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RISPONDI.....

12 febbraio 2006, 11:54

Sono una che non ce la fa a dirsi, non rispondi, e siccome non si tratta di
posta privata ma di domande e risposte collettive, rendo in chiaro quanto ho
ricevuto da Anarcotico.
Grazie a Sam e alla pazienza resistente di tutt*.
Doriana


Dall’11.2.2006 all’12.2.2006

Ciao Doriana,
ti invio in privato una email indirizzata alle donne in nero che Paolo Dorigo
ha spedito alla newsletter di anarcotico.net dopo avervi letto il tuo
intervento su Fb.
A presto
sam


Ciao compagne delle Donne in nero, questa è la terza volta che provo a
rispondervi via email, le precedenti due sono state bloccate con crash di
programma da parte di hacker-ros-sabotatori, e così provo in word e poi includo
nella mail al volo con copia incolla, così li frego.
Sono molto contento da comunista e militante cosciente, delle cose che
scrivete sui "signorini/e" del "parlamento", e anche che vi siete trovate con
due militanti di Facciamo breccia, a lottare contro questo revanscismo, questo
medioevo incipiente che vogliono imporre sotto mille maschere, ai lavoratori,
alle donne, al proletariato, all’emarginazione, ai giovani, agli anziani, ai
malati, a quegli handicappati esclusi ai "progetti di ricerca" . Quello che
non ho capito, e come mai in Facciamo breccia si siano infilati i sionisti,
occidentalisti, violentemente amici del Giusva Fioravanti, corrispondenti ai
sedicenti di oggi "radicali", molto diversi da quelli solidali alla sinistra,
dei ’70, che all’epoca loro, e non certo il Bertinotti contrario allo
scioglimento dei ros, chiamavano il loro giornale "Liberazione".
Essendosi infilati i radicali, anche se di persona, in Facciamo breccia, ne
sono uscito quasi subito anch’io, a malincuore, ma essendo ancora detenuto sia
pur in casa, con meno possibilità di spiegare perché chi sostiene l’ingresso
nell’UE di Turchia ed "israele", non merita dignità o riconoscimenti nel
combattere contro il "vaticanismo" assassino di eresia e ragione.
Spero i passi avanti che farete assieme a tutte le donne, magari nel
trasformare il 8 marzo in sciopero delle donne anziché in cincischiamento di
roselline, giocopalla di maschietti ruffiani, siano notevoli e forti come le
parole che ho letto.
Spero possiate anche aiutare noi dell’Avae-m
(www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org), tra cui vi sono molte
donne, a combattere questo sistema di oppressione molteplice.
Abbracci
Paolo


Ciao Paolo, so qualcosa di te, so qualcosa degli anni in cui eri "fuori", e
immagino solo provo ad immaginare, quelli "dentro".
Io sono una che annusa, che parla in suo nome, che parla anche a nome di quelle
che non scriveranno mai, che non si vedono mai. Queste non sono le Donne in
Nero, loro anche se pochi le conoscono, sono visibili,vestite di nero, in
silenzio, con uno striscione e magari una manina che "parla", io sono anche
Donne in Nero Tuscia.
Frequento realmente i luoghi del movimento e della politica solo dal 2001, dopo
Genova. Prima, prima ho lavorato, 30 anni in una banca, due figli, non avevo mai
scritto, se non poesie da quando avevo 13 anni. Oggi parlo, scrivo, cammino, non
lavoro più e quindi non sono pagata se non per quello che ho fatto per tanti
anni. Sono un’anomala nel panorama movimento. Sono sempre stata un’anomala dai
banchi di scuola ad oggi, che di anni ne ho 55.Femminista? Si, donna, che vive
nel
mondo, ribelle, critica e sotto critica. Amo la vita credo quanto te, amo quelli
che sono invisibili e quelli che hanno il coraggio di esporsi, come me. Perchè
oggi mi voglio più bene. Non riuscrirò mai a parlare e scrivere come la politica
vuole, ma arrivo dove è possibile, per chi annusa come me: l’onestà e l’amore.
Grazie Paolo, per avermi scritto, oggi sarò a Roma e l’8 marzo, con fiori senza
fiori, con rabbia e con la forza dell’utopia, per le strade di questo devastato
paese:insieme a te, a tutt* quelli che sperano e lottano come possono, anche
inconsapevolmente, urlando o in silenzio.
Doriana


Ciao Doriana,

ti giro in privato un altro messaggio giunto per te.

Buonagiornata
sam


Carissima Doriana.
Come puoi immaginare io non condivido l’impostazione generale delle Donne in
Nero.

Per esempio: cosa significa LIBERATE IL PARLAMENTO?
Innanzitutto chi lo dovrebbe liberare?
le donne immagino.
Beh intanto sarebbe stato meglio mettere LIBERIAMO IL PARLAMENTO, se no pare
sempre la solita storia di armatevi e partite;-))))))
Ma a parte questo ci sono parecchi compagni (oh, io adopero il maschile come
neutro, non è colpa mia se l’italiano non prevede il neutro!) che non arrivano
proprio a vedere il nesso fra LIBERTA’ e parlamento!!!!!

