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> MERCENARIO MI SEMBRA UNA PAROLACCIA MA E’ QUELLO CHE SIAMO

12 gennaio 2006, 01:34

cara Ierina,
mi sento di condividere pienamente quanto scrivi, anche a nome delle numerose persone semplici con le quali lavoro e che spesso si pronunciano soltanto attraverso
affermazioni del tuo tipo. "lavorava"(?), era un lavoratore dell’aggressione o della difesa di trafficanti che occupano un paese straniero. Non mi vergogno di pensare che aveva firmato un
contratto e -insieme ad altri-formava una specie di taskforce collaterale alle truppe di occupazione. Molti strani attentati o sequestri non si spiegano se non si tiene conto di
queste truppe collaterali che rispondono non si sa a quale centrale.
Perciò, anche se mi dispiace per la sofferenza della sua famiglia, non accetto l’orgoglio di maniera e l’aggressività di chi giustifica la sua azione.E vuole farne un caso umano e nazionale.
No. Molti lavoratori italiani, cassintegrati, disoccupati, precari si rifiutano d firmare contratti
per andare a combattere armati in un paese straniero..... non si chiamano mercenari? E non rappresentano gli Italiani. Per fortuna ogni tanto, in mezzo a tanta confusione e disgregazione,
un po di semplicità e di chiarezza!
Ti abbraccio
Paola....