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> Grazie Lidia

10 giugno 2006, 07:48

Varie osservazioni sparse e fatte a denti stretti.
Chi insulta o dice sciocchezze in genere non firma, nemmeno con uno pseudonimo e questo parla già da sè della sua vigliaccheria e villania.
Attaccare Lidia Menapace poi è proprio da persone basse di cervello e di cuore e valuto inqualificabile anche il modo cretino con cui è stata attaccata.
Poi:
la festa delle forze armate è il 4 novembre e non c’era nessun bisogno di duplicarla il 2 giugno, visto che la repubblica è fondata sul lavoro e non sull’esercito, perciò è stata uno spreco e una esibizione inutile, una pura retorica delle armi che con la nostra repubblica non c’entra per niente e anzi ne ha snaturato il carattere.
La festa delle forze armate è anacronistica o obsoleta in un tempo che è dominato da guerre preventive, violazioni di tutti i trattati internazionali, campi di tortura, neocolonialismo, dichiarazioni di guerre infinite su stati canaglia che hanno il torto di possedere materie prime, mercenari e sceriffi del mondo.. Di fronte a tali orrori le retorica inbalsamata di parole come patria, bandiera, tricolore, nazionalismo, democrazia da esportare, guerre umanitarie e onor militare ecc. diventa assolutamente insopportabile. Il puzzo dell’ipocrisia sale alle stelle. E le parate diventano un di più di cui faremmo volentieri a meno.
La guerra preventiva (che vuol dire biecamente aggressiva) ha il sopravvento sul diritto internazionale, e questo è avvenuto con l’Iraq, l’Italia faceva bene a non mettersi al servizio degli aggressori e a rispettare l’articolo 11 della Costituzione che "ripudia" le guerre di attacco e, dopo questi fatti criminali, che hanno aggravato ancor di più la situazione del medio Oriente e del Mondo duplicare una celebrazione mi è sembrata fuor di luogo.
E non mi si venga a ripetere la solfa degli italiani brava gente, perché gli italiani in Iraq hanno arrestato e consegnati civili innocenti alle torture di Abu Graib, hanno bombardato per giorni alla battaglia dei ponti, uccidendo innocenti, hanno fatto perlustrazioni aeree per permettere a inglesi e americani di distruggere meglio abitazioni civili e ospedali, hanno fatto saccheggi nelle case irachene, hanno nascosto la strage di Falluja, hanno partecipato alla guerra in funzione di aiutanti e hanno speso per la ricostruzione del territorio devastato solo un decimo di quello che che la missione costa, spendendo in armi e distruzione i nove decimi, il che mi pare spiega da solo lo scopo precipuo della "missione"
Due anni fa le cifre per la difesa davano la spesa bellica italiana a 19.670 milioni di euro ai quali andavano aggiunti 1.200 milioni destinati alle missioni. L’Iraq da solo è costato 1500 milioni. Il costo dei 121 Eurofighter, caccia che hanno sorvolato i cieli di Roma, era due anni fa di 10 miliardi di euro, gli stessi per cui ora si deve fare una manovra correttiva contro la bancarotta della banda del buco, detta Cdl.
Poi chiedo: a cosa serve avere 190.000 soldati (i carabinieri non li metto in conto, pur essendo la quarta forza armata, perché svolgono anche funzioni di presidio interno) quando per le missioni all’estero si impiegano 10.000 uomini?
Il 63% degli italiani ritiene che “le guerre sono sempre sbagliate".
In quanto alla bandiera arcobaleno, è stata sventolata su tutti i punti del globo, a New York come in Giappone e alla grande manifestazione mondiale per la pace parteciparono su tutto il globo 110 milioni di persone di tutte le nazionalità, questo è avvenuto anni fa e oggi quelle persone sarebbero molte di più perché della guerra siamo tutti orripilati.
Poi tutti sanno che la bandiera della pace ha i sette colori dell’arcobaleno, perché rappresenta l’alba di una nuova era dove le divergenze tra stati siano risolte con mezzi diversi dalla barbara ferocia di guerre assassine, e rappresenta anche tutti i colori del mondo cioè l’unione dei popoli, e tutti sanno che non è uguale alla bandiera dei gay americani, perché i colori sono diversi e manca per esempio il nero, ma nel discorso della pace e della civile convivenza rientra anche l’armonia con i gay, che di male al mondo non ne hanno fatta mentre i guerrafondai hanno le mani sporche di sangue assassino.
Le frecce tricolori durano pochi secondi, e, rispetto a quello che costano sono uno spreco inutile. Sono anche pericolose. A Ramstein in Germania nel 1988 hanno ucciso 59 persone.
Il militarismo è morte non spettacolo e farne uno spettacolo stravolge solo ogni senso comune. Dietro quelle scie colorate ci sono piloti da guerra e questa cosa non fa affatto ridere.
Capisco che per quanti sforzi si faccia, resteranno sempre dei fascisti i cui fondamenti sono il culto della guerra, la discriminazione, la xenofobia, il razzismo, la violenza e la volgarità. La mia e nostra speranza è che diventino sempre meno
viviana