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> “Cuori Neri” il libro di Luca Telese - Memoria degli anni ’70 e guerra speculare dei miti

11 febbraio 2006, 11:40

Caro Tassinari, come gia’ detto sono storicamente un "eretico" e quindi poco propenso ad allinearmi alle storiografie, sia quelle del Soccorso Rosso dei settanta sia a quelle neorevisioniste di oggi.

E tale atteggiamento mi ha portato spesso ad esempio, anche su queste pagine, a sostenere l’innocenza di Fioravanti e c. rispetto alla strage di Bologna 1980.

Ed anche, sia pure con una serie di distinguo tecnici ( l’incendio parti’ comunque dall’ interno dell’appartamento ), a dire prima delle confessioni di Lollo che , nel caso di Primavalle 1973, la storia della "faida interna" tra fascisti ( che pure, io sono di Primavalle, e all’ epoca non ero un bimbetto, esisteva e come) non era la spiegazione della fine tragica dei fratelli Mattei.

Ma da questo a riscrivere completamente la storia di quegli anni, la famosa "guerra civile strisciante", facendo passare fascisti e tramatori di stato come "vittime" e i movimenti politici e sociali di sinistra come "assassini", francamente non posso accettarlo.

E nemmeno tu, quantomeno in "Fascisteria", l’unico tuo testo che ho letto sull’argomento, mi sembra che sostieni cose simili, anche se in tuoi interventi successivi al libro ed anche in questo commento, poi, mi sembra che invece anche tu finisci per portare acqua al mulino revisionista.

Che vuol dire che Verbano era stato accusato di un "attentato" ? Si trattava della solita robetta incendiaria antifascista contro cose e non persone, tipica dell’ autonomia romana e senza alcuna certezza della sua effettiva partecipazione al fatterello. Ma certo, se la presenti come "attentato", un ragazzotto di oggi pensa invece ad uccisioni o ferimenti, tipici nello stesso periodo delle BR e similari.

E comunque, per questo, si giustifica quello che gli hanno fatto ? E pensi che sia quello il motivo della sua uccisione ? E non il famoso dossier di controinformazione, sequestratogli in una perquisizione, e poi sparito anche dalle carte del giudice Amato, assassinato dagli stessi fascisti dei Nar, nello stesso 1980 ?

Ed anche la storia di Martino Traversa viene raccontata in modo scorretto. Traversa era si’ un missino ma, quando è stato ucciso, stava semplicemente facendo il d.j. in una radio commerciale di Bari, dove un gruppo di deficienti rosso/bruni era entrato per imporre la lettura di un comunicato in diretta. Ho detto rosso/bruni ( e quindi c’era nella banda, ma non nel commando, anche una tizia che aveva collaborato a Controinformazione ) ma l’ assassino casuale di Traversa era un noto fascista barese, poi fuggito all’estero sotto la protezione della fascisteria di mezza Europa, compreso Stefano Delle Chiaie.

Si puo’ quindi parlare, nel caso del povero Traversa, di un atto di "antifascismo militante" ? E invece non solo Telese lo fa, ma persino tu ( che pure racconti correttamente la storia in "Fascisteria" ) sembri ora accodarti a questa tesi .....

E mi sembra francamente una enormita’ il tuo asserire che nel libro di Telese mancherebbero addirittura 16 o 17 fascisti uccisi all’epoca. nemmeno le ricostruzioni( molto larghe) dei gruppi neonazisti attuali arrivano a sostenere numeri di questo tipo ....

Quindi, caro Tassinari, continuo a pensare con qualche fondata ragione , al di la’ della mia orgogliosa "eresia" e del mio disincanto nella rilettura di una serie di fatti ormai storici, che in certe operazioni di "riscrittura" provenienti "da sinistra", c’e qualcosa che decisamente non quadra .....

E che questo, non tanto per il tuo libro "Fascisteria", ma per i tuoi atteggiamenti di oggi, vale anche per te.

Anche se sicuramente, per Telese, molto di piu’.

Oltretutto tu, almeno, non sei un dipendente di Berlusconi ....

Keoma