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> La Rosa nel Pugno: arrivederci e grazie

5 maggio 2006, 09:37

Caro operatore ecc
come mai chiami i radicali "di sinistra"? Non sono mica di di sinistra!
In altri tempi ho appoggiato molte loro campagna e ho anche versato la quota di sostenimento per 2 anni, sono stata d’accordo con molti referendum e oggi apprezzo la difesa che fanno della laicità e sarei disposta a portare avanti una campagna per sciogliere l’Italia dai patti lateranensi, li appoggio nella difesa che fanno dei carcerati e della libertà di ricerca... ma chiamarli di sinistra mi pare azzardato. Hanno appoggiato l’invasione irachena, sono filobushiani e filo-neocons, odiano a morte i sindacati e hanno sempre difeso la precarizzazione estrema del lavoro, non hanno mai detto una sola parola contro la globalizzazione e contro le multinazionali, o contro i grandi organismi economici come WTO, BM, o FMI, non si curano dell’ambiente e della crisi del pianeta, non dicono una parola sul dispotismo bancario, non hanno mai attaccato la privatizzazione dei beni fondamentali e dei servizi che ora sono pubblici, non hanno mai difeso lo stato sociale né i diritti dei lavoratori, né hanno parlato contro la Bolkestein...
Certo nNon potrei mai scrivere un articolo come quello sopra né mi interessa che essi raccolgano pochi voti, anzi più gente li vota meglio credo che sia, ma il fatto è che le pregiudiziali economiche di questo movimento sono di destra e l’economia non è un settore di poco conto (per qualcuno anzi è la struttura portante della società), per cui alla fine sono le idee sull’economia che connotano un movimento e i radicali, economicamente parlando, non sono affatto di sinistra, ma appaiono come dei neocons laicisti, scevri da ogni sorta di confessionalismo.
Il fatto che siano entrati nel centrosinistra a me pare molto anomalo e deve aver sbalestrato molti elettori che si sono guardati bene dal votarli. Francamente penso che, se Berlusconi li avesse accettati nella Cdl, ci sarebbe andati tranquillamente e sarebbero stati egualmente anomali, ma nel governo di centrosinistra proprio non riesco nemmeno a immaginarli, altro che come l’esca di una miccia.
La loro posizione è troppo particolare perché l’elettore riesca a pensarli in questo o quello schieramento e, in tempi bipolari come questi, la loro collocazione difficile dissuade dal voto.
Ascolto spesso radio radicale e mi piace la loro rassegna stampa, ora sento che anche alcuni radicali riconoscono che l’impero capitalista che si esprime come neoliberismo non ha migliorato le condizioni economiche degli oppressi e anzi ha aumentato l’impoverimento del globo, e che il loro disinteresse per questa oppressione in campagna elettorale non ha loro giovato per cui occorrono dei ripensamenti, ma questi accenni sono ancora troppo poco perché si possa parlare di svolta a sinistra, una cosa, del resto che a loro interessa meno di niente
saluti
viviana