e ossa dall’incuria della politica dei loro paesi e dei nostri, entrambi colpevoli allo stesso modo.

Vedere Bill Gates sul palco di Live8 col suo maglioncino da studente di college raccontarci parabole alle quali è impossibile credere può fare incazzare, ma bisogna cercare di guardare più lontano, anche se non è facile.

Bisogna fare lo sforzo di credere che senza questi qui coi loro maglioncini e i loro sorrisi a caccia di elettori non si riesce ad ottenere molto, questi sono i potenti e qualcuno deve fare il lavoro sporco di andare a leccar loro un po’ il culo per ottenere briciole, briciole che comunque servono.

Ma qual è l’alternativa? La rivoluzione?

Se c’è un errore che sta facendo Geldof è andare a dire che le briciole sono altro, che le briciole sono la salvezza dell’Africa e delle nostre coscienze intasate dall’opulenza. Perché dicendo così si va incontro a dei rischi.

Le briciole sono solo briciole, fanno comodo, ma siamo lontani anni luce da quello che si potrebbe, e quindi si dovrebbe, fare. E’ ormai chiaro che i nostri governi potrebbero fare molto ma non fanno quasi niente.

Uno dei rischi di queste operazioni è che le coscienze si plachino, che la politica ne esca redenta agli occhi dei popoli, con la sola conseguenza che l’Africa starà peggio di prima.

Quindi la mia opinione personale è che Geldof deve essere una delle voci, continuare a mettersi in luce, a farsi portavoce dei poveri del pianeta (i quali non eleggono portavoce, quindi non concedono esclusive). Ma che oggi sia necessario un forte dibattito che metta in discussione anche il suo ruolo, quindi ben venga l’articolo del Guardian, ma solo se serve ad accendere la discussione. Guai se invece ottenesse l’effetto di alimentare il cinismo che ci porta a dire "tanto non serve a niente quindi almeno Bob ci riunisce i Pink Floyd..."

Ho molto rispetto e ammirazione per quello che fa Bob Geldof ma credo che sia giusto non santificarne il ruolo. La lotta alla povertà ha ancora moltissima strada davanti e Live 8 ha rappresentato solo una tappa del cammino. Ha anche ottenuto qualcosa, ma non molto in confronto a quello che resta da fare e che soprattutto la politica e i nostri governanti possono fare.

Geldof non ha la verità in tasca ma il suo impegno è assolutamente da applaudire e da ammirare. Non va lasciato solo e per questo è importante anche accendere un dibattito serio come quello sollevato dall’articolo del Guardian.

Non voglio fare polemiche con il Live8 ma solo stimolare a fare ancora di più, conivolgendo il più possibile la società civile che è molto influente di qualsiasi Bill Gates o di qualsiasi rockstar ne confronti dei poetnti della terra. Sarebbe stupido non riconoscere a Live 8 un ruolo importante e a Geledof il grande merito di averlo organizzato tra mille difficoltà.

Lorenzo "Jovanotti" Cherubini

per PeaceReporter