Home > ... > Forum 7629

> No alla modifica della Costituzione

7 giugno 2006, 13:12

Tanto per cambiare, hai ragione da vendere.

Non vorrei che, cullati dal risultato sostanzialmente positivo delle amministrative e dall’assenza del problema del quorum, i centrosinistri nostrani diano per scontato che "è già fatta".

Le cose non sono così semplici e si è anche capito che Il Caimano e c. cercheranno demagogicamente di buttare tutta l’attenzione sulla riduzione del numero dei parlamentari - cosa peraltro veramente minima - prevista dalla famigerata legge Calderoli, cercando così di far dimenticare l’aspetto devolution e gli altri aspetti perversi della medesima legge.

E gia’ si comincia a profilare, basta guardare Indy ed altri luoghi "nostri", un certo "astensionismo di sinistra", variamente motivato ...

E non mi riferisco all’astensionismo tradizionale di tipo anarchico e/o "duro e puro", che do per scontato ma - non me ne voglia Mick - do anche per poco rilevante nel gioco complessivo dei numeri.

Parlo invece di un "astensionismo di sinistra" motivato con elementi di delusione, rispetto al governo Prodi, che già si stanno profilando anche nell’elettorato di sinistra "non estremista".

Dalle promesse di "lacrime e sangue" e di manovre bis o tris immediatamente esternate dal banchiere/ministro Padoa Schioppa, dal mancato ritiro immediato dall’ Iraq ( D’Alema oggi parla di fine anno che è sostanzialmente quello che diceva pure Berluskoni) fino ad episodi veramente antipatici come la "trombatura" avvenuta oggi a scrutinio segreto della impagabile Lidia Menapace per la presidenza di una commissione parlamentare.

Aggiungi a tutto questo una assenza di informazione radio/televisiva della quale i dubbi di Margherita sul valore del Si e del No sono un esempio molto indicativo.

Insomma, non è una passeggiata, proprio per niente.

Keoma