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> LO SCONTRO

20 gennaio 2006, 13:42

Bene! Ciampi non ha firmato la modifica di legge che vietava l’appello dopo una assoluzione in primo grado. Risultava chiara la sperequazione tra i diritti delle due parti in causa.

Invece B insiste con la par condicio, non gli basta di avere occupato di fatto a pieno campo la Tv e di sforare sulla radio, vuole avere il diritto per legge alla maggior fetta di televisione italiana calpestando anche i diritti paritari dei suoi soci della Cdl e il proporzionale che rimette tutti alla stessa base di partenza.
E’ talmente convinto che piu’ gli Italiani vedranno la sua faccia ritoccata, piu’ sentiranno una coazione invincibile a votarlo, che spinge Ciampi perche’dilazioni 15 giorni lo scioglimento della camere che da’ il via alla campagna elettorale (la chiusura del parlamento e’ il 29 febbraio) e intende portarci al voto 15 giorno piu’ tardi.
Magari riproporra’ l’uso di cassette preregistrate con messaggi subliminali, quelle che aveva usato per la prima vittoria.
Insomma il fiato della sconfitta gli sta talmente sul collo che e’ disposto a qualunque atto di arbitrio pur di scongiurarla.
Pietoso! Pietoso veramente!

Ma se ne restasse ad Hammamet insieme a tutti gli altri ladri!

Intanto Ferrara vuol organizzare una marcia di ’nani e ballerine’ a favore del premier (un requiem?).
Ha gentilmente declinato Socci (dicendo che come premier B e ’unfit’= inadatto). Baget Bozzo si e’ defilato da quel di’. In dubbio la Prestigiacomo. Il duo Vianello verrebbe ma non si garantisce che cammini.

Ferrara, come Pecorella, come Bondi, come Adornato, viene dalla sinistra rossa. B ha dato loro la ricchezza e il potere, ma non potra’ mai dargli l’onore e mai, soprattutto mai, l’appoggio della piazza. Ferrara ne soffre, non gli basta avere su Lasette un pulpito fisso da cui strapazzare chi vuole e dire oscenita’ ogni giorno, non gli basta avere un giornale finanziato dalla moglie di B. da cui lanciare ogni giorno strali teocon, l’astinenza della piazza gli produce contorcimenti viscerali, anela quelle grandi manifestazioni rosse dove il popolo plaudente inneggia al suo leader, ma non ha sottomano un Berlinguer, un Lama, un Cofferati dei tempi migliori e B sulla piazza gli crolla come un manichino da teatro. E allora Ferrara inventa strane manifestazioni a cui regolarmente non va nessuno, a favore di Quattrocchi, a favore Bush, a favore di Sharon, e, ora, a favore di B. L’insistenza di Ferrara e’ lodevole, ma e’ proprio l’eroe che gli manca.
Le manifestazioni di piazza, si sa, la Cdl non le sa proprio fare. Alla contromanifestazione di Perugia erano in tredici e ricordo una squallida piazza di Roma con 4 gatti in fascia tricolore.
La marcia pro-B sarebbe il giorno di san Valentino. Forse Ferrara pensava a empiti d’amore, ma la storia ci consegna un San Valentino alquanto diverso: il 14 febbraio 1929 in un garage di Chicago, 7 uomini della banda di Bugs Moran furono uccisi da 4 sicari travestiti da poliziotti. Il mandante era Al Capone.
E visti i tempi che corrono... rischiare un remaque non sarebbe proprio di buon auspicio
viviana