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> Scusate il disturbo: Gabriele Torsello libero!

3 novembre 2006, 12:44

l fotoreporter italiano convertito all’Islam e sequestrato in Afghanistan è libero. Lo ha annunciato il ministero della Difesa. Termina così un incubo durato quasi venti giorni, nel corso dei quali anche i capi talebani hanno rivolto un appello ai malviventi che lo avevano sequestrato. Massimo il riserbo sull’operazione che ha portato il collaboratore di Peacereporter alla libertà. Ed anche l’organizzazione di cui fa parte ha dato conferma della liberazione.
Ecco il comunicato di Emrgency: "Oggi, venerdì 3 novembre, intorno alle 10 ora italiana (le13.30 in Afghanistan) una telefonata all’ospedale di Emergency a Lashkar-Gah ha indicato che sulla strada per Kandahar si sarebbe potuto trovare Gabriele Torsello liberato. Un membro afgano dello staff di Emergency, viaggiando nella direzione indicata, ha trovato Gabriele Torsello e lo ha accompagnato da incaricati del governo italiano. Emergency ha immediatamente avvertito i familiari, il ministero degli Esteri e l’ambasciatore italiano a Kabul."

Già ieri aveva rotto il silenzio con una telefonata per dire che sta bene, dopo 10 giorni senza contatti che avevano fatto temere per la sua sorte, riferisce il sito di Peacereporter. "Sì, sto bene, sto bene", aveva detto in una telefonata all’ospedale di Emergency di Lashkargah, nel sud dell’Afghanistan.

Torsello libero
(da Peacereporter.net)
Nella telefonata, Torsello si era anche informato sulla salute di suo figlio: "Dov’è adesso? Dite di portarlo dalla nonna". Poco dopo la mamma del reporter gli ha "virtualmente" risposto: "Tuo figlio sta bene e si trova qui con noi", ha detto la signora Vittoria Augenti.

Il fotoreporter ha chiesto inoltre se si sappia chi sono gli autori del sequestro: "Ma quanto durerà ancora? Chi sono questi che mi tengono?". Prima della telefonata di oggi, l’ultimo contatto era avvenuto dieci giorni fa, sempre con una telefonata all’ospedale di Emergency.

I rapitori di Torsello, sequestrato il 12 ottobre mentre viaggiava su una strada fra Lashkargah e Kabul, hanno detto di volere, in cambio della liberazione, che il governo italiano ritiri le truppe dall’Afghanistan o riporti nel Paese un cittadino afghano convertito al cristianesimo e a cui Roma ha concesso asilo politico. L’ultimatum dato dai sequestratori era scaduto il 22 ottobre. Torsello, convertitosi all’islam, è nato in Puglia ma risiede da alcuni anni a Londra.