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Fausto Bertinotti : VOGLIO... una vera Riforma del Paese (2)

Publie le lunedì 3 ottobre 2005 par Open-Publishing

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di Fausto Bertinotti

La crisi del capitalismo italiano e la mancanza di una alternativa di società, si rovesciano sul Paese come crisi della coesione sociale, logoramento della democrazia e generale sfiducia nel futuro.

L’uscita dalla crisi e dal declino propone alla politica un obiettivo ambizioso: la costruzione di un nuovo compromesso sociale dinamico in grado di prospettare alle nuove generazioni un futuro attraente all’interno di una organizzazione della società condivisa.

E’ il tema della Riforma del Paese, della rinascita della politica per la rimessa all’ordine del giorno della questione della trasformazione della società.

La messa in discussione da destra del compromesso sociale conquistato dalle lotte del movimento operaio e dalle sinistre dal dopoguerra, ha dato luogo ad un ciclo neoliberista all’interno di quello della globalizzazione capitalista.

Questa politica è fallita, sia per le sue contraddizioni interne che per la nascita di una nuova generazione di movimenti. Il rischio grave è di subire ora le conseguenze, che possono essere devastanti, di una crisi senza alternativa.

Per questo, è necessario proporsi il tema della Riforma del Paese.

La realtà sociale dimostra che è impossibile pensare a un nuovo compromesso lasciando il mercato libero di allocare le risorse al fine di perseguire la massima concorrenza e cercando poi di costruire delle compensazioni esterne al meccanismo di accumulazione, al fine di ridurre le disuguaglianze. E’ il mercato stesso che va riformato attraverso l’intervento pubblico nell’economia e la realizzazione di un vincolo interno allo sviluppo, costituito dai beni comuni, dai diritti sociali e di cittadinanza, da una nuova qualità dello stato sociale. Una economia sostenibile e socialmente progressiva richiede la costruzione di un nuovo assetto di economia mista, un riequilibrio dei rapporti di classe a favore delle lavoratrici e dei lavoratori e una nuova relazione tra produzioni, consumi e riproduzione sociale.

La creazione dello spazio pubblico deve essere la linea guida del programma di alternativa e la leva della programmazione necessaria.

Beni comuni, e diritti universali vanno posti a base di un’economia sostenibile e socialmente progressiva. Sono il mercato e la competitività che vanno posti di fronte alla sfida di questa innovazione di modello anche perché altrimenti, in Italia come in Europa, essi sarebbero oggi, oltre che socialmente regressivi e ambientalmente distruttivi, incapaci, come la realtà sta dimostrando, di reggere alla sfida dei grandi competitori internazionali.

La Riforma del Paese è, oggi, una necessità storica in Italia come in Europa.

La costruzione dell’unità tra la classe operaia tradizionale e chi vive nelle nuove forme di lavoro e di organizzazione sociale ne costituisce la chiave di volta.

Per realizzare la Riforma del Paese, la politica deve acquistare nuova credibilità nel popolo, rompendo il muro che divide chi sta in "basso" da chi sta in "alto" nella divisione della società.

I primi 100 giorni del governo che succederà a quello di Berlusconi saranno decisivi per costruire una nuova alleanza tra il popolo e chi da esso ha avuto il mandato a governare il Paese.

Piu’ di info scrivere qui : bellaciaoparis@yahoo.fr