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Lula, Prodi e i trotzkisti

2 marzo 2007, 18:43

Tutti trotzkisti?

Sono amareggiata dall’allontanamento per due anni di Turigliatto da Rifondazione.

Ecco su questioni come l’Iraq, la Palestina, l’Afghanistan non si puo’ fare, dire e votare cose diverse. Non si puo’ marciare il giorno prima contro tutte le guerre e il giorno dopo dichiarare fedeltà alla Nato e inviare le truppe in Afghanistan.

Prendo a prestito una frase e dico che "Ribellarsi è giusto e disobbedire è un dovere!"
Ci vuole coerenza!

Chi è in Senato non puo’ votare di tutto con il continuo spauracchio di Berlusconi che torna!

Certo il ritorno di Berlusconi è un pericolo reale ma anche l’allontanamento di chi è al governo con il paese reale, con le donne e gli uomini che erano a Vicenza contro la base è un pericolo reale.

A Vicenza ho notato che quasi tutti i pezzi del corteo si caratterizzavano oltre che per il loro NO alla base anche per altri NO, quell contro la TAV, quello per l’acqua come bene comune, quello contro mille altri progetti che cercano di passare in questi mesi oltre che prima con il governo Berlusconi.

E’ stato un dire: ci siamo, siamo qui ora, ma rivendichiamo tutte le lotte che in questi mesi hanno visto il paese in piazza e il palazzo dire altro.

Allora non ce la si puo’ cavare con la storia dei gruppi trotzikisti per altro minoritari in tutti i paesi citati. E no!! Non c’erano solo i trotzkisti a Vicenza.

C’era anche la Sinistra Critica certo ma c’era forte la nostra CRITICA ALLA SINISTRA AL GOVERNO, c’era quel popolo di sinistra che il giorno dopo si è sentito dire da Prodi e D’Alema "Noi andremo avanti" e che ha sentito queste parole bruciare sulla propria pelle.

E le parole di quei 200.000 e di altre e altri ancora dove sono arrivate, da chi sono state ascoltate, in che cosa si sono tradotte?

Chi tra noi puo’ davvero parlare di "tradimento"?

mariangela