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17 luglio 2006, 12:53

I casi sono due ; o si ritene che l’ONU sia semplicemente una copertura per l’imperialismo yankee , oppure ci si chiede se sia legittimo comunque l’intervento militare di un organismo sovranazionale sui problemi interni dei singoli stati : in questo secondo caso la domanda è più ampia , perchè occorre chiedersi se ha senso un organismo sovranazionale che intervenga comunque in determinate situazioni, perchè l’intervento o si fa militare o, mie anime belle, non si fa proprio, dato che in genere in questa situazioni le parti contendenti non fanno schermaglie verbali, ma si sparano addosso . Detto questo occorre aggiungere che di regola i conflitti da secoli sono mediati fra stati , nazioni e popoli a suon di cannonate e sempre di regola uno aggredisce e l’altro viene aggredito ; ognuno ovviamente con le sue buone ragioni : aggiungiamo infine che talvolta se non spesso le popolazioni sposano con ardore le tesi di una o dell’ altra parte comportandosi di conseguenza in modo aggressivo ; divengono ovviamente inermi nella misura in cui poi la loro parte è sconfitta militarmente . Scusate il cinismo, ma così è , come si è visto ampiamente nella storia e recentemente in Yugoslavia, in Somalia , nell’Ulster e così via .
Da ciò si può dedurre che o si rifiuta l’esistenza di un organismo sovranazionale , che comunque verrebbe influenzato dalle grandi potenze ( e di logica si adotta la teoria del non intervento,per cui i problemi dela Palestina sono problemi interni di uno stato e vinca chi è più forte) , oppure ci si tiene un organismo sovranazionale castrato, come fu la Società delle Nazioni .
Occorre comunque ricordare che l’intervento in Afghanistan è stato voluto non solo perchè in quel territorio pare si sviluppasse ,protetto, il terrorismo internazionale, ma perchè il regime dei Talebani era ( o era descritto ) come una sorta di inferno in terra, le cui vittime erano dissidenti, donne ( ah il burka...) gente comune , opere d’arte, bambini , con la legge islamica , le lapidazioni e così via .
Dato che i Talebani erano e sono armatissimi, l’intervento non poteva che essere armato , ed era nell’interesse dell’Umanità e del popolo afghano che si diceva violentato e mutilato. Detto questo , si poteva al contrario dire ( e v’è chi l’ha detto) che era una questione interna all’Afghanistan, e che se i talebani impalavano le donne senza burka era in fondo una questione loro : è una posizione legittima , come a questo punto è legittima quella di chi sostiene che i travagli dei Palestinesi assomigliano ai travagli di tanti altri popoli nella storia,non per ultimo il popolo ebraico nei secoli, e che è una questione che riguarda solo Israele ed i Palestinesi.
Tutto ciò per ricordare che la Menapace ( che mi risulta abbia combattuto contro i nazifascisti) , a mio parere opera come una pacifista lucida e con quella conoscenza della geopolitica , ahimè necessaria per poter discutere con cognizione di causa ; mi pare invece che chi si ponga come pacifista "puro " goda soprattutto di un autocompiacimento narcisistico ; come ci si sente puliti a dire NO, una sorta di catarsi , lasciando che altri , con le mani zozze e traditori dell’idea, si sporchino con la gestione spicciola di esercito e di alleanze . Una bel NO ad ogni soluzione che non sia quella radicale e definitiva , senza se e senza ma , mischiando in modo francamente un po’ becero Irak, Afghanistan, Somalia , Kosovo , quattro situazioni fra loro diversissime.
Vorrei infine ricordare che , a quanto mi risulta , la sfilata militare del 14 luglio, dell’esercito repubblicano , sia stata fatta in Francia sotto ogni Presidente ; e che tanti anni fa a Milano per il 25 aprile sfilavano di corsa i bersaglieri, suscitando l’entusiasmo di tutti, compresi di chi la guerra l’aveva fatta contro i nazifascisti senza se e senza ma.
Buster Brown