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> Francia, la sinistra fa muro contro Chirac. Lista di tutte le manifestazioni in Francia

4 aprile 2006, 22:24

Parigi non è altro che l’inizio! Svegliati!

Venerdì sera. Piazza de la Bastille. Ore 18.00. Chirac, dopo il parere
positivo della Commissione Costituzionale sulla legge che il governo
francese ha proposto in risposta ai moti di novembre delle banlieue parigine
(che prevede, oltre al contratto di lavoro per 14enni, modulazione dei
sussidi a seconda del buon comportamento o meno del cittadino, anche il Cpe)
deve tenere un discorso "alla nazione" a reti unificate e dire se
promulgherà la legge o la rispedirà al mittente, di fatto cancellandola.

Un discorso, il suo, che il quotidiano "liberazione" di sabato definisce
schizofrenico: due minuti e mezzo per affermare, senza motivare o spiegare
nulla, che la legge è giusta e farà bene al paese. Di contro farà cambiare
piccole sfumature dei punti più contestati.

Non fa in tempo a finire che la piazza è un rumore assordante di
indignazione. "Chirac in prigione, Villepen dimessioni!" si sente in coro...
la piazza si fa di minuto in minuto più gremita e la decisione è di andare
all’Eliseo, ora!

Ci si sposta, verso il centro di Parigi. Al museo del Louvre incontriamo un
altro gruppo di studenti. siamo almeno cinquemila, ma la gente continua ad
arrivare, sempre più numerosa. attraversando tutta Parigi arriviamo di
fronte all’Opera, giusto al momento dell’uscita del pubblico, neanche a
farlo apposta! la strada è bloccata da un plotone di CRS più minacciosi che
mai. Anziché cercare lo scontro, come è avvenuto nelle ultime settimane,
cominciamo a correre e prendendo una via laterale scavalchiamo il blocco di
polizia, completamente disorientata. Facciamo in tempo a verniciare con
palloncini "caricati" di un bel colore viola gli spettatori impellicciati e
ingioiellati dell’Opera che, anch’essi disorientati e scortati dal personale
in livrea tenta di raggiungere i taxi più vicini. ancora di corsa, sempre
più numerosi, saremo ormai diecimila, quindicimila, sfiliamo per i
boulevard. il traffico completamente in tilt, la polizia completamente
spaesata. raggiungiamo il consiglio nazionale, sede del parlamento francese
con fischi, indignati e determinati. Arrivano allora i primi reparti di CRS
a sirene spiegate, e scendono di corsa dalle loro corriere e cominciano a
spruzzare gas urticanti e lacrimogeni. dopo averli accolti con bottiglie e
sassi, ci spostiamo ancora. alla Sorbona!

Raggiungiamo il Quartiere Latino verso mezzanotte, tra la gente stupita,
incredula. Ma siamo anche noi stessi increduli nello scoprirci così tanti,
così gioiosi, così determinati. ma alla Sorbona dura davvero poco.non ci
piace, non ci interessano le zone rosse che hanno costruito, ci indignano,
ci fanno schifo.se ne riparlerà martedì 4 aprile, nuova giornata di
mobilitazione. ed è così che dopo un lancio fittissimo di lacrimogeni si
riparte, vogliamo riprenderci la città!

E allora ci incamminiamo verso il cuore di Paris, una critical mass notturna
che si sposta in modo imprevedibile e selvaggio bloccando ovunque il
traffico, mandando in tilt la polizia che, completamente spiazzata, si
limita a seguire questo serpente rumoroso e imprevedibile.

"Parigi non è altro che l’inizio, svegliati"! 15 mila persone che cantano
questo slogan, che lo urlano, che costruiscono mini barriere con i cantieri
che trovano sulla strada per bloccarne gli incroci.

Gli automobilisti che suonano, divertiti e stupiti, che applaudono. autisti
di bus notturni che suonano i loro clacson, applaudono e aprono le porte per
permettere ai passeggeri di scendere e unirsi alla festa. parigini in
pigiama alle finestre che, stropicciandosi gli occhi assonnati, ci danno il
benvenuto.insonni che in pigiama e piedi scalzi escono dal portone dei
propri palazzi per salutarci.

Una risposta ironica, festosa, determinata: un corteo di giovanissimi,
ventenni, che, per una notte, anziché scontrarsi con la polizia, decide di
prendersi la città! Una parade del cognitariato che sveglia nella notte
Parigi. i cognitari conoscono bene la metropoli. dopo i blocchi del giorno
prima alle stazioni, alle gallerie commerciali, al raccordo anulare
parigino, adesso dicono sveglia! Svegliatevi, siamo gli studenti, siamo i
precari, siamo radicali e metropolitani! Siamo coloro che bloccano le
università, che occupano i binari dei treni, che volevano riprendersi la
Sorbona a marzo, che vogliamo vivere! Mi viene da pensare che è davvero
finita la transizione dal fordismo al post fordismo, e queste giornate
parigine lo dimostrano! Questo conflitto è l’espressione piena e forte
dell’accumulazione flessibile e metropolitana.

Siamo tanti, tantissimi. e attraversiamo l’intera città, dal sud fino al
nord, fino a Pigalle, il quartiere notturno di Parigi, del moulin rouge,
delle sex worker. e mentre camminiamo e svegliamo la città, tre
spogliarelliste seminude dal balcone di un camerino di un locale di lap
dance ci salutano, -siamo con voi ci dicono! I tamburi suonano, c’è chi
balla, chi canta, chi sbriciola le vetrine di banche e agenzie di lavoro
interinale. nella nottata sono almeno 60 le "sanzioni" che questa gioiosa
parade ha praticato.

E alle tre della notte, ancora tutti, insieme, a migliaia, cominciamo a
salire verso le Sacre Coeur, a montmart, simbolo francese della Comune. è
proprio qua dove i ribelli si erano difesi, dove avevano costruito quella
formidabile esperienza di resistenza, di invenzione del comune, di
ribellione! E proprio qua è arrivato il corteo. "tutti i casseur al Sacro
Cuore"! Si cantava mentre si facevano i ripidi gradini. le immagini che mi
ritornano in mente sono quelle di uno sciame, intelligente, abile, che
costruisce forme diverse e molteplici di espressione, in grado di
riprendersi con la gioia e l’essere insieme una intera città, di sorprendere
e sorprendersi, di vivere l’intensità del rischio e dell’invenzione!

1871-2006 questo è stato scritto sul portone di ingresso della basilica,
mentre attorno ad un falò nuovi comunardi europei stringevano l’alleanza
delle nuove generazioni. delle generazioni che innovano continuamente
l’eterno!

++posse