Home > ... > Forum 2570

> Alle radici dell’odio tragedie incomparabili sull’orlo di una foiba

16 febbraio 2005, 09:03

Collotti scrive cose sante che se fossero pubblicate su un sito diverso da questo gli attirerebbero le ire di tutti . Gli è che che le foibe, evento tragico ed ingiusto , sono e sono state l’unico appiglio per il neofascismo italiano per potersi definire vittime ingiuste dei vincitori . Altre considerazioni andrebbero fatte oltre a quelle svolte con maestria dal Collotti : in primo luogo che pulizie etniche più o meno violente a danno di chi aveva scatenato la guerra hanno coinvolto tutta Europa ; penso solamente alla espulsione dei tedeschi dai Sudeti da parte dei Cechi . In secondo luogo che , volenti o nolenti, una guerra devastante come la seconda mondiale non poteva dirsi finita con la sottosrizione degli armistizi . Vi è stato dopo un redde rationem fra vincitori e vinti un po’ dappertutto ; situazione questa che per esempio era avvenuta anche dopo la guerra civile spagnola, senza che alcuna voce si sia levata ( o si levi tuttora) per lamentare le stragi fatte dai franchisti dopo la vittoria . Ma ciò accadeva anche nelle guerre antiche ( penso alla sequela di lutti che ha coinvolto l’Europa nella guerra dei trent’anni anche dopo la cessazione ufficiale delle ostilità ) , solo che non vi erano giornalisti o scrittori a riportare le cronache di quei fatti , e che certe situazioni, come appunto le pulizie etniche , venivano considerate come un naturale corollario della guerra . La morale che si può trarre da tutto ciò quale è ? E’ una morale semplice e scontata : la guerra non è una competizione leale , dove si rispettano sempre le regole ; la guerra è quanto di peggio si possa concepire , e quanto deriva dalla guerra è parimenti un incubo che nulla ha a che vedere con alcuna regola di convivenza o con la logica.

Buster Brown