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> BERTRAND RUSSELL: UNA FILOSOFIA PER IL NOSTRO TEMPO?

21 gennaio 2006, 09:58

Bertrand Russel:
"Il mondo necessita di menti e di cuori aperti, non di rigidi sistemi, vecchi o nuovi che siano.

Karl Popper:
"La religione ha creato una completa eresia morale: e cioè che è bene credere a determinate cose e male credere ad altre, senza domandarsi se queste cose sono vere o false.
Se non vogliamo ragionare in circolo, dobbiamo assumere un atteggiamento ‘altamente critico’ verso le nostre teorie. L’atteggiamento consistente nel cercare di ‘confutarle’.

Russell:
“I cristiani ritengono che la loro fede sia benefica e le altre dannose. Almeno lo affermano nei riguardi della fede comunista. Ciò che io desidero chiarire è che tutte le fedi siano dannose. Quella che possiamo definire fede è la ferma credenza in qualcosa che non sì può provare. Noi parliamo di fede soltanto quando desideriamo sostituire l’emozione all’evidenza”.

"L’umanità è diventata come una famiglia che non può assicurare la propria prosperità eccetto che assicurando la stessa a ogni altro. Se tu stesso vuoi essere felice, devi rassegnarti a vedere le altre persone altrettanto felici."

"Il coraggio del combattente in guerra non è affatto l’unica forma di coraggio. C’è coraggio nell’affrontare la povertà, coraggio nell’affrontare la derisione, coraggio nel costatare l’ostilità della propria gente. Sotto questi aspetti, i soldati più coraggiosi sono spesso vergognosamente carenti"
Viviana