E’ scontato non solo per i compagni, maschi e femmine, ma pure per la gente che
non si interessa di politica che il Parlamento è la codificazione statuale della
non libertà.
Se tu ti ascolti, per esempio, la radio che manda i servizi parlamentari, ti
accorgi che si tratta di esercizi puramente dialettici fra "pari", non in senso
inglese, perché i cafoni abbondano;-))))

Ora io ho la sensazione quando leggo certe cose, come quella che hai postato,
che le donne in nero e tutti quelli come loro, stanno sempre a scoprire l’acqua
calda!
Il peso del Vaticano sappiamo quanto sia pesante in Italia
, è mi pare strano che ci si meravigli delle ritrosie
delle forze istituzionali, media, parlamentari destri e "sinistri", che non
oppongano una resistenza convinta al prepotere vaticano. Come potete pensare che
in piena campagna elettorale i sinistri si inimichino l’elettorato cattolico?
Oltre tutto la coalizione di centro-sinistra è capeggiata da un cattolico,tutti
anche i più radicali sono dei baciapile!
Non credo che pure tu pensi, ammesso che riesca ad arrivarci, che la "discesa
dal pero" di Caruso sposti di un ette le cose;-))))).

Anche perché lui anche, come tutti gli altri, al parlamento ci va per interessi
suoi, siccome il processo in cui siamo coimputati (ognuna ha le disgrazie
sue!!!), può anche avere un esito infelice, meglio pararsi il sederimo con un
bel mandato parlamentare, no?.
Perché poi questo è il parlamento, in sostanza, e il potere in generale.Ti credi
che solo Berlusconi va al governo per farsi i cavoletti suoi?Si possono fare
pure stando all’opposizione, nei consigli comunali, nelle dirigenze delle
cooperative e così via, da scranno a scrannetto, da cadrega
a cadreghino.

Quindi non LIBERATE IL PARLAMENTO
Ma LIBERIAMOCI DEL PARLAMENTO
non andando a votare e
LIBERIAMOCI DI TUTTI I POTERI

Compreso quello del PAPA, ma se le donne non entrano in una ottica generale di
liberazione, se continuano a demandare a delegare a tizio e caio,difficilmente
caveranno un ragno dal buco, al massimo sostituiranno un potere patriarcale
ieratico con uno altrettanto ieratico, col camice dello scienziato, sai che
progresso sostituire una tonaca al camice del manipolatore!

E poi non mi dire che le donne in nero o fare breccia sono formazioni spontanee,
dai, qui nessuno è nato ieri;-))))
In ogni caso:
I MASCHI DELLE DONNE IN NERO SANTI SUBITO!!!
quelli morti perché sai quanto hanno sofferto
quelli vivi perché sai quanto debbono soffrire.

Con affetto
Vittoria Oliva

Inizio cara Vittoria, e tu hai pratica di stesura volantini, con il testo che
abbiamo dato durante il sit in davanti al Parlamento:
La missione militare italiana in Iraq viene rifinanziata dalla maggioranza in
Parlamento con il voto di fiducia, senza dare a nessuno la possibilità di
discuterne, nonostante la maggioranza del Paese si sia espressa in ogni
occasione per la pace e malgrado quel che tutti abbiamo visto sull’uso del
fosforo bianco a Falluja. D’altra parte siamo diventati un Paese in cui si
rischia la galera per reatiche riguardano scelte di vita personali che non
recano danni alla società, e in cui un ladro che entra in una proprietà privata
può essere ucciso e un ladro che ruba a man bassa beni pubblici può giovarsi di
un condono.
FORSE ABBIAMO "ESPORTATO" IN IRAQ TROPPA DEMOCRAZIA E NE SIAMO RIMASTI PRIVI.
LIBERATE LA PACE E IL PARLAMENTO
www.donneinnero.it Donne in nero a Roma

Credo che il testo sia chiaro nelle intenzioni e nella denuncia, è stato
elaborato da alcune di noi, quelle che tra il lavoro e i problemi personali,
sentono l’esigenza di confrontarsi , come noi, con il tema comune del potere
maschile, della guerra economica e di religione. Non abbiamo e non vogliamo
essere un partito e/o un associazione, siamo una rete oggi internazionale, dove
ognuna entra-esce, ci accomuna la pratica del silenzio nei nostri sitin, il
vestirci di nero, facciamo parlare le nostre manine e i volantini che
diamo,creiamo iniziative e sosteniamo di volta in volta le donne con cui ci
accomuna la forza della non-violenza.
La manifestazione di ieri a Roma, è partita dal basso, è continuata con coloro
che vivono in basso, è stata schiacciata, perchè niente emergesse, dall’alto,
come tutti possono immaginare. Le tue-nostre parole comunque volano in rete,
girano. Sempre più credo che sia fondamentale comunicare, tra donne e donne, tra
uomini e donne, anche per questo sto rendendo le nostre mail, pubbliche:
emergono tutte le contraddizioni, le certezze, i disagi, e le speranze.
E gli uomini delle Donne in nero, sono i compagni che camminano con noi e ci
diamo vita.
Con tanto affetto,
Doriana