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> Fuori dallo stalinismo. Per il comunismo

1 settembre 2006, 11:43

Rileggo questo articolo a distanza di tre anni e non posso che essere dì’accordo. Purtoppo, però, mi pare che la situazione dello stalininismo, sia quello "dilatato" (del quale i DS ne sono un bell’esempio) che quello "reale" (cioè che si richiama proprio a Stalin non sia affatto migliorata. Sullo stalinismo "reale" è uscito un bel volume, presso einaudi (storia de gulag di V. Chlevnjuk) con un’amplissima documentazione. Il saggio è un tipico saggio storico, basato sulle fonti, sulla loro criitica e su una notevole capacità interpretativa e di lettura della documentazione. Purtroppo però, come dicevo prima, in rete (e non solo) nella lettura dello stalinismo sta riprendendo piede un’incredibile atteggiamento "giusticazionista" ma non solo. E’ uscito da c.a. un anno un libro davvero indicativo di Ludo Martens (in Francia pubblicato nel 1994) che sto cercando di leggere in questi giorni in seguito ad un dibattito su Stalin (che ha un numero ancora incredibile di seguaci. Per me anche uno sarebbe troppo). Insomma il libro è "Stalin, un altro punto di vista", se vi capita leggetelo! (se ce la fate). Cascano le braccia.
Il problema è che non vorrei che di fronte alle diffcili e tormentate realtà del mondo d’oggi ( e le inevitabili delusioni e sconfitte) si riproponesse l’organizzazione ferrea del partito "principe". Ci mancava pure Stalin!!

Andrew