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> Il Caimano che azzanna l’Italia

25 marzo 2006, 19:01

E infatti, cara Vittoria, qui non si tratta di sottovalutare la situazione, anche se francamente una logica da "grosse koalition" non la vedo, almeno per qualche anno, assolutamente praticabile.

Ma appunto, come dici giustamente anche tu, i problemi reali sono altri.

In questo senso, mi ha colpito molto positivamente un articolo di Sergio Bologna ( uno dei pochi vecchi potoppini che sembrano non essersi bevuto del tutto il cervello) pubblicato oggi su questo sito.

E invece in certi interventi "catastrofisti" e "complottardi" - come quello che apre questa discussione - vedo due rischi, uno immediato e uno piu’ a medio termine.

Il primo rischio è quello di celebrare una specia di onnipotenza di Berluskaiser che francamente vedo ormai al lumicino ( chiaramente parlo di Lui e non del mefitico "berlusconismo" che ha ormai attecchito fuori dal centrodestra).

L’altro rischio è quello di considerare queste elezioni - e bada bene, io sono uno che ha deciso di votare - come una specie di sfida decisiva ed ultimativa all’OK Corral.

Dopo la quale, se vincesse Berluskaiser bisognerebbe addirittura emigrare e se invece vincesse Prodi gran parte dei problemi sarebbero risolti.

Ovviamente, da un punto di vista non soltanto "di classe" ma anche genericamente "democratico", penso che le cose non stiano affatto così.

E sento molto pericoloso, nel caso di una probabile e per me auspicabile vittoria del centrosinistra, un sentimento di massa che, per paura di un ritorno al potere del centrodestra, si atteggiasse a difensore "a prescindere" del futuro Governo Prodi.

Sarebbe un film già visto quando eravamo piu’ "pischelli", quando il Pci non ando’ nemmeno direttamente al governo con ministri e sottosegretari ma semplicemente entrò nella maggioranza.

E COSA AVVENNE CE LO RICORDIAMO MOLTO BENE ....

Dario/Keoma