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> “Cuori Neri” il libro di Luca Telese - Memoria degli anni ’70 e guerra speculare dei miti

12 febbraio 2006, 17:43

Perfettamente d’accordo sul fatto di non tirare in ballo i familiari.

I quali spesso, poi, sapevano ben poco del "vissuto" dei propri parenti.

Rimane il fatto che il tuo primo commento, su Verbano, lasciava grande spazio ad una interpretazione di ambiguita’ ; adesso sei stato piu’ chiaro e su questo, incidente chiuso.

Piu’ in generale, certo, se ti allarghi ai numerosissimi morti di destra uccisi a vario titolo dal "fuoco amico", ovviamente i numeri cambiano e di parecchio.

Ma allora si dovrebbe parlare non di "cuori neri" vittime della "guerra civile strisciante" ma piu’ propriamente di ulteriori vittime del terrorismo neofascista.

Altrimenti, con la stessa logica, dovrenno considerare Guido Rossa, Claudio Vaccher o Ennio Di Rocco non vittime del "terrorismo rosso" ma "cuori rossi" vittime del generico clima di quegli anni.

Su Riccardo Minetti sbagli, fu lui ad uccidere il giovane comunista Ciro Principessa e poi a suicidarsi in carcere qualche tempo dopo, il fratello non c’entra. Ma pur essendo il figlioccio di Delle Chaie non si trattava di un militante di destra ma soltanto di un giovane con gravissimi problemi psichici, tanto e’ vero che, nel processo per l’omicidio Principessa, fu addirittura difeso da avvocati di estrema sinistra che sostennero la tesi dell’ "incapacita’ di intendere e di volere".

Su Martino Traversa nulla da aggiungere, rimane il fatto che tanto Telese quanto i gruppi di estrema destra attuale continuano a considerarlo una "vittima dei rossi", il che mi sembra veramente una assoluta falsita’ storica.

Parlando di amnistia e piu’ in generale della battaglia di Scalzone io la condivido pienamente e oltre ad aver tra i primissimi aderito al suo appello, sono stato tra i pochissimi a rilanciarlo nelle riunioni di movimento e su molti luoghi della stampa e del web antagonista.

Ben cosciente personalmente del fatto che una eventuale amnistia per gli anni di piombo non potra’ non riguardare anche i fascisti ( anche se fascisti detenuti in senso stretto per quelle vicende non mi pare che ce ne siano piu’), diffido fortemente pero’ di certi atteggiamenti alla "embrassons nous" che pervadono una serie di compagni detenuti o esuli, da un po’ di tempo lo stesso Scalzone ed anche Persichetti, che tendono ambiguamente a teorizzare una improbabile lotta unitaria tra "rossi" e "neri" per pervenire all’ottenimento della stessa amnistia.

Tendenza che, pur non avendo tu i "problemi" di Scalzone e Persichetti, sembra spesso pervadere anche i tuoi scritti.

In un momento in cui, tra l’altro, le aggressioni fasciste in Italia sono tornate all’ordine del giorno e quasi tutta la vecchia destra golpista e bombarola dei 60 e dei 70 (da Rauti a Tigher passando per Fiore e gli stessi Mambro e Fioravanti) si è reimbarcata nella nave del Cavalier Berlusconi.

Naturalmente, come ho gia’ detto, l’ambiguita’ e la scorrettezza di Telese o di Provvisionato ( e sul piano piu’ propriamente storico anche di Pansa) e’ ben piu’ pesante e sembra anche direttamente collegata alle campagne di banalizzazione del fascismo tipiche del citato Berluska, peraltro datore di lavoro diretto di Telese e di Provvisionato ed anche editore di Pansa.

Keoma