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> “Cuori Neri” il libro di Luca Telese - Memoria degli anni ’70 e guerra speculare dei miti

12 febbraio 2006, 21:52

Ti ringrazio della possibilità che mi dai di chiarire una volta per tutte la questione del Campo antimperialista.

Mi invitano a presentare "Fascisteria", un gruppo che conoscevo composto da ex troskisti umbri e fuoriusciti toscani di Rifondazione.

Ci vado. Mi chiedono se sono disposto a firmare un appello per una manifestazione contro l’occupazione militare in Iraq. Ci mancherebbe. Lo firmo. Si scatena su Indymedia una campagna forsennata contro il Campo in cui vengo tirato in mezzo come sdoganatore dei fascisti. Al tempo stesso chi mi accusa non si perita di usare i miei testi per ricostruire la "fascistaggine" di chi avrei sdoganato. Poi i miei garbati post di replica alle falsità e alle manipolazioni dei miei testi vengono hiddati in aperta violazione della policy. Nessuno accetta la mia sfida a un pubblico confronto.

Dopo di che devo aggiungere che la più puntuale ricostruzione del percorso politico di Maurizio Neri, il principale accusato di infiltrazione, è - come al solito - la mia (nel sito di Provvisionato, in questo caso...). Il ritratto di Mutti è copiato pari pari da Fascisteria. Così la vicenda di Martinez che fino a pochi mesi prima era considerato un transfuga "buono" perché aveva denunciato il carattere criptonazista di Nuova Acropoli.
Se non ci fosse stata questa infame campagna avrei ritirato la firma, perché non condividevo l’operazione politica che era dietro la convocazione della manifestazione - che a me era sfuggita - e mi sono sentito usato. Ma schifo la minima parvenza di dissociazione e quindi va bene così. Ma credo che siano passati due (o addirittura tre) anni e più da quella polemica e sfido chiunque a produrre prove sul minimo contatto successivo tra me e il Campo.

Quanto alla conta, oltre alle vittime del fuoco amico, dato che ha un forte significato politico, perché sottolinea l’alto tasso di violenza interno alla fascisteria, ci sono una serie di morti "politicamente scorretti": rapinatori, evasi, terroristi, guerriglieri. Morti che Telese e quanti sono interessati a un’operazione vittimista-angelizzante rimuovono. E mi meraviglio che uno come te, lucido e ben informato, non colga il segno profondamente diverso della mia contabilità alternativa, che va esattamente nella direzione opposta.
Resto infine convinto della giustezza della parola d’ordine dell’amnistia per tutti e per ciascuno, come dell’asilo per tutti e per ciascuno. E che non si possa interdire a chicchessia il diritto di condividere questa rivendicazione.

Ugo Maria Tassinari